La posizione di Sam Altman al vertice di OpenAI lo pone tra i principali protagonisti della rivoluzione AI. Tuttavia, la sua ricchezza non dipende direttamente dal successo di ChatGPT.
Il nome di Sam Altman è ormai inevitabilmente associato all’intelligenza artificiale: come CEO e co-fondatore di OpenAI, l’azienda che ha lanciato ChatGPT, ha rivoluzionato il settore tech e il nostro modo di interagire con la tecnologia. Ma chi è davvero Sam Altman? Qual è il percorso che lo ha portato a guidare una delle realtà più innovative al mondo e, soprattutto, quanto ha guadagnato finora? Ripercorriamo la sua biografia, le tappe della sua carriera e la composizione del suo patrimonio, che sorprendentemente non deriva direttamente da OpenAI.
Dall’infanzia alla Silicon Valley: la carriera di un imprenditore seriale
Sam Altman nasce a Chicago nel 1985 e cresce a St. Louis, nel Missouri, in una famiglia ebraica. Fin da piccolo mostra una spiccata passione per la tecnologia: riceve il suo primo computer a otto anni e, dopo il liceo, si iscrive a Stanford per studiare informatica, abbandonando però gli studi nel 2005 per fondare la sua prima startup, Loopt, una piattaforma di social networking basata sulla geolocalizzazione. L’azienda ha raccolto oltre 30 milioni di dollari di investimenti, ma è stata acquisita nel 2012 da Green Dot Corporation per 43,4 milioni di dollari.
Il vero salto di qualità arriva con l’ingresso in Y Combinator, il più importante acceleratore di startup della Silicon Valley. Altman, presidente dal 2014 al 2019, contribuisce al successo di aziende come Airbnb, Dropbox e Stripe, ampliando la portata del fondo con nuovi strumenti finanziari e di ricerca.
Sempre nel 2019 diventa CEO di OpenAI, la società nata come organizzazione no-profit con l’obiettivo di sviluppare un’intelligenza artificiale sicura e accessibile. Sotto la sua guida nascono progetti rivoluzionari come DALL-E, Sora e soprattutto ChatGPT, che hanno portato l’AI generativa al centro del dibattito globale.
Quanto guadagna davvero Sam Altman? Stipendio, patrimonio e investimenti
Nonostante il ruolo centrale in OpenAI, Sam Altman non ha mai detenuto quote societarie nell’azienda e il suo stipendio da CEO è sorprendentemente basso. Nel 2023 ha percepito solo 76.000 dollari, una cifra simbolica rispetto agli standard della Silicon Valley. Altman stesso ha dichiarato di ricevere “quanto basta per l’assicurazione sanitaria” e di non possedere azioni di OpenAI, scelta coerente con la missione originaria no-profit dell’azienda.
Il patrimonio personale di Altman, stimato tra 1,5 e 2 miliardi di dollari secondo Forbes e Bloomberg, deriva quindi quasi esclusivamente dai suoi investimenti e dalla partecipazione in altre società tech. Tra le sue principali fonti di ricchezza ci sono:
- la vendita di Loopt, la sua prima startup, per 43 milioni di dollari;
- una quota dell’8,7% in Reddit, valutata oltre 700 milioni di dollari;
- investimenti iniziali in Stripe (oggi stimati in circa 130 milioni di dollari);
- partecipazioni in aziende innovative come Humane, Worldcoin, Helion Energy, Retro Biosciences, Cruise, Neuralink e Patreon.
Il portafoglio di Altman supera i 64 investimenti in aziende ad alto potenziale, con una strategia focalizzata su tecnologie dirompenti e soluzioni per l’energia pulita e la longevità umana. Nonostante alcune voci su una possibile assegnazione del 7% di OpenAI - che, con una valutazione di 150 miliardi di dollari, potrebbe valere oltre 10 miliardi - Altman smentisce l’intenzione di voler ricevere una “gigantesca quota azionaria” dalla società che guida.
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