ChatGPT in down, cosa sta succedendo all’intelligenza artificiale di OpenAI

P. F.

03/09/2025

Utenti da tutto il mondo stanno segnalando gravi malfunzionamenti su ChatGPT. Ecco cosa sta succedendo.

ChatGPT in down, cosa sta succedendo all’intelligenza artificiale di OpenAI

ChatGPT non funziona in tutto il mondo. Da questa mattina, utenti da ogni parte del globo stanno lamentando gravi disservizi sulla piattaforma di intelligenza artificiale di OpenAI.

Secondo le numerose testimonianze, il popolare chatbot non risponde correttamente alle richieste e - nei casi peggiori - non fornisce alcuna risposta. Le segnalazioni sono aumentate rapidamente, con l’hashtag #ChatGPTDown che è diventato virale sui social media. I problemi riguardano sia gli utenti gratuiti che quelli abbonati a ChatGPT Plus.

I problemi principali su ChatGPT

Secondo i report, le principali funzionalità di ChatGPT non sarebbero accessibili via piattaforme web, dekstop o app. Ecco dove sono stati riscontrati i problemi principali:

  • risposte alle chat;
  • accesso tramite login su web e app (iOS e Android);
  • analisi dei dati;
  • generazione di immagini con DALLE;
  • modalità vocale;
  • memoria;
  • ricerca;
  • integrazione con GPTs;
  • caricamento di file;
  • accesso tramite WhatsApp e desktop (Windows e macOS);
  • funzioni come Codex e Agent.

Il comunicato di OpenAI

Pochi minuti dopo le prime segnalazioni, OpenAI ha rilasciato un comunicato dove annuncia di essere al corrente dei malfunzionamenti:

“Stiamo attualmente riscontrando dei problemi. ChatGPT non mostra risposte. Stiamo indagando sul problema per i servizi elencati”.

La società di Sam Altman ha voluto poi rassicurare gli utenti, sostenendo che gli ingegneri stanno indagando attivamente sul problema per risolverlo il più rapidamente possibile.

Le alternative a ChatGPT

Per chi ha bisogno di utilizzare sistemi di intelligenza artificiali, esistono numerose opzioni disponibili online a seconda delle proprie necessità. Eccone alcune:

Google Gemini: l’assistente AI generativa di Google è stata progettata per integrarsi con l’ecosistema Google, inclusi Gmail, Calendar e Maps. Supporta comandi vocali e testuali, consentendo la creazione, modifica e ottimizzazione di documenti tramite Google Workspace. Disponibile su web e app mobile, offre funzionalità come la generazione automatica di testi, riassunti di documenti e analisi semantica. La versione base è gratuita, mentre l’abbonamento a Google One AI Premium sblocca funzionalità avanzate a partire da 21,99 € al mese;

Claude AI: Claude AI è un assistente virtuale sviluppato dalla startup statunitense Anthropic, fondata da ex-dirigenti di OpenAI. Basato su un’architettura neurale transformer, utilizza un approccio di addestramento chiamato “Constitutional AI”, integrando principi etici nel comportamento del modello. La sua capacità di gestire oltre 200.000 token (unità di testo) lo rende particolarmente adatto per analizzare testi lunghi e complessi. Attualmente, è disponibile in due versioni: Claude Sonnet 4 per uso quotidiano e Claude Opus 4, più avanzato;

Grok: chatbot sviluppato da xAI, la compagnia di Elon Musk, integrato nella piattaforma X (ex Twitter). Lanciato inizialmente nel 2023 per utenti premium, è ora accessibile gratuitamente a tutti gli iscritti, con un limite di 10 messaggi ogni due ore. Risponde con tono sarcastico e attinge a informazioni in tempo reale da X. Include anche Aurora, un generatore di immagini AI, e supporta l’uso tramite app o desktop.

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