Cessione del credito certificata dal bollino del Fisco, ecco le novità

Nadia Pascale

18 Settembre 2023 - 13:12

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Novità per lo sblocco del crediti incagliati da Superbonus e altri bonus edilizi, arriva la certificazione preventiva del crediti da parte del Fisco

Cessione del credito certificata dal bollino del Fisco, ecco le novità

Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti pone al centro dell’attenzione i crediti incagliati da bonus edilizi e annuncia l’introduzione di un bollino per la cessione del credito certificata dal Fisco.

Il punto di forza del Superbonus 110%, come disciplinato dal decreto legge 34 del 2020 (decreto Rilancio), era rappresentato dalla possibilità di eseguire lavori di ristrutturazione edilizia volti al recupero di almeno 2 classi energetiche, quindi con la possibilità di ottenere risparmio in bolletta e riduzione delle emissioni inquinanti, senza che i proprietari dovessero anticipare le spese, ma attraverso la cessione del credito e lo sconto in fattura.

Lo stesso decreto 34 estende l’applicabilità di questi due strumenti anche ad altri bonus edilizi, come il bonus facciate e il bonus barriere architettoniche, bonus sisma.

L’obiettivo iniziale era duplice: avviare la transizione ecologica e dare supporto alle imprese edili in un momento di difficoltà.

Pochi mesi dopo l’introduzione di questi due strumenti iniziano a venire a galla i primi problemi legati ad agevolazioni fiscali ricevute in modo fraudolento. La normativa inizia a cambiare e dal 12 novembre 2021 diventano obbligatorie due “formalità” cioè il visto di conformità e le asseverazioni dei lavori eseguiti.

Nel febbraio del 2023 arriva un’altra importante novità, cioè il decreto Blocca Cessioni che segna uno spartiacque, infatti dal mese di febbraio 2023 non è possibile avvalersi, se non in limitati casi, della cessione del credito e dello sconto in fattura, ma solo delle detrazioni fiscali.

Addio crediti incagliati con la cessione del credito certificata dal Fisco

Nel frattempo si è creata una situazione difficile, infatti, molte famiglie e imprese lamentano la difficoltà di collocare i crediti maturati e presenti nel cassetto fiscale, che potrebbero ancora essere oggetto di cessione, sul mercato.

La soluzione a questo problema potrebbe arrivare con la conversione del decreto legge 104 del 2023 (decreto Asset), ad annunciarlo in un Question Time alla Camera è il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti.

L’obiettivo è facilitare la collocazione dei crediti presenti nei cassetti fiscali attraverso una certificazione degli stessi.
Le banche e gli altri soggetti autorizzati ad effettuare le cessioni e ri-cessioni dei crediti intervengono ancora in modo limitato e insufficiente nelle operazioni di cessione del credito per due motivi: il primo è la necessità di avere capienza fiscale, il secondo motivo è determinato dal rischio di acquistare dei crediti che successivamente siano riconosciuti come oggetto di frode da parte degli organi preposti e quindi di ritrovarsi in mano carta straccia.

Sebbene anche la circolare 27/E/2023 dell’Agenzia delle Entrate abbia confermato che il cessionario risponde in solido solo in caso di dolo e colpa grave, il mercato non si sblocca.
Per ovviare a questo problema si sta quindi pensando a una sorta di bollino che certifica i crediti.

A cosa serve il bollino che certifica i crediti?

Il «bollino», nelle intenzioni del Governo, è il risultato finale di un controllo preventivo sul credito fiscale e mette al riparo il cessionario anche da ipotesi di colpa lieve. Il credito certificato non potrà essere sottoposto a sequestro preventivo e a ulteriori controlli perché è già stato controllato. Il cessionario che acquista questa tipologia di credito può quindi essere certo di ottenere il riconoscimento del credito di imposta.

La cessione del credito certificata mira quindi a facilitare la circolazione dei crediti. Ricordiamo che per ora si tratta di una misura annunciata dal ministro dell’Economia e solo nelle prossime settimare sapremo se la stessa si concretizzerà.

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