Cashback sospeso, cosa succede ora e come potrebbe cambiare: l’intervista a Currò (M5s)

Stefano Rizzuti

23 Novembre 2021 - 07:43

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In occasione di #FlashMobWeb di VideoBackLight il vicepresidente della commissione Finanze della Camera, Giovanni Currò, prova a rilanciare il cashback dopo la sospensione decisa dal governo.

Cashback sospeso, cosa succede ora e come potrebbe cambiare: l’intervista a Currò (M5s)

Dopo la sospensione prevista per il secondo semestre del 2021 il cashback non dovrebbe ripartire. Il governo guidato da Mario Draghi ha scelto di sospendere il rimborso per le spese effettuate con pagamenti elettronici anche per il primo semestre del 2022.

La misura, voluta e sponsorizzata dal Movimento 5 Stelle durante il governo Conte II, sembra quindi destinata a scomparire, così come i rimborsi per i cittadini che pagano le loro spese con carte, bancomat e app.

Ma i 5 Stelle promettono battaglia e assicurano che proveranno a reintrodurre il cashback durante la discussione parlamentare della legge di Bilancio. Ad assicurarlo è anche Giovanni Currò, deputato del Movimento 5 Stelle e vicepresidente della commissione Finanze della Camera, in occasione del format #FlashMobWeb di VideoBackLight di Marco Italiano del 22 novembre.


Rispondendo a una domanda di Money.it durante #FlashMobWeb Currò definisce l’abolizione del cashback come una “nota dolente”, non riuscendosi a spiegare il perché dello stop alla misura deciso dal governo: “Poteva essere modificato in diverse maniere, però dobbiamo tenerlo vivo”.


Come funziona il cashback

Il cashback è un meccanismo che consiste nel rimborso del 10% delle spese effettuate attraverso strumenti di pagamento elettronico: carte, bancomat, app. Il rimborso è su base semestrale e può ammontare, al massimo, a 150 euro.

Per ogni spesa può essere previsto un rimborso massimo di 15 euro (anche nel caso in cui il pagamento sia superiore ai 150 euro). Per accedere al rimborso semestrale è necessario effettuare almeno 50 operazioni. Viene poi previsto un super-cashback, ovvero un premio aggiuntivo per i maggiori utilizzatori.

Il cashback è partito a dicembre 2020 con un mese sperimentale. Poi la sua effettiva entrata in vigore è arrivata a gennaio, nel primo semestre del 2021. Il governo Draghi ha deciso di sospendere il meccanismo per il secondo semestre del 2021 per valutarne l’effettivo impatto, ma nella manovra viene prevista la cancellazione del cashback anche per il primo semestre del 2022. 


Il mancato rinnovo del cashback

Currò ammette che quella del cashback è una “nota dolente”: “Non ci spieghiamo perché il governo e Draghi non abbiano voluto rinnovare una misura che ha dato segnali positivi”. A giudizio del deputato del M5s nella legge di Bilancio non sono state previste misure che contrastano l’evasione.

Il cashback, invece, non solo puntava a contrastare l’evasione ma è stato utilizzato caricando 9 milioni di carte di credito e consentendo al cittadino di “utilizzare un mezzo di pagamento tracciato” che permetteva di accedere a un bonus.

Le possibili modifiche al cashback

L’obiettivo prefissato da Currò è quello di tenere vivo il cashback, un sistema che poteva anche essere modificato, in diverse maniere, ma che a suo giudizio deve essere tenuto in piedi.

Una delle ipotesi di cui si è parlato in questi giorni e riportata dallo stesso deputato pentastellato è quella di inglobare la lotteria degli scontrini all’interno del cashback: “Dobbiamo valutare tutte le ipotesi e trovare la soluzione migliore”, commenta Currò.

L’importante - ribadisce il vicepresidente della commissione Finanze - è trovare un modo per far restare in piedi questa misura, ritenuta uno degli strumenti alla base del “futuro del Fisco”: “La digitalizzazione - conclude Currò - passa dal dialogo tra cittadini e pubblica amministrazione, solo con questi strumenti potremo migliorare questo rapporto”.

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