Cartelle IMU e Tari, in questi casi la cancellazione è automatica dopo 5 anni

Patrizia Del Pidio

3 Novembre 2025 - 16:49

In quali casi il pagamento delle cartelle esattoriali di IMU e Tari non è più dovuto? A parte la prescrizione e la cancellazione automatica della cartella, attenzione agli slittamenti per il Covid.

Cartelle IMU e Tari, in questi casi la cancellazione è automatica dopo 5 anni

Quando si estingue l’obbligo di pagare le cartelle esattoriali di IMU e Tari? Per evitare di effettuare un pagamento non dovuto, è bene tenere sotto controllo i termini di prescrizione per le cartelle in questione. Dal 2025, inoltre, è in vigore anche la cancellazione automatica dei debiti inesigibili, ma occorre considerare anche le sospensioni delle notifiche e dei versamenti imposte durante il Covid che possono far slittare avanti le scadenze.

Vediamo cosa occorre verificare quando si deve pagare una cartella esattoriale per debiti relativi all’IMU e alla Tari e agli altri tributi a livello locale.

Come calcolare la prescrizione di IMU e Tari

La prescrizione è un meccanismo che interviene trascorso un determinato periodo di tempo dalla scadenza originaria. Si tratta di un istituto che sanziona l’inerzia di chi non interviene per riscuotere i propri crediti e, nel caso dell’ente locale, la normativa prevede 5 anni dalla scadenza originaria senza solleciti o richieste, per far venire meno il diritto di esigere il pagamento.

IMU e Tari, quindi, si prescrivono in 5 anni che devono essere calcolati dalla data di scadenza del versamento, ma ci sono anche atti che interrompono i termini di prescrizione. Se nel corso dei cinque anni si riceve un avviso di accertamento, una cartella esattoriale o un sollecito, il termine dei cinque anni riparte da zero.

Attenzione, però: il Covid allunga i termini di prescrizione. Durante la pandemia di Covid, infatti, ci sono stati slittamenti e sospensioni dei termini che, di fatto, allungano i termini di prescrizione dello stesso periodo per cui si sono avute sospensioni di termini per quegli stessi atti. Per i tributi locali il termine rimane fissato nei 5 anni, ma bisogna attendere i chiarimenti in merito che fornirà la Corte di Cassazione.

Cancellazione automatica cartelle esattoriali

Oltre alla prescrizione dall’inizio dell’anno si può contare anche sul discarico automatico della cartelle esattoriali inesigibili. Se l’Agenzia delle Entrate Riscossione in 5 anni dall’iscrizione a ruolo di un debito non è riuscita a riscuoterlo, la cartella viene restituita all’ente creditore che potrà decidere se cancellarla o se affidarla nuovamente all’agente di riscossione.

La misura è in vigore da inizio anno, tuttavia vale la pena ricordare che non si applica a tutte le cartelle esattoriali, ma solo a quelle inesigibili, ovvero quelle intestate a soggetti defunti, a nullatenenti o a imprese fallite. Anche se il discarico automatico delle cartelle esattoriali ha suscitato molto entusiasmo tra i contribuenti prima della sua effettiva entrata in vigore, si è rivelata una misura molto selettiva che limita la cancellazione automatica delle cartelle esattoriali a quelle che difficilmente possono essere riscosse.

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