Pagamento cartelle, PagoPA sostituisce il bollettino RAV: cosa cambia

Rosaria Imparato

9 Ottobre 2019 - 14:57

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Con il comunicato stampa dell’8 ottobre 2019 l’Agenzia delle Entrate-Riscossione notifica la sostituzione dei bollettini RAV con il modulo PagoPA. Vediamo cosa cambia per il pagamento delle cartelle con quest’ultima svolta verso la digitalizzazione del Fisco.

Pagamento cartelle, PagoPA sostituisce il bollettino RAV: cosa cambia

Cartelle ad avvisi dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione: per il pagamento arriva PagoPA, un nuovo sistema di pagamenti realizzato dallo Stato che andrà a sostuire il bollettino RAV.

L’Agenzia delle Entrate-Riscossione compie un ulteriore passo verso la digitalizzazione del Fisco e la semplificazione delle procedure.

PagoPA è una piattaforma che mette in collegamento cittadini, Pubbliche Amministrazione e Prestatori Servizi di Pagamento per consentire il pagamento dei tributi in modo semplice e sicuro.

Non un sito dunque, ma una piattaforma che consente al cittadino di scegliere quale strumento di pagamento utilizzare in base alle sue preferenze e alle sue abitudini.

Grazie a PagoPA il cittadino potrà ricevere in tempo reale l’attestazione dell’avvenuto pagamento e la Pubblica Amministrazione potrà chiudere automaticamente la posizione debitoria aperta.

Con PagoPA il contribuente potrà pagare anche direttamente da smartphone tramite il QR code. Rimangono invariate le modalità “fisiche” di pagamento, cioè in posta, banche, tabaccherie e i canali che hanno aderito al nodo PagoPA.

Vediamo quali sono le novità e cosa cambia con l’introduzione del nuovo modulo PagoPA per il pagamento delle cartelle.

Pago PA sostituisce il bollettino RAV: cosa cambia per il pagamento delle cartelle

L’introduzione del nuovo modulo di pagamento PagoPA si inserisce nell’ampio piano di lotta al contante e digitalizzazione del Fisco.

Ad annunciare il cambiamento è stata l’Agenzia delle Entrate Riscossione con il comunicato stampa dell’8 ottobre 2019.

Puntando ai pagamenti digitali, inoltre, si dovrebbe riuscire anche a raggiungere una semplificazione dei servizi, che diventano più rapidi e accessibili da utilizzare.

Ma per i cittadini cosa cambia con PagoPA rispetto ai bollettini RAV?

Innanzitutto, la sostituzione avverrà in modo graduale. Ad esempio, i bollettini RAV collegati a comunicazioni già inviate, come quelli per la rottamazione-ter delle cartelle, potranno continuare a essere utilizzati per il pagamento.

Finché il passaggio a PagoPA non sarà completato, i bollettini RAV potranno ancora essere usati per l’invio di comunicazioni.

L’Agenzia delle Entrate-Riscossione sta inviando insieme alle cartelle il nuovo modulo di pagamento PagoPA, riconoscibile grazie al logo e perché contiene due sezioni da utilizzare in base al canale scelto:

  • QR code e un codice CBILL per chi sceglie “Banche e altri canali”;
  • riquadro Data Matrix per chi sceglie Poste Italiane.

L’elemento essenziale è costituito dal codice modulo di pagamento di 18 cifre che consente il collegamento alla cartella o all’atto ricevuto.

Il modulo è stampato in modalità fronte/retro utilizzabile sia per il pagamento in unica soluzione sia per il versamento in più rate in base allo specifico documento a cui sarà allegato.

Comunicato Stampa AdeR - PagoPA - 8 ottobre 2019
AdeR, il bollettino RAV va in pensione. In cartella arriva PagoPA: verso 15 milioni di pagamenti all’anno.

PagoPA, dove e come si può pagare

Il modulo PagoPA permette di trovare rapidamente le informazioni di cui il contribuente ha bisogno, di aggiornare l’importo dovuto alla data del versamento e include il QR code per pagare facilmente anche attraverso lo smartphone.

Si potrà pagare:

  • online;
  • in Posta;
  • in banca;
  • tabaccherie;
  • ricevitorie;
  • bancomat;
  • sportello dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione;
  • tutti i canali che aderiranno al nodo PagoPA.

Per pagare basterà portare con sé il modulo di pagamento inserito in cartella.
I contribuenti quindi potranno utilizzare sia canali di pagamento fisici che telematici, tramite il sito o l’app, versando l’importo dovuto con carta di credito o debito, addebito sul conto corrente.

I contribuenti che sceglieranno il metodo telematico, come il sito dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione o l’home banking, dovranno inserire due informazioni riportate sul modulo PagoPA:

  • le 18 cifre del “Codice modulo di pagamento”;
  • l’importo da pagare.

Il procedimento è ancora più semplice per chi sceglierà di pagare tramite app su tablet o smartphone: basterà inquadrare il QR Code o il Data Matrix (cioè i codici rappresentati da un codice a barre quadrato) e il sistema identifica subito il relativo versamento da effettuare.

PagoPA, i numeri dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione

Il sistema PagoPA messo in atto dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione è attivo già da tre anni in parallelo ad altri sistemi di pagamento.

Sono stati circa 4,7 milioni i pagamenti effettuati col sistema PagoPA, portandolo al secondo posto per numero di transazioni tra gli aderenti alla piattaforma.

Dal 2017 a oggi si è verificato un boom di transazioni: da poco più di 256.000 a 2,2 milioni nel 2019, quando l’Agenzia delle Entrate-Riscossione ha attivato anche il sito web e l’app Equiclick.

Sono dati destinati a crescere in modo esponenziale grazie al piano avviato in questi giorni che prevede l’inserimento direttamente in cartella del modulo di pagamento PagoPA che sostituirà gradualmente il vecchio bollettino RAV.

Sono sempre di più i contribuenti che scelgono di pagare cartelle e avvisi utilizzando
canali di pagamento alternativi allo sportello: nel 2018 sono state registrate circa 15,8 milioni di transazioni, che corrispondono al 90% del totale, a differenza delle 1,4 milioni di versamenti effettuati agli sportelli di riscossione.

I dati del 2019 confermano questo trend, con oltre 10 milioni di transazioni effettuate nei canali di pagamento alternativi, a fronte di 750 mila versamenti registrati alla rete di sportelli.

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