Carta risparmio spesa, nel 2023 nuova social card: come funziona, a chi spetta e importi

Simone Micocci

24 Novembre 2022 - 18:08

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La legge di Bilancio 2023 stanzia le risorse (500 milioni) per la nuova social card: dopo la Carta acquisti, ecco la Carta spesa risparmio, destinata ai nuclei familiari con Isee sotto i 15.000 euro.

Carta risparmio spesa, nel 2023 nuova social card: come funziona, a chi spetta e importi

Il prossimo anno la social card non lascia, raddoppia: stando a quanto si legge in legge di Bilancio 2023, infatti, alla Carta acquisti attuale verrà affiancato un nuovo strumento, chiamato Carta risparmio spesa.

Inizialmente, infatti, si pensava che la Carta risparmio spesa annunciata da Giorgia Meloni in conferenza stampa non fosse altro che un’estensione dell’attuale Carta acquisti, ossia la social card ricaricata con 80 euro ogni bimestre che spetta agli over 60 o ai genitori di minori di 3 anni, con Isee non superiore a 7.120,39 euro (valore aggiornato al 2022). Tuttavia, adesso che abbiamo a disposizione la prima bozza della manovra, ci rendiamo conto che molto probabilmente non sarà così, in quanto la Carta risparmio spesa sarà un vero e proprio strumento a sé. Sarà compito del ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, di concerto con il ministro dell’Economia e delle finanze, stabilirne i criteri di erogazione, le modalità di spesa e gli importi.

Non sappiamo poi se la Carta risparmio spesa andrà a sostituire la Carta acquisti oppure se i due strumenti viaggeranno parallelamente. Per il momento le uniche informazioni note riguardano le risorse che verranno stanziate per questo nuovo strumento, nonché la finalità: servirà infatti per riconoscere alle famiglie meno abbienti una certa somma da spendere per l’acquisto di prodotti di prima necessità.

Per il momento, quindi, possiamo rispondere solamente ad alcune delle domande sulla Carta risparmio spesa, partendo da chi ne avrà diritto nel 2023.

A chi spetta la Carta risparmio spesa

Con le risorse (500 milioni di euro) che il governo Meloni voleva destinare al taglio dell’Iva su alcuni prodotti di prima necessità, come pane e latte, viene introdotta nel 2023 una nuova carta acquisti, o social card, chiamata Carta risparmio spesa.

Tale carta sarà destinata ai redditi bassi: tenendo conto dell’Isee, ne potranno fare richiesta coloro che hanno un indicatore in corso di validità inferiore a 15 mila euro.

Di fatto, un notevole passo avanti rispetto a quanto viene previsto oggi per la Carta acquisti, non solo riservata a Over 65 o alle famiglie con minori di 3 anni a carico, ma per la quale è previsto anche un limite Isee di circa la metà, pari a 7.120,39 euro.

Come funziona la Carta risparmio spesa

La gestione della Carta risparmio spesa sarà di competenza comunale. Il governo, quindi, anticipa quanto verrà fatto con il reddito di cittadinanza nel 2024, quando la misura dovrebbe essere sostituita da un reddito di sussistenza di competenza comunale, in quanto si ritiene che il Comune sia più adatto a effettuare una valutazione dei bisogni delle famiglie presenti sul territorio.

Nel dettaglio, la carta verrà ricaricata periodicamente di un certo importo, ma i soldi potranno essere spesi solamente per alcuni beni di prima necessità. Una sorta di buoni spesa dunque, come tra l’altro avviene per la Carta acquisti attuale.

E anche per la Carta risparmio spesa è previsto un ulteriore vantaggio: i possessori, infatti, potranno godere di un ulteriore sconto (oggi del 5%) su un paniere di prodotti alimentari selezionati. Lo sconto, però, sarà solamente presso i punti vendita che aderiscono all’iniziativa, e verrà riconosciuto esclusivamente per gli acquisti effettuati con la carta. Non dovrebbe essere applicabile, però, all’acquisto di medicinali.

Da capire se, come avviene per la Carta acquisti attuale, sarà consentito utilizzare la nuova social card anche per pagare le bollette di luce e gas.

Di che importi si parla?

Se dovesse essere utilizzato il modello Carta acquisti, l’importo della Carta risparmio spesa dovrebbe essere di 80 euro ogni bimestre, quindi 40 euro mensili. Molto, però, dipenderà dal numero dei beneficiari, visto che - ricordiamo - per tale strumento ci sono a disposizione solamente 500 milioni di euro.

Soldi che non possono essere prelevati dalla carta in quanto, ricordiamo, possono essere utilizzati solamente per l’acquisto di beni di prima necessità.

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