Carige: a fine 2018 liquidità sotto limite imposto da Bce

Marco Ciotola

09/04/2019

09/04/2019 - 19:39

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A fine dicembre 2018 Banca Carige evidenziava un livello di Liquidity Coverage Ratio pari all’87%, ben al di sotto della soglia imposta dalla Bce. I dettagli

Carige: a fine 2018 liquidità sotto limite imposto da Bce

“A fine dicembre 2018, anche alla luce dell’esito dell’assemblea straordinaria, Banca Carige evidenziava un livello di Liquidity Coverage Ratio pari all’87%”. È quanto rivelato dalla relazione dei commissari datata 31 dicembre 2018, che fa quindi luce su una discesa dell’indicatore molto al di sotto della soglia imposta dalla Bce, al 100%.

Commissari che specificano anche come il valore sia stato “prontamente ripristinato, e nel mese di febbraio 2019 è pari al 154%”. Ripristino garantito in grossa parte dall’emissione a gennaio di due obbligazioni per un totale di 2 miliardi di euro con garanzia dello Stato.

Eppure la grave crisi di liquidità sarebbe costata a Carige la perdita di quasi 2,4 miliardi di euro di raccolta, ovvero una mossa al ribasso che supera il 14% sul 2018.

Carige: a fine 2018 liquidità sotto limite imposto da Bce

Alle origini della grave crisi di liquidità ci sarebbero le “tensioni conseguenti agli esiti dell’assemblea straordinaria del 22 dicembre 2018”.

In quell’occasione, i Malacalza bloccarono l’aumento di capitale chiesto dalla stessa Bce. Da qui in poi, quindi, le mosse della banca per ripristinare l’indicatore, così come evidenziato dai commissari:

“La banca ha attivato un’ampia gamma di strumenti a sostegno della posizione finanziaria. Il valore è stato prontamente ripristinato e nel mese di febbraio 2019 è pari al 154%, anche per effetto dell’avvenuta emissione nel mese di gennaio di due obbligazioni con garanzia dello Stato per un importo complessivo di 2 miliardi”.

Un 2018 nero per Carige, che ha registrato un -14% complessivo sul fronte raccolta, passata dai precedenti 16,86 miliardi di euro a 14,5 miliardi di euro: una perdita di 2,36 miliardi.

All’interno del documento i commissari evidenziavano anche le opzioni che la banca aveva di fronte per risollevarsi, identificate in una “business combination, come definita da Bce”, un aumento di capitale da 630 milioni o la “ricapitalizzazione precauzionale da parte dello Stato”.

Non seguire una di queste vie - notavano i commissari - andrebbe a impattare sulla “continuità aziendale”:

“La mancata realizzazione di uno dei suddetti scenari comporterebbe effetti negativi rilevanti sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria complessiva della banca e del gruppo, con impatti sulla continuità aziendale”.

Proprio la scorsa settimana la Bce ha prolungato la scadenza per le offerte di business combination alla banca, richiesta fatta per prima da Blackrock, che necessita di più tempo per definire la sua offerta.

A restare in ballo per il dossier di Banca Carige è rimasta infatti soltanto BlackRock, dopo che Värde ha reso nota la mancanza di presupposti per presentare un’offerta vincolante nei tempi previsti.

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