Canada contro Stellantis e GM: stop ai benefici doganali dopo la fuga della produzione

Claudia Cervi

24 Ottobre 2025 - 15:21

Stellantis e GM finiscono nel mirino del Governo canadese: tagli fino al 50% alle esenzioni tariffarie e tensioni commerciali con gli USA.

Canada contro Stellantis e GM: stop ai benefici doganali dopo la fuga della produzione

Il governo canadese ha deciso di stringere la morsa su Stellantis e General Motors, accusate di aver voltato le spalle al Paese dopo anni di incentivi pubblici. Ottawa ha tagliato in modo netto le quote di importazione esenti da dazi: -50% per Stellantis e -24% per GM.

Una decisione immediata, che arriva dopo l’annuncio dei due gruppi di ridurre la produzione in Canada e trasferire parte delle attività negli Stati Uniti. “Le loro scelte vanno contro gli impegni presi verso i lavoratori canadesi”, ha spiegato il Ministero delle Finanze, sottolineando che le esenzioni erano vincolate al mantenimento dei livelli occupazionali.

Ecco nel dettaglio cosa è successo e quali conseguenze potrebbero esserci in Borsa.

Produzione in fuga e scontro politico tra Ottawa e Washington

Dietro la mossa di Ottawa c’è il crescente malumore per le recenti scelte industriali. Stellantis ha deciso di spostare la produzione della Jeep Compass dall’Ontario all’Illinois, mentre General Motors chiuderà la linea dei furgoni elettrici BrightDrop a Ingersoll. Due segnali chiari di disimpegno dal Paese, che hanno spinto il governo a reagire.

Intanto dagli Stati Uniti arriva l’ennesima stoccata di Donald Trump, che ha ribadito la sua linea protezionistica sostenendo che “gli americani non vogliono comprare auto fatte in Canada”. Parole che a Ottawa non sono passate inosservate e che riaccendono i timori su un possibile strappo nella filiera automobilistica nordamericana, già indebolita dai dazi imposti da Washington. Un’eventuale rottura metterebbe a rischio non solo migliaia di posti di lavoro, ma anche gli investimenti legati alla transizione elettrica, settore in cui il Canada punta a giocare un ruolo di primo piano.

Borse nervose: Stellantis e GM finiscono sotto pressione

Le tensioni politiche potrebbero riflettersi sui mercati. Entrambi i due titoli si muovono poco sotto resistenze importanti.

Grafico azioni Stellantis Grafico azioni Stellantis Fonte Tradingview

Stellantis si muove sopra il riferimento a Piazza Affari, ma resta distante dalle prime resistenze a 9,60 euro. I timori di un’escalation commerciale potrebbe ridurre la redditività delle vendite in Canada e complicare la gestione delle catene di fornitura tra USA, Messico e Canada.

Grafico azioni GM Grafico azioni GM Fonte Tradingview

Ieri GM ha chiuso in calo a Wall Street (-0,68%), con volumi in aumento e un sentiment più cauto da parte degli investitori, che temono un impatto negativo sui margini e sull’outlook 2025. Inoltre, il titolo ha raggiunto una resistenza a 68,50 dollari, definita con il metodo del raddoppio del canale costruito dai minimi di aprile.

Gli analisti sottolineano che la riduzione delle esenzioni tariffarie potrebbe spingere entrambe le aziende a rivedere le strategie di distribuzione nel Nord America, in un momento in cui il comparto automobilistico è già sotto pressione per l’aumento dei costi e la domanda incerta sui veicoli elettrici. “Se il clima politico resta questo, è difficile immaginare un rimbalzo a breve”, commenta un trader milanese.

Argomenti

# Canada
# Dazi

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