Cambiali: cosa sono, come funzionano e come si fanno

Emanuele Di Baldo

3 Ottobre 2024 - 16:47

Sai cos’è una cambiale e, soprattutto, come si compila? Per quali tipologie di pagamenti si può utilizzare e cosa succede se non si paga? Ecco la guida completa

Cambiali: cosa sono, come funzionano e come si fanno

In una realtà dove i pagamenti elettronici e le transazioni immediate sono all’ordine del giorno, esistono ancora strumenti finanziari «tradizionali» che resistono al passare del tempo. Uno di questi è la cambiale, un titolo di credito che, nonostante possa sembrare datato, continua a giocare un ruolo importante in alcune transazioni tra privati e aziende.

Le cambiali sono utilizzate per regolare debiti, garantire pagamenti futuri o assicurare finanziamenti. Se non sei un esperto di economia, il concetto di cambiale potrebbe sembrare complicato, ma in realtà è più semplice di quanto si pensi. Scopriamo insieme cosa sono le cambiali, come funzionano, quali sono i diversi tipi esistenti e come si possono usare correttamente per evitare problemi legali.

Cosa sono le cambiali? Significato e definizione

La cambiale è un titolo di credito formale che rappresenta una promessa di pagamento o un ordine di pagamento a una scadenza futura.

In pratica, chi emette una cambiale (il debitore) si impegna a pagare una somma di denaro a un’altra persona (il creditore) in una data specifica. La cambiale costituisce un obbligo legale e ha valore giuridico, il che significa che può essere utilizzata per richiedere il pagamento in via giudiziaria in caso di mancato adempimento.

Le cambiali fanno parte degli strumenti di pagamento e finanziamento nel campo commerciale e sono regolate dalla normativa italiana, in particolare dalla legge cambiaria, contenuta addirittura nel Regio Decreto n. 1669 del 1933. La cambiale rappresenta un titolo esecutivo, il che la rende un documento particolarmente potente, poiché, in caso di mancato pagamento, il creditore può agire direttamente nei confronti del debitore senza necessità di ottenere una sentenza di condanna.

Uno degli aspetti fondamentali della cambiale è che essa può circolare. Questo significa che il creditore originale può cedere la cambiale a terzi, facendola diventare uno strumento di finanziamento o pagamento anche per altre parti coinvolte. Le cambiali possono quindi essere trasferite tramite girata, aumentando così la loro versatilità e utilità nelle operazioni commerciali.

Come funzionano le cambiali?

La cambiale è uno strumento finanziario utilizzato per regolare rapporti di debito tra due o più soggetti. A differenza di altri strumenti finanziari, come i prestiti bancari o i pagamenti in contanti, la cambiale rappresenta un impegno scritto a pagare una determinata somma di denaro in una data futura, consentendo a chi emette la cambiale di ottenere una dilazione di pagamento.

Per comprendere meglio come funzionano le cambiali, è utile distinguere tra due tipi principali di cambiali: la cambiale tratta e il pagherò. Nella cambiale tratta, un soggetto, chiamato traente, ordina a un altro soggetto, detto trattario, di pagare una somma di denaro a un terzo soggetto. Il pagherò, invece, è un documento in cui l’emittente (il debitore) si impegna direttamente a pagare una somma di denaro a un creditore (il beneficiario).

Le cambiali sono regolate da norme precise che ne stabiliscono il funzionamento e il valore legale. Una cambiale, per essere valida, deve contenere una serie di elementi obbligatori:

  • la dicitura «Cambiale» o «Pagherò», a seconda del tipo di documento;
  • la data di emissione;
  • la somma da pagare espressa in cifre e in lettere;
  • la data di scadenza, ovvero il giorno entro il quale il pagamento deve essere effettuato;
  • il luogo in cui il pagamento deve avvenire;
  • il nome del beneficiario, ovvero colui che riceverà il pagamento;
  • la firma del debitore o del traente.

Il fatto che la cambiale abbia valore legale - si tratta di fatto di un titolo esecutivo - rende questo strumento una via particolarmente efficace per garantire i crediti.

Rispetto ad altri strumenti finanziari, come le carte di credito o i bonifici, la cambiale ha un funzionamento più tradizionale e meno immediato, ma offre vantaggi come la certezza del pagamento in una data futura e la possibilità di essere trasferita a terzi. Tuttavia, il suo utilizzo comporta anche dei rischi: se il debitore non rispetta i termini di pagamento, si possono verificare conseguenze legali significative, come l’esecuzione forzata sui beni del debitore.

Tipi di cambiali da conoscere

Le cambiali, pur condividendo un funzionamento di base, si distinguono in diverse tipologie, ciascuna con specifiche caratteristiche e modalità d’uso. Ecco una panoramica dei principali tipi di cambiali e le loro caratteristiche.

Cambiale tratta

La cambiale tratta è probabilmente la forma più comune di cambiale e consiste in un ordine di pagamento che una persona (chiamata traente) emette a favore di un’altra persona o ente (chiamato trattario), obbligandolo a pagare una somma di denaro a una terza parte (chiamata beneficiario o prenditore). È come una sorta di delega in cui il traente dice al trattario di pagare al beneficiario una certa somma in una data stabilita.

La cambiale tratta è utilizzata frequentemente nelle transazioni commerciali, soprattutto tra aziende che hanno rapporti continuativi e che decidono di dilazionare i pagamenti.

Questo tipo di cambiale comporta una forma di impegno tripartito: il traente emette l’ordine, il trattario deve accettare di pagare e il beneficiario riceve il pagamento.

Esempio pratico

  • Un’azienda A ordina dei materiali a un fornitore B e, per facilitare il pagamento, emette una cambiale tratta in cui ordina a un suo cliente C di pagare direttamente a B l’importo dovuto in una data futura. Il cliente C deve accettare questa cambiale, che diventa quindi un ordine di pagamento esecutivo.

Pagherò cambiario

Il pagherò cambiario (conosciuto anche come vaglia cambiario) è una cambiale in cui l’emittente si impegna direttamente a pagare una somma di denaro a un beneficiario in una data futura. A differenza della cambiale tratta, qui sono coinvolti solo due soggetti: l’emittente (che è anche debitore) e il beneficiario (che è il creditore).

Il pagherò cambiario è simile a una promessa di pagamento scritta e formale. È particolarmente utilizzato nei rapporti finanziari tra privati o aziende, spesso per formalizzare prestiti o dilazioni di pagamento. Un aspetto vantaggioso è che, essendo un titolo esecutivo, permette al beneficiario di ricorrere rapidamente a vie legali nel caso in cui il debitore non rispetti i termini di pagamento.

Esempio pratico

  • Una persona prende un prestito da un conoscente o da un’azienda. Per garantire il pagamento, il debitore firma un pagherò cambiario, impegnandosi formalmente a restituire la somma entro una determinata data.

Cambiale ipotecaria

La cambiale ipotecaria è una cambiale garantita da un’ipoteca su un bene immobile, generalmente utilizzata per ottenere finanziamenti di grande entità. In questa tipologia di cambiale, il debitore concede al creditore una garanzia reale sotto forma di ipoteca. Questo strumento è molto comune nei contratti di mutuo, poiché permette al creditore di avere un’ulteriore forma di tutela in caso di insolvenza.

Se il debitore non paga la cambiale alla scadenza, il creditore ha il diritto di rivalersi sull’immobile ipotecato, avviando una procedura di esecuzione forzata.

Esempio pratico

  • Un imprenditore chiede un prestito bancario per acquistare un capannone industriale. La banca concede il prestito ma richiede che l’immobile venga ipotecato a garanzia del pagamento tramite cambiale ipotecaria.

Cambiale finanziaria

La cambiale finanziaria è un titolo di credito utilizzato prevalentemente dalle aziende per ottenere liquidità a breve termine. Le cambiali finanziarie sono emesse dalle imprese per coprire il fabbisogno di cassa o per finanziare il capitale circolante. Queste cambiali non sono destinate al pubblico, ma vengono emesse verso investitori istituzionali o soggetti professionali che intendono acquistare titoli a scadenza breve con un tasso d’interesse fisso.

In molti casi, le cambiali finanziarie sono emesse in serie e vendute tramite operazioni sul mercato finanziario. Offrono alle aziende un’alternativa ai prestiti bancari per ottenere liquidità immediata, evitando i costi e le lunghe tempistiche dei prestiti tradizionali.

Esempio pratico

  • Un’azienda di medie dimensioni ha bisogno di liquidità per coprire le spese operative. Decide di emettere una serie di cambiali finanziarie da vendere agli investitori con una scadenza di sei mesi.

Cambiale agraria

La cambiale agraria è uno strumento finanziario pensato appositamente per il settore agricolo. Viene utilizzata dai coltivatori e dagli allevatori per ottenere finanziamenti agevolati da parte di enti pubblici, banche o istituzioni finanziarie. A differenza di altre tipologie di cambiali, la cambiale agraria prevede solitamente condizioni di rimborso più favorevoli, come tassi di interesse ridotti o scadenze più flessibili, grazie alla presenza di incentivi o agevolazioni statali.

Le cambiali agrarie vengono utilizzate per finanziare progetti di investimento nel settore agricolo, come l’acquisto di macchinari, sementi o animali da allevamento. In molti casi, questi titoli sono associati a fondi di garanzia o agevolazioni fiscali offerte dal governo per incentivare lo sviluppo del settore primario.

Esempio pratico

  • Un agricoltore ha bisogno di fondi per acquistare nuove attrezzature per la sua azienda agricola. Utilizza una cambiale agraria per ottenere un finanziamento a tasso agevolato da una banca.

Come si fanno le cambiali: procedura per la compilazione

La compilazione di una cambiale è un processo che richiede attenzione e precisione, poiché si tratta di un documento legale che, una volta emesso, ha valore vincolante per le parti coinvolte. Sebbene la procedura di compilazione possa sembrare semplice, è essenziale seguire alcune regole fondamentali per evitare problemi legali o contestazioni future.

Per essere valida, la cambiale deve contenere una serie di elementi essenziali. Ecco i passaggi da seguire per la corretta compilazione.

a) La dicitura «Cambiale»

La prima cosa da fare è inserire, in maniera ben visibile e leggibile, la parola «Cambiale» nel documento. Questa dicitura deve essere scritta in testa, poiché serve a identificare chiaramente il titolo come una cambiale e non come un altro tipo di documento.

Nel caso del pagherò cambiario, la dicitura può essere «Vaglia cambiario» o «Pagherò», ma deve comunque essere presente per dare ufficialità al documento.

b) Promessa o ordine di pagamento

Nella cambiale deve essere specificato chiaramente l’impegno di pagamento. Nel caso del pagherò cambiario, l’emittente si impegna a pagare una determinata somma al beneficiario. La formula tipica è «Pagherò a...» seguita dal nome del beneficiario. Invece, nella cambiale tratta, il traente ordina al trattario di pagare una somma al beneficiario con la formula «Pagherete a...».

Questo impegno deve essere esplicito e non condizionato: qualsiasi clausola che vincoli il pagamento a un evento futuro o incerto annullerebbe la validità del titolo.

c) Importo in numeri e in lettere

L’importo da pagare è uno degli elementi fondamentali di una cambiale. Deve essere indicato in due forme: in numeri e in lettere. Se c’è una discrepanza tra le due indicazioni, il valore in lettere prevale, quindi è molto importante prestare attenzione a entrambe le scritture.

Esempio: se si deve indicare un importo di 1.000 euro, bisognerà scrivere «Mille euro» e, accanto, inserire «€ 1.000,00».

Inoltre, l’importo deve essere espresso nella valuta corretta. Di solito, si utilizza l’euro, ma è possibile inserire altre valute in accordo tra le parti, specificando il tipo di moneta utilizzata (ad esempio, «Dollari USA»).

d) Data e luogo di emissione

La cambiale deve indicare chiaramente la data e il luogo in cui viene emessa. Questi dettagli sono cruciali per determinare la validità del documento e la scadenza del pagamento.

La data di emissione è quella in cui il documento viene redatto e firmato, mentre il luogo di emissione serve a localizzare giuridicamente l’atto.

e) Data di scadenza

Uno degli aspetti più importanti della cambiale è la data di scadenza, che rappresenta il momento entro cui il pagamento dovrà essere effettuato. La scadenza può essere indicata in vari modi, a seconda degli accordi tra le parti.

  • A vista: significa che il pagamento deve essere effettuato al momento della presentazione della cambiale da parte del beneficiario.
  • A data fissa: viene indicato un giorno preciso entro il quale deve essere effettuato il pagamento.
  • A certo tempo vista: indica che il pagamento deve avvenire entro un determinato periodo di tempo dalla presentazione del titolo (ad esempio, «entro 30 giorni dalla vista»).
  • A certo tempo data: in questo caso, il pagamento avviene dopo un determinato periodo dalla data di emissione della cambiale (ad esempio, «90 giorni data»).

La scadenza deve essere chiara, poiché da essa dipende l’esecutività della cambiale e il momento in cui il beneficiario può pretendere il pagamento.

f) Nome del beneficiario

Il nome del beneficiario, ovvero della persona o ente che riceverà il pagamento, deve essere inserito correttamente nella cambiale. Questo è il soggetto che, alla scadenza, ha diritto di ricevere l’importo specificato. Può trattarsi di un privato, un’azienda o un ente pubblico.

Nel caso in cui la cambiale venga ceduta a terzi, è possibile effettuare un’operazione di girata, che consiste nel trasferire il diritto al pagamento a un’altra persona. In questo caso, il nome del nuovo beneficiario deve essere inserito sul retro della cambiale.

g) Firma dell’emittente o traente

La cambiale deve essere firmata dall’emittente (nel caso del pagherò cambiario) o dal traente (nel caso della cambiale tratta). La firma rappresenta l’impegno formale e vincolante al pagamento. Senza la firma, la cambiale è nulla.

h) Marca da bollo

Un aspetto importante per garantire la validità fiscale della cambiale è l’apposizione della marca da bollo. Questa è necessaria per formalizzare il documento e attribuirgli valore legale. L’importo della marca da bollo varia in base alla somma indicata nella cambiale e deve essere proporzionale all’importo indicato.

L’omissione della marca da bollo non invalida la cambiale, ma comporta sanzioni fiscali. Pertanto, è consigliabile applicare la marca al momento dell’emissione del titolo per evitare problemi futuri con l’Agenzia delle Entrate.

Cambiale non pagata: cosa si rischia?

Una cambiale non pagata può comportare gravi conseguenze sia dal punto di vista economico che legale. Quando una cambiale non viene saldata alla sua scadenza, il beneficiario ha il diritto di agire contro il debitore per ottenere il pagamento, e le sanzioni che possono derivare dall’inadempienza sono significative. La cambiale è, infatti, un titolo esecutivo, come detto più volte, il che significa che consente al creditore di procedere rapidamente all’esecuzione forzata senza dover prima ottenere una sentenza di condanna.

Esaminiamo nel dettaglio cosa accade quando una cambiale non viene pagata e quali rischi corre il debitore.

Protesto della cambiale

Il primo passo che il beneficiario può intraprendere in caso di mancato pagamento di una cambiale è il protesto.

Il protesto è un atto pubblico con il quale si certifica ufficialmente il rifiuto o l’impossibilità di pagare la cambiale alla scadenza. Questo atto viene redatto da un pubblico ufficiale, solitamente un notaio o un ufficiale giudiziario, che verifica il mancato pagamento e lo rende noto ufficialmente.

Il protesto ha una funzione di tutela per il creditore, poiché documenta l’inadempienza del debitore e permette di avviare la procedura di recupero forzoso del credito. Inoltre, il protesto è un atto pubblico che può avere un impatto negativo sulla reputazione e sull’affidabilità creditizia del debitore.

Conseguenze del protesto

  • Iscrizione al Registro Informatico dei Protesti: il nome del debitore protestato viene iscritto in un registro pubblico gestito dalle Camere di Commercio, accessibile a chiunque desideri verificare l’affidabilità di una persona o di un’impresa. L’iscrizione dura cinque anni, a meno che non si ottenga la cancellazione anticipata per avvenuto pagamento o altre ragioni valide.
  • Difficoltà di accesso al credito: essere protestati rende estremamente difficile ottenere finanziamenti, prestiti o nuove linee di credito, poiché il protesto è un segnale di scarsa affidabilità per banche e altri istituti finanziari.
  • Perdita di reputazione: il protesto, essendo pubblico, può danneggiare seriamente la reputazione personale e commerciale del debitore, con conseguenze negative nei rapporti con fornitori, clienti e partner commerciali.

Esecuzione forzata

Una delle principali conseguenze di una cambiale non pagata è l’esecuzione forzata. Poiché la cambiale è un titolo esecutivo, il creditore ha il diritto di chiedere l’immediato intervento dell’autorità giudiziaria per recuperare il credito. Ciò significa che il beneficiario della cambiale può presentare il titolo al giudice per ottenere un’ordinanza di pignoramento dei beni del debitore senza dover passare attraverso un lungo processo legale.

Le forme principali di esecuzione forzata che possono essere avviate in caso di cambiale non pagata includono:
pignoramento di beni mobili: il giudice può ordinare il sequestro e la vendita all’asta di beni mobili del debitore (ad esempio, veicoli, mobili, attrezzature) per coprire l’importo della cambiale;
pignoramento di beni immobili: in casi più gravi, il creditore può ottenere il pignoramento di immobili di proprietà del debitore (ad esempio, una casa o un terreno), che verranno successivamente venduti per recuperare il credito;
pignoramento di stipendio o pensione: se il debitore ha un lavoro o percepisce una pensione, il creditore può ottenere il pignoramento di una parte di questi redditi per rimborsare il debito;
pignoramento di conti correnti: il giudice può autorizzare il pignoramento delle somme depositate sui conti correnti bancari o postali del debitore.

L’esecuzione forzata è una procedura estremamente invasiva che può portare alla perdita di beni di valore e a una significativa riduzione del tenore di vita del debitore. È, quindi, fondamentale cercare di evitare di arrivare a questo punto, negoziando un accordo di pagamento con il creditore prima che venga avviata la procedura esecutiva.

Sanzioni pecuniarie e interessi di mora

In caso di cambiale non pagata, oltre all’importo originale del debito, il debitore è tenuto a pagare interessi di mora e spese aggiuntive. Gli interessi di mora decorrono dal giorno successivo alla scadenza della cambiale e continuano ad accumularsi fino al momento del pagamento effettivo.

Le spese aggiuntive includono:

  • le spese di protesto, che comprendono gli onorari del notaio o dell’ufficiale giudiziario che ha redatto il protesto;
  • le spese legali nel caso in cui il creditore avvii una causa o una procedura esecutiva per il recupero del credito;
  • le spese di esecuzione forzata, come i costi del pignoramento e della vendita all’asta dei beni pignorati.

Queste spese possono aumentare significativamente l’importo complessivo da pagare e aggravare la situazione finanziaria del debitore, che potrebbe trovarsi a dover restituire molto più di quanto dovuto inizialmente.

Risvolti penali in casi specifici

In determinate circostanze, il mancato pagamento di una cambiale può anche avere conseguenze penali. Sebbene in generale l’inadempimento di un’obbligazione contrattuale non costituisca reato, ci sono casi in cui il debitore può essere perseguibile penalmente, ad esempio se si scopre che la cambiale è stata emessa con dolo o frode.

Ecco alcune situazioni in cui possono sorgere responsabilità penali:

  • emissione di cambiale senza copertura: se un debitore emette una cambiale sapendo di non avere i fondi necessari per onorarla, potrebbe essere accusato di frode o di altri reati patrimoniali;
  • alterazione o falsificazione del titolo: se la cambiale viene falsificata o alterata, chi ha commesso l’illecito può essere perseguito penalmente per falsificazione di titoli di credito.

Anche se questi casi sono relativamente rari, è importante ricordare che la cambiale è un titolo di credito serio e non rispettarne le condizioni può portare a conseguenze legali molto pesanti.

Possibilità di accordi extragiudiziali

Sebbene le conseguenze di una cambiale non pagata possano essere gravi, esiste sempre la possibilità di negoziare un accordo con il creditore prima che vengano intraprese azioni legali. In molti casi, il creditore è disposto a concordare un piano di rientro del debito, magari con rateizzazioni o proroghe della scadenza, pur di evitare lunghe e costose procedure legali.

Per avviare una negoziazione, è fondamentale agire rapidamente, mostrando buona fede e volontà di risolvere la situazione. Un dialogo aperto con il creditore può spesso evitare il protesto e l’avvio di azioni esecutive, salvaguardando la reputazione e le finanze del debitore.

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