Busta paga, aumenti da maggio ad agosto per tutti questi lavoratori

Simone Micocci

10 Aprile 2024 - 11:42

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I prossimi mesi saranno particolarmente redditizi per i lavoratori impiegati con Ccnl Terziario, Distribuzione e Servizi. Dagli aumenti del rinnovo alla quattordicesima, ecco cosa aspettarsi.

Busta paga, aumenti da maggio ad agosto per tutti questi lavoratori

Con il rinnovo di contratto dei settori terziario, distribuzione e servizi, per circa 3 milioni di lavoratori i prossimi mesi saranno particolarmente redditizi.

Da maggio ad agosto, infatti, ci sono diverse ragioni per cui è lecito aspettarsi un aumento della busta paga. Non c’è, infatti, solamente l’incremento di stipendio riconosciuto dal rinnovo, con tanto di una tantum pagato a luglio: va ricordato, infatti, che ai lavoratori impiegati in questi settori spetta anche la quattordicesima, senza dimenticare poi che si avvicina il momento di inviare la dichiarazione dei redditi con la possibilità di recuperare, sotto forma di un vero e proprio “bonus”, perlomeno una parte dell’imposta versata l’anno scorso.

A tal proposito, ecco una panoramica di cosa succederà nei prossimi mesi a coloro che sono impiegati con Ccnl Terziario, Distribuzione e Servizi di Confcommercio e Confesercenti.

L’aumento mensile da aprile

A partire dalla busta paga di aprile, con stipendio pagato a inizio maggio, decorre la seconda tranche dell’aumento (la prima è scattata già ad aprile scorso) riconosciuto dal rinnovo di contratto che entrerà a regime a febbraio 2027.

Nel dettaglio, in base al livello contrattuale di riferimento (che insieme all’indicazione sul Ccnl applicato è indicato in busta paga), è in programma un aumento lordo pari a:

LIVELLO AUMENTO APRILE 2024
Quadro 121,54 euro
I livello 109,48 euro
II livello 94,70 euro
III livello 80,94 euro
IV livello 70,00 euro
V livello 63,24 euro
VI livello 56,78 euro
VII livello 48,61 euro
Operatore di vendita (prima categoria) 66,08 euro
Operatore di vendita (seconda categoria) 55,48 euro

È bene sottolineare che si tratta di un aumento mensile, il che significa che sarà presente anche nelle successive busta paga (salvo il caso in cui tutto, o una parte, venga assorbito da un eventuale superminimo già riconosciuto sullo stipendio).

La quattordicesima

Si ricorda poi che entro il 1° luglio di ogni anno i datori di lavoro che applicano il Ccnl Terziario, Distribuzione e Servizi di Confcommercio e Confesercenti devono pagare la quattordicesima ai propri dipendenti, con importo pari a una mensilità della retribuzione di fatto aggiornata al 30 giugno immediatamente precedente, salvo il caso di chi è impiegato da meno di 12 mesi che invece ne percepisce un importo parziale.

Solitamente la quattordicesima mensilità viene inserita nel cedolino di giugno, il che tuttavia potrebbe comportare il superamento delle soglie previste per beneficiare dello sgravio contributivo del 6% o 7% (a seconda dell’importo della busta paga). Con l’erogazione della mensilità aggiuntiva, quindi, si rischia di perdere momentaneamente il bonus riconosciuto.

Indennità una tantum a luglio

Oltre all’aumento mensile scattato ad aprile, nel cedolino di luglio si applica anche un’indennità una tantum, il cui importo dipende sempre dal livello contrattuale di riferimento.

Gli importi, lordi, riconosciuti dall’ultimo rinnovo di contratto sono i seguenti:

LIVELLO INDENNITÀ BUSTA PAGA LUGLIO 2024
Quadro 303,81 euro
I 273,67 euro
II 236,73 euro
III 202,34 euro
IV 175 euro
V 158,11 euro
VI 141,95 euro
VII 121,53 euro
Operatori di vendita I categoria 165,20 euro
Operatori di vendita II categoria 138,69 euro

Rimborso Irpef

L’ultimo “aumento” - che riguarda tutti i lavoratori e non solo quelli del Ccnl Terziario, Distribuzione e Servizi - è quello riconosciuto con il rimborso Irpef laddove dalla dichiarazione dei redditi sia risultato un credito di imposta.

Per chi invia il modello 730/2024 con sostituto d’imposta entro la scadenza del 29 giugno, infatti, ci sono buone probabilità di ricevere l’eventuale rimborso spettante già nella busta paga di luglio (pagata ad agosto).

Il rimborso, infatti, avviene nel mese successivo a quello in cui il datore di lavoro riceve il prospetto di liquidazione che solitamente arriva entro il 15 giugno per le dichiarazioni inviate entro il 31 maggio, il 29 giugno per quelle presentate successivamente ma comunque entro il 20 giugno.

In caso di ritardo, invece, bisognerà attendere le successive buste paga per ricevere il rimborso. Viene erogato a settembre (busta paga di agosto) in caso di invio tra il 21 giugno e il 15 luglio, a ottobre per chi la fa tra il 16 luglio e il 31 agosto. Per chi invece attende gli ultimi giorni utili, l’eventuale rimborso - spettante laddove le imposte versate nel corso del 2023 risultino maggiori, grazie anche alle detrazioni richieste, a quelle effettivamente dovute - viene pagato a novembre.

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