Busta paga, fino a 390 euro in più al mese con aumenti di stipendio e nuovi bonus: ecco per chi

Stefano Rizzuti

16 Maggio 2023 - 09:38

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Con il rinnovo del contratto potrebbero arrivare aumenti di stipendio e nuovi bonus per un valore che raggiunge i 390 euro al mese: ecco per quali lavoratori.

Busta paga, fino a 390 euro in più al mese con aumenti di stipendio e nuovi bonus: ecco per chi

Una busta paga più alta grazie a un premio. Che in alcuni casi può rivelarsi un super premio, con un importante aumento di stipendio. La novità è in arrivo per le amministrazioni statali, ma riguarderà solamente i dirigenti pubblici. Il premio verrà affiancato da un nuovo meccanismo che permetterà di dare bonus più alti a chi ha un ruolo di coordinamento che riguarda più dipendenti.

Secondo quanto anticipa il Messaggero, gli stipendi dei dirigenti della Pa sono quindi destinati a salire sulla base delle posizioni e delle responsabilità ricoperte. Chi ha pochi dipendenti da gestire, quindi, guadagnerà meno di chi ne gestisce di più. Una novità che si inserisce nel quadro del rinnovo del contratto che porterà comunque importanti aumenti di stipendio.

I premi, inoltre, verranno assegnati anche in base alla complessità organizzativa e alle responsabilità che i dirigenti dovranno assumersi. Ovvero un incarico più complesso e delicato porterà a stipendi potenzialmente più alti. A cambiare saranno, infatti, sia i salari che i premi, quella che viene chiamata retribuzione di risultato.

La bozza del nuovo contratto per la dirigenza pubblica, ora discusso dall’Aran e dai sindacati, potrebbe quindi portare importanti novità per i dirigenti statali. La negoziazione riprenderà il 22 maggio, con un nuovo tavolo che punta a chiudere entro tempi brevi le trattative.

Il rinnovo del contratto dei dirigenti pubblici

La discussione riguarda i dirigenti pubblici di seconda fascia, ovvero una gran parte dei 4mila manager della Pa. Il rinnovo non è per il triennio in corso, ma per quello che va dal 2019 al 2021, in netto ritardo. Con il rinnovo si attendono aumenti di stipendio e nuovi meccanismi per i premi.

Gli aumenti di stipendio per i dirigenti pubblici

Con il rinnovo dovrebbero arrivare aumenti di stipendio rilevanti per i dirigenti pubblici: si parla di cifre fino a 390 euro lorde mensili (per i dirigenti di Enac), con importanti aumenti per i dirigenti di prima fascia ministeriali (340 euro in più) e un po’ inferiori per quelli di seconda fascia (195 euro). La retribuzione dei manager statali è divisa in tre voci: tabellare, posizione e risultato.

Per i dirigenti di prima fascia l’aumento dovrebbe essere, stando alla prima bozza del contratto, per il tabellare di 100 euro per 13 mensilità nel 2019, di 130 euro nel 2020 e di 170 euro per il 2021. Per la posizione, invece, parliamo di 95 euro in più al mese per il 2019 (su tredici mensilità) e di 170 euro per il 2020.

Passando ai dirigenti di seconda fascia, si ha un aumento di 195 euro mensili: 135 di tabellare e 60 di posizione. I dirigenti riceveranno non solo gli aumenti mensili, ma anche tutti gli arretrati spettanti dal 2019: per i dirigenti di seconda fascia parliamo di circa 8.500 euro lordi.

Busta paga, i premi per i dirigenti

L’altra voce da considerare è quella della posizione di parte variabile, finanziata dalle amministrazioni insieme ai premi. Con questi fondi gli stipendi possono aumentare da 13.345 a 46.914 euro l’anno. Su questi extra dovrebbero cambiare le regole, con nuove norme sul merito.

Il trattamento per la posizione variabile dovrà essere valutato in base alle funzioni del singolo dirigente, alla complessità dell’ufficio e alle responsabilità amministrative. Bisognerà considerare anche se l’ufficio si occupa del Pnrr, sia per la retribuzione che per i premi.

Con la retribuzione di risultato si punta a premiare la performance individuale: con la contrattazione dovranno essere definiti i criteri per assegnare i premi, introducendo dei meccanismi per differenziare gli importi in base ai diversi livelli di valutazione. Tra i criteri, si dovranno tenere in considerazione anche gli obiettivi assegnati e la loro complessità. Un modo per dire che un dirigente che si occupa di opere delicate, come quelle previste dal Pnrr, deve avere un premio maggiore di chi ha obiettivi molto semplici. E i risultati più complessi verranno premiati con maggiorazioni fino al 30%.

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