Mercati azionari in profondo rosso: ecco i motivi

Mattia Prando

08/10/2019

08/10/2019 - 17:15

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Le quotazioni dei principali listini azionari scambiano con pesanti rossi oggi. Le cause sono da attribuirsi alle rinnovate tensioni tra Usa e Cina, nella settimana in cui dovrebbero riprendere i colloqui tra le due superpotenze

Mercati azionari in profondo rosso: ecco i motivi

I principali listini azionari a livello globale scambiano in territorio negativo oggi, dopo aver dato segnali positivi nel corso delle tre sessioni precedenti.

A gravare sul peso delle quotazioni è sempre la guerra commerciale tra Usa e Cina: il Dipartimento del Commercio statunitense ha inserito 28 società cinesi, 8 delle quali appartenenti al settore tecnologico, in una blacklist. A causare questa decisione sarebbero i motivi umanitari.

In questa lista compaiono anche due società di video-sorveglianza: Hangzhou Hikvision Digital Technology e Zhejiang Dahua Technology, le quali controllano circa un terzo del mercato globale del settore. Ad essere colpite anche SenseTime Group, la startup di intelligenza artificiale più grande al mondo, e Megvii Technology, la quale punta a raccogliere un miliardo di dollari nella sua IPO a Hong Kong.

Alle imprese appartenenti alla lista è proibito commerciare con le società statunitensi senza avere una licenza rilasciata dal Governo americano.

Geng Shuang, il portavoce del Ministero degli Esteri cinese, ha affermato di “stare connessi” relativamente alle ritorsioni da parte del Dragone, accusando inoltre Washington di avere “intenzioni sinistre”.

Secondo Bloomberg inoltre, la Casa Bianca starebbe preparando un provvedimento atto a limitare la possibilità dei fondi pensione pubblici di investire in società cinesi.

Il rapporto tra le due superpotenze è sempre più teso, specie se si considera che giovedì è attesa la ripresa dei colloqui tra le delegazioni dei due Paesi. In questo senso, il South China Morning Post scrive che la rappresentanza cinese starebbe valutando di andarsene dopo un solo giorno di negoziati (gli accordi tra le parti avevano stabilito due giorni di trattative).

Tensioni Usa e Cina: la reazione del mercato

Dopo un inizio di giornata piuttosto calmo per i mercati europei, le quotazioni dei principali listini globali veleggiano in territorio ampiamente negativo, con il FTSE Mib che segna un -0,92%, il Dax il -0,93% e l’Euro Stoxx 50 il 0,82%. Oltreoceano invece, l’S&P 500 cede l’1,10%, il Nasdaq 100 l’1,04% e il Dow Jones l’1,02%.

Positivo invece l’oro, bene rifugio per eccellenza, che avanza dello 0,68%, attestandosi a 1503,47 dollari l’oncia.

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