Bonus Sud 2019, credito d’imposta investimenti beni strumentali: requisiti e importo

Anna Maria D’Andrea

14 Marzo 2019 - 16:16

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Bonus investimenti Sud 2019, ultimi mesi per richiedere il credito d’imposta per i beni strumentali che consente alle imprese di recuperare fino al 45% della spesa. Ecco i requisiti richiesti e l’importo dell’agevolazione riconosciuta.

Bonus Sud 2019, credito d’imposta investimenti beni strumentali: requisiti e importo

Bonus Sud 2019, fino al 31 dicembre sarà possibile beneficiare del credito d’imposta dal 25% e fino al 45% per gli investimenti in beni strumentali.

Per l’accesso all’agevolazione, finalizzata ad incentivare gli investimenti nelle Regioni del Mezzogiorno, è necessario presentare all’Agenzia delle Entrate un’apposita comunicazione con i dati delle spese sostenute e che rientrano tra quelle ammesse al credito d’imposta per gli investimenti.

Per il momento il bonus Sud è richiedibile per gli investimenti effettuati fino al 31 dicembre 2019 ed è proprio per via della scadenza dell’agevolazione che in molti si chiedono quali sono i requisiti e gli importi riconosciuti.

Il bonus investimenti Sud 2019 è stato notevolmente modificato dalla data della sua introduzione e l’importo del credito d’imposta riconosciuto è stato elevato da un massimo del 20% fino al 45%.

La misura dell’agevolazione è tuttavia determinata da specifici parametri, tra cui la dimensione dell’impresa richiedente.

Facciamo di seguito il punto su chi ha diritto al bonus Sud 2019 e quali sono i beni strumentali per i quali è possibile richiedere l’accesso al credito d’imposta.

Bonus Sud 2019: cos’è il credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali

Il bonus Sud è stato introdotto dal 2016 e fino al 2019 per agevolare gli investimenti delle imprese con strutture produttive situate in Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo.

Per le spese in beni strumentali sostenute fino al 31 dicembre sarà possibile accedere ad un credito d’imposta di importo variabile e calcolato in base a tre aliquote, applicate prendendo come riferimento le dimensioni dell’impresa richiedente.

Il credito d’imposta riconosciuto è pari al

  • 45% dell’investimento ammissibile per le piccole imprese,
  • 35% dell’investimento ammissibile per le medie imprese
  • 25% dell’investimento ammissibile per le grandi imprese.

Il bonus investimenti è tuttavia riconosciuto entro specifici limiti di spesa e spetta:

  • alle piccole imprese per progetti di investimento di valore non superiore a 3 milioni di euro,
  • alle medie imprese fino a 10 milioni di euro;
  • alle grand imprese fino a 15 milioni di euro.

Bonus Sud 2019, chi può richiedere il credito d’imposta investimenti

In merito ai requisiti previsti per richiedere il bonus per gli investimenti al Sud c’è da dire che la normativa non prevede particolari limiti e l’Agenzia delle Entrate si è mostrata particolarmente elastica in merito, confermando la possibilità di fruizione anche nel caso di cessione del ramo d’azienda.

L’accesso al credito d’imposta è consentito a tutti i titolari di reddito d’impresa, indipendentemente dalla forma giuridica utilizzata.

Non possono usufruire del credito d’imposta le imprese in difficoltà o quelle che operano nei seguenti settori:

  • industria siderurgica;
  • industria carbonifera;
  • fibre sintetiche;
  • costruzione navale;
  • trasporti e relative infrastrutture;
  • produzione e distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche;
  • settore creditizio, finanziario e assicurativo.

I beneficiari del credito d’imposta sono tenuti a dimostrare gli investimenti legati all’acquisto, anche tramite contratti di locazione finanziaria, di macchinari, impianti, tecnologie e attrezzature destinati ad aziende già esistenti o che vengono impiantate nel territorio.

Domanda bonus Sud 2019: comunicazione fino al 31 dicembre per la fruizione del credito d’imposta

Per poter utilizzare il credito d’imposta per gli investimenti effettuati nelle regioni del Sud le imprese sono tenute a presentare preventiva comunicazione all’Agenzia delle Entrate in modalità telematica.

La scadenza è fissata al 31 dicembre 2019, salvo proroga dell’incentivo.

In ogni caso è previsto che l’Agenzia delle Entrate, una volta ricevuta la comunicazione e previa verifica dei dati dichiarati nella stessa, trasmetta alle imprese il provvedimento di autorizzazione alla fruizione del credito d’imposta.

L’iter della domanda e dell’autorizzazione all’utilizzo del bonus prevede il coinvolgimento anche del MISE, ai fini della verifica dei requisiti del progetto d’investimento per l’accesso ai fondi Europei.

In ogni caso sarà l’Agenzia delle Entrate a rilasciare una comunicazione di fruibilità o meno del credito d’imposta, che potrà essere utilizzato in compensazione presentando il modello F24 in modalità telematica.

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