L’Agenzia delle entrate aggiorna le istruzioni operative alle recenti novità normative
L’Agenzia delle entrate in data 16 ottobre ha provveduto ad aggiornare la guida sul bonus ristrutturazione anche alla luce delle novità previste con la L.n°207/2024, Legge di bilancio 2025.
Le novità dovrebbero essere confermate anche per il 2026 considerate le prime anticipazioni sulla Manovra che sono venute fuori nel corso della seduta del Consiglio dei Ministri svoltasi in data 14 ottobre.
Nella guida vengono sostanzialmente confermati sia il perimetro soggettivo e oggettivo del bonus ristrutturazione sia le condizioni da rispettare per accedervi.
Vediamo nello specifico quali sono i punti più salienti della nuova guida dell’Agenzia delle entrate.
Il Bonus ristrutturazione
Il bonus ristrutturazione ex art.16-bis del DPR 917/86, TUIR e art.16 DL 63/2013 è una delle agevolazioni maggiormente sfruttate dai contribuenti.
Il bonus consente di scaricare una parte della spesa sostenute per i lavori di ristrutturazione con riduzione diretta dell’Irpef dovuta allo Stato in uno specifico periodo d’imposta.
Tra gli interventi agevolati con il bonus rientrano ex articolo 3 del Dpr n. 380/2001:
- manutenzione ordinaria (lettera a DPR 380/2001)
- manutenzione straordinaria (lettera b)
- restauro e risanamento conservativo (lettera c)
- ristrutturazione edilizia (lettera d).
La sola manutenzione ordinaria rimane esclusa se riferita alla singola unità immobiliare. Ammenochè contestualmente non si eseguono altri interventi agevolati: ad esempio un lavoro di ristrutturazione quale può essere la realizzazione di una mansarda o di un balcone.
Bonus ristrutturazione. La nuova guida dell’Agenzia delle entrate
Come accennato in premessa, l’Agenzia delle entrate ha aggiornato la guida ufficiale sul bonus ristrutturazione.
La guida recepisce soprattutto le novità dell’ultimo anno con il taglio alla detrazione dal 50% al 36% ammenochè non si tratti dell’abitazione principale. In tale caso la detrazione rimane al 50%, anche laddove la casa ristrutturata diventa abitazione principale a fine lavori.
Ciò vale per nel caso in cui gli interventi siano realizzati dai titolari di diritto di proprietà o di diritto reale di godimento sull’unità immobiliare adibita ad abitazione principale.
Sono esclusi dalla detrazione al 50% dunque i locatari e i comodatari. Tali soggetti applicheranno il 36%.
È sempre pari al 50% la detrazione delle spese relative a interventi di sostituzione del gruppo elettrogeno di emergenza esistente con generatori di emergenza a gas di ultima generazione (comma 3-bis dell’articolo 16-bis del Tuir).
Dal 2025, invece, non è più ammessa la detrazione per interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie uniche alimentate a combustibili fossili (caldaie a condensazione e generatori d’aria calda a condensazione, alimentati a
combustibili fossili).
Si veda in tal senso la circolare Agenzia delle entrate n° 8/E 2025.
Tale impostazione dovrebbe essere confermata anche nella Legge di bilancio 2026.
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