Bonus ristrutturazione bagno 2025, quando spetta senza CILA?

Patrizia Del Pidio

16 Giugno 2025 - 10:05

Scopri quando puoi ottenere i bonus ristrutturazione 2025 per gli interventi nel bagno e in quali casi non serve presentare la CILA.

Bonus ristrutturazione bagno 2025, quando spetta senza CILA?

I bonus per la ristrutturazione del bagno restano attivi anche nel 2025 e possono comportare detrazioni che vanno dal 50% al 36% sulle spese sostenute grazie al bonus ristrutturazioni che, vale la pena ricordarlo, trascina anche il bonus mobili ed elettrodomestici. Gli interventi effettuati nella stanza da bagno, però, possono rientrare sia nella manutenzione ordinaria, sia in quella straordinaria: dipende dal tipo di lavori previsti. Per capire quando è necessario presentare al Comune la Comunicazione di Inizio lavori asseverata (la CILA) è determinante il tipo di intervento che si intende effettuare e tenere presente anche quello che è cambiato con l’entrata in vigore del decreto Salva Casa.

Per capire come sfruttare il bonus bagno 2025 in caso di rifacimento della toilette, come è possibile sfruttare la detrazione al 50% e quando serve la CILA?

Ristrutturazione bagno 2025 con il bonus 50%

Solitamente quando si parla di ristrutturare totalmente la stanza da bagno ci si riferisce al bonus ristrutturazioni che consente una detrazione del costo sostenuto (fino a un massimo di 96.000 euro di spesa totale) del 50% dall’Irpef.
Il Bonus ristrutturazione resta, infatti, in vigore con la detrazione piena anche nel 2025, ma solo se l’intervento è effettuato sull’abitazione principale. Se si riferisce, invece, alle seconde case nel 2025 la detrazione spettante è del 36%.

La detrazione si ottiene con un rimborso sull’Irpef in 10 anni con quote annuali di pari importo.
Il bonus ristrutturazione può essere utilizzato per qualsiasi ambiente dell’abitazione e, quindi, anche per la stanza da bagno.

Ma bisogna fare attenzione, perché non tutti i lavori sono ammessi nella detrazione al 50% e soprattutto la detrazione piena non spetta per tutti gli immobili.

Quali lavori sono ammessi nel bonus ristrutturazione bagno al 50%?

I lavori che rientrano nella possibilità di fruire della detrazione al 50% (o del 36% per le seconde case) sono sia quelli di manutenzione straordinaria sia quelli di manutenzione ordinaria.

Interventi che portano a riparazioni e rinnovamento, quelli necessari a mantenere gli impianti esistenti efficienti, rientrano nella manutenzione ordinaria e non necessitano di comunicazioni al Comune (non serve CILA). Per il bagno questi interventi comprendono:

  • la sostituzione dei sanitari;
  • il rifacimento del pavimento o dei rivestimenti;
  • la verniciatura;
  • sostituzione di elementi di arredo.

I lavori di manutenzione straordinaria, invece, sono quelli più importanti che possono modificare anche la struttura della stanza in questione. In questo caso è necessario presentare la CILA al Comune. I tipici interventi che rientrano nella manutenzione straordinaria sono:

  • modifica delle pareti;
  • spostamento delle pareti;
  • rifacimento dell’impianto idraulico ed elettrico;
  • prevedere nuovi punti luce o nuove prese elettriche;
  • sostituzione delle tubature.

In linea generale, se non si devono spostare muri o sostituire i vecchi impianti, i lavori rientrano nella manutenzione ordinaria e si può procedere senza presentare la CILA. Se gli interventi sono più importanti si dovrà provvedere a presentare al Comune una Comunicazione redatta da un tecnico. Grazie al decreto Salva Casa, però, se si presenta la CILA il Comune ha 30 giorni di tempo per esaminare la pratica e rispondere. Se entro questo periodo non arrivano obiezioni si possono iniziare i lavori grazie al silenzio assenso.

Bonus ristrutturazione bagno, cosa cambia dal 2026?

Il bonus ristrutturazione bagno, così come tutti gli altri benefici sui lavori edili, subisce una modifica sostanziale dalla Legge di Bilancio. La detrazione al 50% viene mantenuta, per il solo 2025 è soltanto per le abitazioni principali. Per tutti gli altri immobili, invece, la detrazione scende al 36%.

Queste aliquote, poi, sono destinate a diminuire nel biennio 2026/2027 nel seguente modo:

  • 36% per l’abitazione principale;
  • 30% per le seconde case.

Bonus ristrutturazione bagno traina il bonus mobili

Se si decide di fruire del bonus ristrutturazione al 50% per il bagno è bene sapere che si avrà diritto anche al bonus mobili. Si tratta di una detrazione Irpef, sempre al 50%, su un importo massimo di 5.000 euro per l’anno 2025 sulla spesa effettuata per acquistare mobili e grandi elettrodomestici per l’immobile oggetto di ristrutturazione.

Questo significa che non necessariamente i mobili acquistati devono essere destinati al bagno che si ristruttura. L’importante è che siano destinati alla stessa unità immobiliare. E il bonus mobili spetta indipendentemente da quelle che sono state le spese che si sono sostenute per la ristrutturazione dell’immobile.

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