Bonus raccolta differenziata in legge di Bilancio 2023: cos’è, come funziona e a chi spetta

Giorgia Bonamoneta

30 Dicembre 2022 - 19:22

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È stato inserito nella manovra di bilancio 2023 il bonus raccolta differenziata, un bonus destinato all’imprese. Cos’è, come funziona e come ottenerlo.

Bonus raccolta differenziata in legge di Bilancio 2023: cos’è, come funziona e a chi spetta

È stato inserito il bonus raccolta differenziata nella legge di Bilancio 2023. Si tratta di un rifinanziamento del bonus per la raccolta differenziata presente già nella legge di Bilancio del 2019. Il bonus, che riguarda i crediti di imposta al 36% fino a 20.000 euro per chi utilizza prodotti riciclati, è stato subito ribattezzato “bonus raccolta differenziata”.

Ma che cos’è l’iniziativa, come funziona e a chi spetta?

Bonus raccolta differenziata:

Che cos’è il bonus raccolta differenziata?

Il bonus, anche se non si tratta di un incentivo per lo smaltimento dei rifiuti, permette di ottenere fino a 20.000 euro in crediti di imposta (fissato al 36%) per chi acquista materiale riciclato proveniente dalla raccolta differenziata. Già presente nella legge di Bilancio 2019, il governo Meloni ha deciso di rifinanziarlo con ulteriori 10 milioni di euro.

L’obiettivo è quello di:

incrementare il riciclaggio delle plastiche miste e degli scarti non peri­colosi dei processi di produzione industriale e della lavorazione di selezione e di recu­pero dei rifiuti solidi urbani, in alternativa all’avvio al recupero energetico, nonché al fine di ridurre l’impatto ambientale degli imballaggi e il livello di rifiuti non ricicla­bili derivanti da materiali da imballaggio, ai fini del riconoscimento del credito d’imposta di cui all’articolo 1, comma 73, della legge 30 dicembre 2018, n. 145, è autorizzata la spesa di 10 milioni di euro per l’anno 2023, per assicurare il soddisfacimento delle istanze presentate ai sensi del decreto del Ministro della transizione ecologica 14 di­cembre 2021, pubblicato nella Gazzetta Uf­ficiale n. 33 del 9 febbraio 2022.

Come funziona il bonus raccolta differenziata?

Non trattandosi di un bonus, ma di un credito d’imposta, questo deve essere provato attraverso spese documentate delle imprese per l’acquisto di prodotti provenienti dalla raccolta differenziata.

Le imprese che acquistano prodotti realizzati con la differenziata degli imballaggi in plastica (biodegradabili e compostabili) secondo la normativa UNI EN 3432:2002 o derivati dalla raccolta differenziata della carta, dell’alluminio e del vetro, potranno usufruire per l’anno 2023 e 2024 di un credito d’imposta nella misura del 36% delle spese sostenute e documentate per i predetti acquisti.

La norma tecnica UNI EN 13432:2002 intitolata “Imballaggi – Requisiti per imballaggi recuperabili mediante compostaggio e biodegradazione”, come ricorda Sky Tg24, è la versione ufficiale in lingua italiana della norma tecnica europea EN 13432 (del settembre 2000) che specifica i requisiti e i procedimenti per determinare le possibilità di compostaggio e di trattamento anaerobico degli imballaggi e dei materiali di imballaggio.

Per beneficiare del credito d’imposta le imprese devono utilizzare un modello F24 per fare domanda attraverso il sistema dell’Agenzia delle entrate. Infatti, come viene specificato nel testo, per richiedere il credito d’imposta questo deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi e presentato attraverso l’Agenzia delle entrate, pena il rifiuto dell’operazione di versamento.

Bonus raccolta differenziata: a chi spetta?

Il bonus è una sorta di “premio” per le aziende che scelgono di utilizzare materiali e prodotti della lavorazione della raccolta differenziata. Il buono non è quindi utilizzabile dai cittadini che ne fanno richiesta, non si tratta di una buonus per la pratica di riciclaggio o dell’acquisto di prodotti comuni riciclati, ma è pensato per le aziende.

Per gli anni 2023 e 2024 infatti, compilando il modello F24, è possibile beneficiare del cosiddetto bonus raccolta differenziata inserito nella legge di Bilancio 2023 e incrementato con un fondo di ulteriori 10 milioni di euro.

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