Bonus mamme, spetta durante maternità o congedo?

Patrizia Del Pidio

27 Febbraio 2024 - 11:53

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Il bonus mamme lavoratrici con almeno due o tre figli è riconosciuto durante il congedo parentale, quello straordinario o la maternità? Vediamo cosa prevede la normativa di riferimento.

Bonus mamme, spetta durante maternità o congedo?

Il bonus mamme lavoratrici dipendenti spetta durante il congedo straordinario e di maternità? Il bonus è atteso a breve nelle buste paga delle interessate, ma la curiosità e i dubbi che riguardano lo sgravio contributivo totale per la parte che ricade sulla lavoratrice sono molti. Ricordiamo che la misura è rivolta, fino alla fine del 2026, alle mamme con almeno tre figli di cui il minore non ancora maggiorenne e, fino alla fine del 2024, alle lavoratrici con almeno due figli di cui il minore non ha ancora compiuto i 10 anni di età.

Il bonus mamme riguarda, ed è bene ricordarlo, solo le dipendenti del settore pubblico e privato assunte con contratto a tempo indeterminato, ma esclude, indipendentemente dalla tipologia di contratto, le lavoratrici del settore domestico.

Fino a quando spetta il bonus mamme?

L’esonero totale dal pagamento dei contributi (fino a un massimo di 3.000 euro l’anno) è corrisposto, come abbiamo detto, fino alla fine del 2026 alle mamme con almeno tre figli, ma viene meno prima se il figlio minore compie i 18 anni prima di tale data. Lo stesso discorso vale per le mamme lavoratrici con almeno due figli, che dura fino al termine del 2024 ma viene meno prima se il figlio minore compie i 10 anni prima del 31 dicembre 2024.

Da sottolineare, inoltre, che l’esonero spetta dal 1° gennaio 2024 se si è in possesso dei requisiti richiesti (i due o tre figli e un rapporto di lavoro a tempo indeterminato). Se i requisiti non sono posseduto a inizio 2024, invece, il diritto allo sgravio inizia o dal mese di nascita del secondo/terzo figlio o dal mese si instaurazione di un contratto a tempo indeterminato. In conclusione, quindi, il bonus mamme è riconosciuto solo dal momento che la lavoratrice rispetta entrambi i requisiti.

Per avere diritto alla decontribuzione che il bonus prevede è necessaria apposita richiesta della lavoratrice da comunicare al datore di lavoro indicando numero dei figli e rispettivi codici fiscali. A breve sarà possibile richiedere l’agevolazione anche tramite un applicativo che l’Inps metterà a disposizione nelle prossime settimane.

Il bonus mamme spetta durante la maternità o i congedi?

Il bonus mamme in busta paga spetta solo quando la lavoratrice riceve una vera e propria retribuzione. Questo apre gli interrogativi per quel che riguarda la spettanza durante il periodo di maternità obbligatoria o nei periodi di congedo (parentale o straordinario retribuito).

Per quel che riguarda il congedo straordinario retribuito, durante la sua fruizione alla lavoratrice non spetta il bonus in quanto riceve un indennizzo e non una retribuzione. Il periodo di congedo straordinario, infatti, è coperto da contribuzione figurativa che non comporta per la lavoratrice un esborso della parte dei contributi Ivs pari al 9,19% e proprio per questo motivo l’esonero non ha motivo di essere riconosciuto (i quanto la lavoratrice non versa quelle somme).

Per lo stesso motivo non c’è diritto allo sgravio contributivo previsto dal bonus mamma neanche in caso di congedo parentale o congedo obbligatorio di maternità. Entrambi i benefici, infatti, prevedono un indennizzo dall’Inps e non una retribuzione.

In questo caso, però, bisogna considerare anche che se il contratto di lavoro preveda un’integrazione all’indennità prevista (che ricordiamo essere pari all’80% per il congedo di maternità) lo sgravio contributivo spetta sulla parte di retribuzione riconosciuta dal datore di lavoro.

Facciamo un esempio concreto: per un congedo di maternità indennizzato all’80% l’agevolazione non è riconosciuta. Per congedo indennizzato all’80% a cui si aggiunge il 20% di integrazione della retribuzione da parte del datore di lavoro, l’agevolazione spetta solo sul 20% della retribuzione.

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