Bonus busta paga 1.000 euro da Poste Italiane, chi ne ha diritto e perché

Simone Micocci

7 Novembre 2023 - 12:17

condividi

Poste Italiane si aggiunge al novero delle grandi aziende che stanno intervenendo per contrastare la svalutazione degli stipendi causata dall’inflazione: in arrivo un bonus in busta paga da 1.000€.

Bonus busta paga 1.000 euro da Poste Italiane, chi ne ha diritto e perché

Alle grandi aziende che in questo 2023 stanno riconoscendo un bonus in busta paga ai loro dipendenti si aggiunge anche Poste Italiane che con lo stipendio di novembre erogherà 1.000 euro (già concordati ad agosto) in aggiunta alla normale retribuzione.

Una buona notizia ma che conferma un problema sul quale noi di Money.it ci battiamo da tempo: sono perlopiù le grandi aziende ad avere la capacità economica di intervenire a sostegno del reddito dei propri lavoratori. Basti guardare alle notizie date in questi giorni: dopo Ferrero, azienda il cui successo è ormai consolidato nel mondo tanto che Giovanni Ferrero continua a essere l’uomo più ricco d’Italia, è stata la volta di Eni e adesso di Poste Italiane.

Il problema resta per i dipendenti impiegati nelle piccole aziende, con contratti bloccati da tempo e con datori di lavoro che spesso non hanno la possibilità economica per approfittare degli strumenti offerti dallo Stato, come la detassazione dei fringe benefit e la cedolare secca al 5% per i premi di produttività.

Per loro non ci sono misure concrete se non la conferma dello sgravio contributivo e una tassazione Irpef più favorevole (per i redditi superiori a 15 mila e fino a 50 mila); non è abbastanza, specialmente alla luce del fatto che sul salario minimo non sembrano esserci aperture. Serve potenziare la contrattazione collettiva intervenendo su quei tanti settori (secondo il Cnel sono più di 500 i contratti da rinnovare) dove l’accordo è scaduto e trovare un modo per incentivare l’avvio delle trattative. Anche perché quella che poteva essere la soluzione, ossia la detassazione degli aumenti contrattuali, non ha trovato il via libera della Ragioneria di Stato, facendo irritare i sindacati che adesso minacciano lo sciopero.

Rinnovo che invece verrà presto sottoscritto da Poste Italiane. A tal proposito, dopo una breve (ma necessaria) parentesi, facciamo chiarezza su cos’è il bonus 1.000 euro in busta paga che sta per pagare Poste Italiane esclusivamente ai propri dipendenti, nonché quali sono i programmi futuri dell’azienda.

Bonus 1.000 euro in busta paga da Poste Italiane, cosa prevede l’accordo

Come anticipato, l’accordo per la corresponsione del bonus 1.000 euro in busta paga in favore dei dipendenti di Poste Italiane è stato sottoscritto lo scorso settembre, quando si è chiusa la trattativa tra la Failp Cisal con le altre Segreterie sindacali nazionali e le Aziende Postel S.p.A., Address Software S.r.l.

L’accordo ha regolamentato il premio di risultato dei dipendenti per il periodo compreso tra il 1° gennaio 2023 e il 31 dicembre 2024, con il quale ad esempio è stato deciso che per l’anno 2023 Postel Spa procede al pagamento del premio di risultato (che ricordiamo con la legge di Bilancio 2023 viene tassato al 5% entro 3.000 euro l’anno, novità confermata anche per il 2024 dalla recente manovra) al raggiungimento degli obiettivi che sono stati indicati nel testo del verbale in miglioramento rispetto al consuntivo 2022.

In quella sede è stato poi riconosciuto, in via eccezionale e limitatamente all’anno 2023, un premio aggiuntivo da considerare come retribuzione variabile correlata a incrementi di produttività, qualità e redditività aziendale, e il cui valore unitario, uguale per tutti i lavoratori destinatari dell’intesa, è pari a 1.000 euro lordi.

Ad averne diritto a novembre è il solo personale in servizio con contratto a tempo indeterminato, compresi gli apprendisti. L’erogazione tiene conto del numero degli obiettivi raggiunti, determinando l’effettivo riconoscimento dello stesso secondo i range di erogazione che sono stati individuati nel verbale.

I risultati raggiunti da Poste Italiane

Come anticipato, quindi, è stato possibile riconoscere il bonus grazie ai “solidi risultati” raggiunti da Poste Italiane lo scorso settembre, anche per merito della “dedizione e alla resilienza delle nostre persone, che lavorano instancabilmente per soddisfare le esigenze degli italiani, con un’attenzione costante all’innovazione e al miglioramento dell’esperienza del cliente”, come spiegato dall’amministratore delegato Matteo Del Fante.

D’altronde, nei primi 9 mesi dell’anno i ricavi di Poste Italiane sono cresciuti del 7% su base annua, con un incremento di 9 miliardi di euro e un risultato operativo (Ebit) in grado di raggiungere i 2,1 miliardi.

Un risultato che ha quindi consentito il riconoscimento di un bonus necessario a “mitigare la dinamica inflattiva nel periodo di vigenza del presente accordo”. Ma non è tutto, come spiegato dall’azienda, infatti, presto ci sarà un vero e proprio aumento di stipendio in quanto sono già in corso le trattative per il rinnovo di contratto nel triennio 2024-2026.

Iscriviti a Money.it