Bonus assunzioni donne 2019, sgravio contributivo del 50%: quando si può richiedere

Simone Micocci

14 Marzo 2019 - 12:33

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Assunzione donne: in determinate condizioni il datore di lavoro può beneficiare di uno sgravio contributivo del 50%.

Bonus assunzioni donne 2019, sgravio contributivo del 50%: quando si può richiedere

Per i datori di lavoro che assumono una donna c’è la possibilità di beneficiare di uno sgravio contributivo grazie ad un incentivo per l’occupazione descritto dalla Legge 92/2012 e dal Decreto Interministeriale del 28 novembre 2018 con il quale sono descritti i settori e le professioni, caratterizzati da un tasso di disparità uomo-donna che supera almeno del 25 per cento la disparità media uomo-donna.

Alla pari del bonus assunzioni per disoccupati over 50, questo incentivo garantisce al datore di lavoro una riduzione contributiva del 50%. Per beneficiare del bonus assunzioni donne, però, è necessario che la lavoratrice neoassunta soddisfi determinate condizioni, delle quali vi andremo a parlare in questa guida dedicata.

Per approfondire il funzionamento del bonus assunzioni donne potete anche consultare la circolare Inps 111/2013, nella quale trovate i dettagli della misura.

Bonus assunzioni donne: quando spetta

Assumere una donna in determinate circostanze può essere particolarmente conveniente per un datore di lavoro visto che questo può beneficiare di una riduzione contributiva - per 12 o 18 mesi - pari al 50%.

Nel dettaglio, affinché si possa beneficiare dell’incentivo è necessario che la donna assunta:

  • abbia compiuto almeno 50 anni e sia disoccupata da almeno 12 mesi;
  • indipendentemente dall’età, sia residente in aree svantaggiate e sia priva di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi;
  • indipendentemente dall’età, abbia una professione o appartenga ad un settore economico caratterizzato da un’accentuata disparità occupazionale di genere (descritti dal Decreto Interministeriale del 28 novembre 2018), oltre ad essere priva di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi;
  • indipendentemente dall’età, del settore di appartenenza e della zona di residenza, sia priva di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi.

Affinché il datore di lavoro possa beneficiare dell’incentivo è necessario che questa venga assunta con contratto a tempo determinato o indeterminato, indipendentemente se part-time o full-time.

Si può richiedere anche per la trasformazione di un contratto a tempo determinato in indeterminato, oppure per la trasformazione di un rapporto di lavoro agevolato in indeterminato; in tal caso, però, è necessario che la trasformazione avvenga entro la scadenza del beneficio.

Inoltre, come indicato nella suddetta circolare Inps, il bonus assunzioni donne vale anche per le assunzioni a scopo di somministrazione, così come pure per i rapporto di lavoro di tipo subordinato instaurati in attuazione del vincolo associativo stretto con una cooperativa di lavoro.

Ci sono però delle lavoratrici per cui non è possibile richiedere il bonus assunzioni.

Ad esempio, questo vale per colf e badanti visto che l’incentivo non spetta per i rapporti di lavoro domestico in considerazione dalla sua specialità. Non si può utilizzare neppure per i rapporti di lavoro intermittente, ripartito o accessorio.

Bonus assunzioni donne: cosa spetta

Quando la donna neoassunta soddisfa una delle suddette condizioni, al datore di lavoro spetta una riduzione del 50% dei contributi. Come anticipato questo incentivo ha una durata che varia da 12 a 18 mesi; ciò dipende dalla tipologia dell’assunzione.

Infatti, per le assunzioni a tempo indeterminato la riduzione contributiva vale per 18 mesi, mentre per quelle a tempo determinato solamente per 12. Nel caso di rinnovo di un contratto a tempo determinato si può beneficiare dello sconto contributivo residuo, ma complessivamente non si può comunque superare il limite di 12 mesi.

Lo stesso discorso vale per la trasformazione da contratto a tempo determinato ad indeterminato: in tal caso, infatti, il datore di lavoro può godere di 18 mesi di sconto, ma bisogna sottrarre le mensilità di cui ha già beneficiato durante l’assunzione con contratto a tempo determinato.

Facciamo un esempio: Tizia è stata assunta per tre mesi con contratto a tempo determinato, con il datore di lavoro che ha beneficiato dell’incentivo per tutto il periodo. Alla scadenza del contratto il rapporto di lavoro si trasforma in a tempo indeterminato: l’azienda, quindi, può beneficiare della riduzione contributiva del 50% per altre 15 mensilità.

Ai fini della richiesta dell’incentivo i datori di lavoro - come indicato nel messaggio 12212/2013 dell’Inps - devono inviare telematicamente il modulo 92-2012, disponibile all’interno del Cassetto previdenziale (e scaricabile di seguito).

Modulo Inps 92-2012
Clicca qui per scaricare il modulo Inps con il quale inviare la comunicazione per l’applicazione degli incentivi per l’assunzione di ultracinquantenni e donne.

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