Previsto in Legge di Bilancio 2026 l’esonero al 100% per chi assume lavoratrici madri. Quanto dura e quali sono i requisiti per averlo? Vediamo i dettagli.
Nella Legge di Bilancio 2026 è previsto l’esonero contributivo al 100% per i datori di lavoro che assumono lavoratrici madri. La manovra di quest’anno pone un’attenzione particolare sulla famiglia e punta a rafforzare le tutele delle donne lavoratrici. Insieme al bonus mamme, rinnovato e potenziato per il 2026, il prossimo anno arriva anche l’esonero dal pagamento dei contributi per chi assume lavoratrici che hanno almeno tre figli.
La Manovra 2026, appena approvata dal Consiglio dei Ministri e che si appresta a iniziare il proprio iter parlamentare, punta a incentivare l’assunzione delle donne con figli. Vediamo nel dettaglio questa misura dedicata alle imprese a tutela del lavoro femminile.
Esonero contributivo al 100%
L’articolo 48 di questa prima versione della Legge di Bilancio prevede un esonero contributivo al 100% per i datori di lavoro privati che dal 1° gennaio 2026 assumono donne madri di almeno 3 figli di età inferiore a 18 anni, che siano prive di un impiego retribuito da almeno sei mesi.
L’esonero contributivo totale, nel limite massimo di 8.000 euro l’anno, è riconosciuto per:
- 12 mesi se il contratto di assunzione è a tempo determinato, per un massimo di 8.000 euro;
- 18 mesi se il contratto di assunzione è a tempo determinato o si trasforma in uno a tempo indeterminato (il termine decorre dalla data dell’assunzione iniziale), per un massimo di 12.000 euro totali;
- 24 mesi in caso di assunzione con contratto a tempo indeterminato, per un massimo di 16.000 euro in due anni.
Gli esoneri contributivi sono riconosciuti in qualsiasi rapporto di lavoro subordinato del settore privato, con l’eccezione dei rapporti di lavoro domestico e di apprendistato. Gli sgravi in oggetto non possono essere cumulati con altri esoneri o altre riduzioni delle aliquote di finanziamento, ma è compatibile, senza riduzione, con la maggiorazione del costo ammesso in deduzione per le nuove assunzioni.
Quanto dura l’esonero contributivo?
La Legge di Bilancio 2026 riconosce l’esonero contributivo entro il limite di spesa pari a:
- 5,7 milioni di euro per il 2026;
- 18,3 milioni di euro per il 2027;
- 24,7 milioni di euro per il 2028;
- 25,3 milioni di euro per il 2029;
- 25,9 milioni di euro per il 2030;
- 26,5 milioni di euro per il 2031;
- 27 milioni di euro per il 2032;
- 27,6 milioni di euro per il 2033;
- 28,2 milioni di euro per il 2034;
- 28,9 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2035.
Si tratta, quindi, di una misura che nelle intenzioni dell’esecutivo dovrebbe essere strutturale, ma resta da vedere se nei prossimi anni l’esonero sarà rifinanziato.
Il monitoraggio dell’INPS
L’INPS ha il compito di monitorare le richieste nel limite di spesa fissato per ogni periodo. I risultati del monitoraggio, poi, dovranno essere trasmessi al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e al Ministero dell’Economia e delle Finanze. Se dall’attività di monitoraggio emerge, in via prospettica, il raggiungimento del limite di spesa, ulteriori domande non saranno accolte dall’INPS, che comunicherà tempestivamente l’esaurimento dei fondi disponibili.
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