Bonus alloggio gratis per questi lavoratori, ecco come funziona

Simone Micocci

25 Giugno 2025 - 11:42

In arrivo il bonus alloggio per i lavoratori stagionali. I soldi serviranno alle aziende, al fine di ammodernare le strutture abitative e rilanciare il mercato del lavoro nel settore del turismo.

Bonus alloggio gratis per questi lavoratori, ecco come funziona

In arrivo un nuovo bonus pensato per sostenere i lavoratori stagionali impiegati in settori dove l’offerta di lavoro include anche l’alloggio gratuito (o comunque con un canone agevolato). È il caso, ad esempio, di villaggi turistici, hotel o ristoranti che, oltre alla retribuzione, garantiscono vitto e alloggio gratuiti durante la stagione lavorativa, sia estiva che invernale, a seconda della località.

Tuttavia, in molti casi, le sistemazioni offerte risultano tutt’altro che adeguate: si tratta spesso di strutture recuperate con semplici interventi di manutenzione ordinaria, quando invece sarebbero necessari lavori di ristrutturazione più approfonditi.

Proprio per rispondere a questa esigenza, nasce un nuovo bonus destinato, seppur indirettamente, ai lavoratori stagionali del turismo. Non si tratta infatti di un contributo economico erogato direttamente a loro, bensì di un incentivo rivolto ai datori di lavoro, finalizzato alla riqualificazione e al miglioramento degli alloggi destinati al personale, per renderli più dignitosi e confortevoli.

Cos’è il bonus alloggio per i lavoratori stagionali

È il decreto omnibus approvato dal governo Meloni lo scorso 20 giugno a disciplinare il nuovo bonus alloggio per i lavoratori stagionali. Si tratta dello stesso provvedimento con il quale è stato introdotto il contributo di 480 euro per le lavoratrici madri, con la differenza che in questo caso i soldi non andranno direttamente al dipendente.

Come anticipato, infatti, la misura si limita a stanziare le risorse necessarie per far sì che i datori di lavoro possano pensare a delle soluzioni più efficienti per quanto riguarda l’alloggio da assegnare ai lavoratori stagionali. Soldi quindi destinati a migliorare il benessere abitativo dei lavoratori del settore visti tutti i problemi insorti in questi anni.

Non è un segreto, d’altronde, che il lavoro stagionale stia vivendo un momento di crisi, con molte difficoltà per le aziende a reclutare il personale necessario per far sì che la macchina non si inceppi. Non sono infatti solo gli stipendi spesso bassi a spaventare, ma anche le condizioni abitative in cui bisognerà sottostare nel periodo in cui si starà lontani da casa.

A tal proposito, ecco che il governo interviene per dare alle strutture le risorse necessarie per ammodernare le soluzioni alloggiative pensate per il personale. Lo fa stanziando 44 milioni di euro per il 2025, 38 milioni per il 2026 e altrettanti per il 2027.

Come funziona

Come anticipato, a essere destinatari diretti del bonus alloggio per lavoratori stagionali sono quelle aziende, o comunque enti, che gestiscono le soluzioni abitative per il personale dipendente impiegato stagionalmente nel settore del turismo.

D’altronde spesso capita di leggere annunci di lavoro in cui si parla di alloggio garantito, o convenzionato, dalla struttura per camerieri, bagnini, animatori e per tutti quegli altri lavoratori che per una questione di orari, o comunque di distanza da casa, hanno necessità di soggiornare in prossimità del posto di lavoro.

Il problema è che una volta sul posto ci si rende conto che l’alloggio non è quello sperato e che lo si deve condividere con molti altri colleghi con i quali spesso ci sono orari e abitudini differenti, rendendo così complicata la convivenza.

Ecco quindi arrivare un intervento che mira a ridurre questo disagio, con l’obiettivo poi di aumentare anche la stabilità lavorativa nel settore valorizzando quei territori con una forte vocazione turistica. Ma attenzione, perché per beneficiarne bisognerà osservare un altro importante requisito: gli immobili dovranno essere destinati ai lavoratori per almeno 5 anni.

Come farne richiesta?

Al momento non è ancora possibile fare richiesta del contributo, ragion per cui ormai sembra essere troppo tardi per fruirne già nella stagione estiva appena iniziata.

La ragione di questo stallo è dovuta alla necessità di dover approvare un decreto attuativo con il quale verranno definiti alcuni passaggi essenziali della misura, dall’entità del contributo alle condizioni minime contrattuali (per essere finanziabili, infatti, gli alloggi dovranno prevedere un canone ribassato di almeno il 30%). Solo allora si potrà fare richiesta del bonus.

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