Bonus 350 euro (SFL), non solo corsi di formazione: l’elenco delle attività che ne danno diritto

Simone Micocci

24 Agosto 2023 - 14:13

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Supporto per la formazione e il lavoro, attenzione a non commettere errori: non spetta solo a chi partecipa a corsi di formazione e riqualificazione professionale.

Bonus 350 euro (SFL), non solo corsi di formazione: l’elenco delle attività che ne danno diritto

La ministra del Lavoro, Marina Calderone, ha firmato il decreto ministeriale n. 108 del 2023 che disciplina il Supporto per la formazione e il lavoro, politica attiva a cui potranno prendere parte coloro che non percepiscono il Reddito di cittadinanza - come pure chi verrà escluso dalla scala di equivalenza dell’Assegno di inclusione - così da avere diritto a un bonus di 350 euro che verrà riconosciuto al verificarsi di determinate condizioni.

A tal proposito, il decreto è importante in quanto fa chiarezza sulle attività che danno diritto al bonus di 350 euro. A differenza di quanto previsto con il Reddito di cittadinanza, infatti, con il Supporto per la formazione e il lavoro il governo ha deciso di assegnare il bonus solo a chi dimostra di essersi effettivamente attivato nella ricerca di un lavoro.

Non c’è quindi il rischio che a godere del sostegno siano persone che “stanno a casa sul divano”, anche perché il pagamento del bonus 350 euro sarà solamente per il tempo necessario alla svolgimento delle suddette attività e comunque per non più di 12 mesi.

Tuttavia, bisogna fare chiarezza su un concetto: non è solamente la partecipazione ai corsi di formazione a dare diritto al bonus 350 euro, visto che ci sono anche altre attività che ne sbloccano il pagamento. Vediamo quali sono.

Elenco attività che danno diritto al bonus 350 euro

Chi fa domanda - all’Inps, ma al momento mancano ancora le istruzioni per farlo - per il Supporto per la formazione e il lavoro verrà seguito dal centro per l’impiego e dalle agenzie private per il lavoro con l’obiettivo di individuare un nuovo impiego in tempi brevi.

Nel frattempo potrà partecipare a una serie di attività che danno diritto a un bonus individuale di 350 euro della durata massima di 12 mesi (termine non rinnovabile).

Fin da quando la misura è stata pensata, si è parlato della partecipazione ai corsi di formazione e riqualificazione professionale come l’unico modo per avere diritto al bonus in oggetto, ma non è proprio così. Tanto il decreto n. 48 del 2023 (decreto Lavoro), quanto il decreto ministeriale 108 del 2023, individuano infatti un maggior numero di attività che ne danno diritto.

Volendo riassumere, potremmo dire che il bonus spetterà a coloro che prenderanno parte alle attività indicate dal patto di servizio personalizzato che verrà sottoscritto con il centro per l’impiego subito dopo l’accoglimento della domanda di Supporto per formazione e lavoro, migliorando nel frattempo le proprie competenze professionali nonché affinando le tecniche per la ricerca di un lavoro. Più nel dettaglio, le attività individuate dal legislatore sono le seguenti:

  • servizi di orientamento e accompagnamento al lavoro;
  • politiche attive comunque denominate;
  • specifici programmi formativi;
  • progetti utili alla collettività;
  • servizio civile universale;
  • tutte le attività di formazione, di qualificazione e riqualificazione professionale, di orientamento, di accompagnamento al lavoro come indicate nell’allegato B del decreto del ministro del Lavoro n. 4 del 2018, Lep da E a O, nell’ambito di programmi di politiche attive del lavoro comunque denominate, compreso quelle del Programma nazionale per la Garanzia occupabilità dei lavoratori (Gol).
Allegato B del decreto del ministro del Lavoro n. 4 del 2018
Clicca qui per scaricare l’allegato dove, dalla lettera E alla O, sono indicate le attività che danno diritto al bonus 350 euro riconosciuto ai beneficiari del Supporto per la formazione e il lavoro.

È bene sottolineare che hanno diritto al bonus 350 euro anche ai percorsi di istruzione degli adulti di primo livello o comunque funzionali all’adempimento dell’obbligo di istruzione.

Come funziona l’erogazione del bonus

Tutte le attività di formazione, qualificazione e riqualificazione professionale vengono indicate nella sezione 6 della Sap (Scheda anagrafica professionale) per poi essere indicate della nella piattaforma Siisl (che debutterà dal 1° settembre) dando così accesso al bonus.

Una volta che le suddette attività vengono indicate dal Siisl decorrerà il pagamento del bonus che verrà accreditato direttamente sul conto corrente del richiedente, senza quindi essere oggetto a controlli e limitazioni di spesa come invece previsto per il Reddito di cittadinanza.

Allegato B del decreto del ministro del Lavoro n. 4 del 2018
Clicca qui per scaricare l’allegato dove, dalla lettera E alla O, sono indicate le attività che danno diritto al bonus 350 euro riconosciuto ai beneficiari del Supporto per la formazione e il lavoro.

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