Bonus 200 euro: datori di lavoro in difficoltà, ecco chi non lo riceverà

Simone Micocci

20 Luglio 2022 - 12:26

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Bonus 200 euro, l’ultima circolare Inps ha messo in confusione i datori di lavoro. E nel frattempo c’è una platea di lavoratori dipendenti che non avrà diritto ai soldi.

Bonus 200 euro: datori di lavoro in difficoltà, ecco chi non lo riceverà

Il bonus 200 euro è stato già pagato a un numero ridotto di lavoratori dipendenti, ma la maggior parte ne beneficerà nello stipendio di luglio (ossia quello che verrà pagato ad agosto) nonostante le istruzioni fornite dall’Inps dicano diversamente.

Ma questo è uno dei problemi minori per quella che è stata la misura pensata dal governo per far fronte al caro prezzi e che, crisi di governo permettendo, potrebbe anche essere ripetuta nei prossimi mesi. Si segnalano, infatti, difficoltà dei datori di lavoro nel gestire le varie dichiarazioni fornite dai loro dipendenti.

Altri dubbi riguardano i neoassunti, perché nonostante la circolare n. 73 del 2022 abbia esteso il diritto al bonus 200 euro anche per coloro che hanno beneficiato dello sgravio contributivo dello 0,8% nel periodo che va dall’1 gennaio al 23 giugno 2022 (mentre la normativa fissava la scadenza ad aprile 2022) restano comunque esclusi dalla possibilità di accedere alla misura in oggetto coloro che sono stati assunti a luglio.

Bonus 200 euro: la confusione dei datori di lavoro

La circolare n. 73 dell’Inps ha comportato molta confusione tra i datori di lavoro chiamati a pagare - o meglio, ad anticipare - il bonus 200 euro ai loro dipendenti.

Come detto sopra, infatti, l’Inps - in accordo con il ministero del Lavoro - ha utilizzato tale messaggio per estendere la platea dei beneficiari del bonus, coinvolgendo non solo coloro che hanno beneficiato dello sgravio contributivo dello 0,8% - spettante a coloro che hanno uno stipendio inferiore ai 2.692 euro lordi - in almeno una delle mensilità erogate tra gennaio e aprile 2022.

Come spiegato dall’Inps, infatti, hanno diritto al bonus anche i neoassunti a patto che questi abbiano beneficiato del suddetto sgravio contributivo entro il 23 giugno scorso.

Il problema è che tale circolare è arrivata con colpevole ritardo, quando i datori di lavoro si erano portati avanti e avevano già identificato i beneficiari dei 200 euro, chiedendo loro di compilare l’apposita autocertificazione. La novità ha portato a dover ripetere le procedure, includendo anche quei lavoratori neoassunti che, stando all’interpretazione della norma, sarebbero dovuti essere esclusi.

Ragion per cui in alcuni casi i datori di lavoro hanno impiegato più tempo per identificare tutti i potenziali beneficiari del bonus 200 euro e di conseguenza procederanno con il pagamento solamente nel mese di agosto (con la busta paga di luglio).

Bonus 200 euro: chi resta escluso nonostante la circolare Inps

Nonostante l’estensione della platea dei beneficiari comunicata con la circolare Inps n. 73/2022, ci sono dei lavoratori subordinati che restano esclusi dalla possibilità di beneficiare del bonus in oggetto.

Vale per tutti i lavoratori assunti dal 1° luglio che nel primo semestre dell’anno non hanno avuto altri rapporti di lavoro. Per questi non c’è alcun bonus in arrivo, visto che non viene soddisfatto il requisito dell’aver beneficiato dello sgravio
contributivo dello 0,8% introdotto dall’ultima legge di Bilancio per il solo 2022.

Ne hanno diritto, invece, coloro che pur essendo stati assunti a luglio possono dimostrare di aver avuto altri rapporti di lavoro nel corso del 2022 e che per questi è stato percepito almeno uno stipendio d’importo lordo inferiore a 2.692 euro. A tal proposito, nel consegnare l’autocertificazione al nuovo datore di lavoro questi dovranno dichiarare il possesso di tale requisito, oltre a confermare di non aver già chiesto il bonus ad altri.

Un altro dubbio riguarda quei lavoratori che dimenticano di consegnare l’autocertificazione al datore di lavoro. Che succede se lo fanno in ritardo? In teoria ci sarebbe tempo per riceverlo, anche se in ritardo, entro il 31 agosto, ossia la scadenza prevista per la trasmissione dell’Uniemens per le competenze di luglio.

Ma se il datore di lavoro si è anticipato e ha inviato il suddetto flusso molto prima del 31 agosto, allora recuperare il bonus 200 euro non pagato potrebbe essere complicato, anche perché sicuramente questo avrà anche effettuato il pagamento dei contributi. In quel caso, infatti, il datore di lavoro non saprebbe come recuperare il bonus 200 euro pagato tardivamente al dipendente, visto che la compensazione - secondo le istruzioni fornite dall’Inps - deve avvenire proprio con il suddetto versamento dei contributi.

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