Le banche europee rischiano il fallimento: la previsione che fa tremare
Le banche europee sono a rischio fallimento.
Il motivo di questa funesta previsione? Da ricercare nei tassi di interesse negativi che la BCE sta continuando a tagliare.
Soltanto la scorsa settimana, l’istituto di Mario Draghi ha deciso di rivedere al ribasso (di 10 punti base) il dato sui depositi che è così passato da -0,4% a -0,5%. Allo stesso tempo il Consiglio Direttivo ha scelto di dare una mano agli istituti di credito del Vecchio Continente comunicando altresì l’introduzione del tiering.
Per alcuni osservatori di mercato però questo non sarà sufficiente e le banche europee continueranno a scontare il rischio di fallimento con i tassi negativi della BCE.
Banche europee a rischio fallimento: le previsioni
A formulare le ultime pessimistiche previsioni sull’andamento del comparto è stato qualche giorno fa il global chief economist di Economist Intelligence Unit, Simon Baptist, che ha guardato con scetticismo alle più recenti decisioni della Banca Centrale.
A sua detta, anche le banche europee di grandi dimensioni dovranno fare i conti con il rischio fallimento determinato dal mantenimento dei tassi di interesse negativi.
Questi ultimi erodono i profitti degli istituti di credito e il loro margine di introito. Per anni le banche del Vecchio Continente hanno dovuto far fronte a questa situazione: i tassi di interesse sono scesi a zero nel 2012 e poi nel 2014 sono diventati addirittura negativi.
L’obiettivo della BCE è sempre stato quello di far fronte al rallentamento dell’economia, ma le misure di politica monetaria adottate hanno in un certo senso eroso la redditività delle banche.
Da qui le previsioni dell’analista, che ha parlato non soltanto della possibilità di fallimento di alcune realtà, ma anche delle esigenze di consolidamento del settore.
E il tiering?
Come anticipato, nel corso dell’ultima riunione la BCE ha introdotto il tiering con il quale ha assoggettato le riserve in eccesso delle banche europee a tassi dello 0,0% e non del -0,5%. Per Baptist però questo si rivelerà soltanto un piccolo aiuto e non risolverà la situazione.
“Esse andranno incontro a molta sofferenza a causa delle perdite sui margini di interesse”,
ha tuonato.
Anche istituti di grandi dimensioni come Deutsche Bank potrebbero essere travolti dai tassi negativi. L’eventuale fallimento delle banche europee più imponenti potrebbe aprire le porte ad un plausibile scenario di recessione.
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5 ottobre 2023
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Giorgio P.
Settembre 2019
Il titolo è a effetto ma sembra un po’ troppo catastrofico. Sembrerebbe che le Banche siano entità completamente sprovvedute e in balia di eventi esterni, senza alcuna capacità di contrasto a difesa degli interessi della clientela e del loro conto economico. Sicuramente qualcuna sarà interessata al fenomeno, ma non tutte.
GAMBALUNGA
Settembre 2019
Le banche europee e soprattutto quelle tedesche soffrono molto ma non perche’ i tassi sono ormai negativi bensi’ perche’ hanno volumi giganteschi di NPL ed hanno fatto operazioni finanziarie di derivati altamente speculative. Il tutto per mostrare grossi bilanci agli azionisti e sparare dividendi e bonuses a raffica. Ergo, stanno giustamente nel guano fino al collo!
GAMBALUNGA
Settembre 2019
Le banche europee e soprattutto quelle tedesche soffrono molto ma non perche’ i tassi sono ormai negativi bensi’ perche’ hanno volumi giganteschi di NPL ed hanno fatto operazioni finanziarie di derivati altamente speculative. Il tutto per mostrare grossi bilanci agli azionisti e sparare dividendi e bonuses a raffica. Ergo, stanno giustamente nel guano fino al collo!