Il 9 ottobre arriveranno grandi novità per i pagamenti bancari. Scopriamo quali sono e cosa cambierà per tutti gli utenti
Il 2025 è iniziato con una grande novità per le transazioni bancarie: l’obbligo per le banche di equiparare i prezzi dei bonifici istantanei a quelli dei bonifici ordinari.
Il prossimo 9 ottobre arriverà la seconda, anch’essa legata al recepimento del nuovo Regolamento Europeo UE 204/886 nato con lo scopo di rendere lo strumento bonifico più veloce e davvero alla portata di tutti: tutte le banche (e altri istituti come le Poste Italiane) dovranno permettere ai propri utenti di inviare bonifici istantanei attraverso gli stessi canali di quelli tradizionali.
Ma non solo. Viene introdotto l’obbligo per gli istituti di credito di controllare le credenziali e l’IBAN di chi deve incassare la cifra prima che arrivi l’ordine di pagamento.
Arrivano i pagamenti istantanei in tutti i canali
Il bonifico istantaneo, per chi non l’avesse mai utilizzato, è un servizio di pagamento non revocabile che permette di trasferire fondi tra conti correnti all’interno dei Paesi dell’Euro Zona in meno di 10 secondi, a tutte le ore delle settimana, tutti i giorni e con disponibilità immediata del denaro. Il tutto con la possibilità di fissare dei limiti massimi giornalieri o per ogni singola transazione.
Dal prossimo 9 ottobre 2025, tutte le banche dell’area SEPA (Single Euro Payments Area) dovranno garantire l’utilizzo dello strumento a tutti i possessori di un conto di pagamento e la funzionalità verra estesa a tutti i canali già abilitati per l’invio di bonifici tradizionali (siti di home banking, app, phone banking) e a tutti i tipi di bonifico tradizionale (singolo, fiscale, multiplo, ecc…).
Il bonifico istantaneo, infine, sarà disponibile anche per i bonifici effettuati in modalità “futura”.
Per i Paesi membri dell’UE in cui la moneta corrente non è l’euro, invece, l’adeguamento obbligatorio scatterà a partire dal 2027.
Aumenta la sicurezza per gli utenti
L’altra grande novità che viene introdotta è la già citata “verifica del beneficiario”, detta anche VOP – Verification of Payee.
Tra meno di due mesi le banche, prima dell’autorizzazione del pagamento, dovranno verificare la corrispondenza tra i dati del beneficiario inseriti da chi fa il bonifico e l’archivio del PSP destinatario della disposizione.
Una volta ricevuta la comunicazione sulla corrispondenza (o meno), il cliente avrà comunque la possibilità di effettuare il pagamento. Se i dati sono diversi, sia il nominativo del beneficiario, che l’IBAN, l’istituto bancario sarà esonerato dalla responsabilità di un pagamento errato.
Per ridurre le segnalazioni di incongruenze, consigliano le banche, è bene evitare di utilizzare abbreviazioni o sigle nel nominativo dei beneficiari dei bonifici. Nel Regolamento, inoltre, è prevista la possibilità di rinunciare alla verifica VOP per i bonifici multipli che vengono inviati tramite distinta.
Il consiglio, vista la non revocabilità del bonifico istantaneo, è quello di utilizzarlo con attenzione. Meglio verificare sempre con grandissima cura la correttezza dell’IBAN e delle credenziali del ricevente. Inviare un bonifico istantaneo sbagliato significa perdere per sempre soldi senza possibilità di riaverli indietro.
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