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Azioni o obbligazioni? Dove conviene investire ora secondo gli analisti
domenica 5 novembre 2023, di
Azioni o obbligazioni? Per scegliere occorre analizzare una serie di fattori tra cui la situazione economica globale, la politica monetaria e le previsioni dei rendimenti. Negli ultimi tempi, entrambi i mercati hanno sperimentato una significativa volatilità, creando una sfida per gli investitori che cercano di decidere quale asset class sia più vantaggiosa nel breve-medio termine.
In questo articolo proveremo a rispondere alla domanda iniziale, con il supporto delle opinioni di analisti finanziari e di professionisti del settore riguardo, tenendo conto delle recenti dinamiche di mercato e delle prospettive future.
Azioni o obbligazioni?
Dopo la decisione della Federal Reserve americana di mantenere stabili i tassi di interesse, le azioni hanno registrato un rally significativo. Le obbligazioni, invece, dopo aver raggiunto il livello massimo in 16 anni (oltre il 5%) sono scesi leggermente attestandosi al 4,72%.
Le azioni e le obbligazioni rappresentano due classi di asset molto diverse, ciascuna con le proprie caratteristiche e opportunità. Le azioni offrono il potenziale di crescita nel tempo e la possibilità di ricevere dividendi, rendendole un’opzione attraente per gli investitori orientati al lungo termine. D’altro canto, le obbligazioni sono considerate tradizionalmente più stabili e offrono una certa regolarità di reddito sotto forma di interessi. La scelta tra queste due opzioni è stata complicata dalla recente volatilità di entrambi i mercati, rendendo necessaria un’attenta analisi delle condizioni attuali e delle previsioni future.
Il punto di vista degli analisti
Alcuni esperti di Wall Street vedono le obbligazioni come una scelta preferibile nell’attuale panorama di investimento.
UBS, ad esempio, ha sottolineato che l’aumento dei rendimenti dei titoli del Tesoro ha influenzato negativamente i mercati azionari, riducendo l’attrattiva relativa delle azioni. Sebbene UBS riconosca la solidità dei portafogli diversificati nei prossimi 6-12 mesi, la banca ritiene che le obbligazioni abbiano maggiori potenzialità di rendimento. Secondo la banca, il mercato ha ritenuto eccessive le previsioni di tassi di interesse elevati e ora prevede una riduzione dei rendimenti delle obbligazioni, specialmente per quelle di alta qualità.
Wells Fargo Investment Institute ha invece un approccio più equilibrato, prevedendo una recessione che non avrà alcun impatto sui mercati azionari. Se da un lato ritiene che le obbligazioni a breve e lungo termine vedranno un apprezzamento dei prezzi, dall’altro ritiene che comprare azioni sia ancora preferibile nel lungo termine. Le azioni offrono il potenziale di crescita degli utili e dei dividendi nel tempo, che ha contribuito a generare rendimenti totali a lungo termine più elevati rispetto alle obbligazioni.
Schroders ha espresso fiducia nelle obbligazioni, nonostante i timori di un aumento dei rendimenti dei titoli del Tesoro a 10 anni. Neil Sutherland, gestore di portafoglio obbligazionario multisettoriale statunitense, ha sottolineato che le obbligazioni a medio e lungo termine rappresentano ancora una scommessa vantaggiosa. I rendimenti sulle obbligazioni di qualità superiore sono attualmente ai livelli più alti degli ultimi 15 anni, rendendoli convenienti in confronto ad altre classi di attività, comprese le azioni.
Strategie di investimento
Considerando i pareri degli analisti e le dinamiche di mercato, gli investitori devono valutare le proprie preferenze e obiettivi finanziari prima di prendere una decisione. UBS consiglia di privilegiare i segmenti di qualità superiore del reddito fisso, come titoli di Stato e investment grade di alta qualità, mentre Wells Fargo continua a favoreggiare una strategia “a bilanciere” all’interno dei portafogli obbligazionari, estendendo la durata e concentrandosi su reddito fisso investment grade di alta qualità.
Le opinioni su come investire variano notevolmente. Jefferies Equity Research suggerisce che i titoli con una correlazione negativa con i rendimenti obbligazionari statunitensi potrebbero beneficiare del calo dei tassi di interesse. Questo potrebbe essere di interesse per aziende come Microsoft, che sta cercando di integrare l’intelligenza artificiale nei suoi prodotti, DR Horton, con una strategia di crescita orientata al volume, e Blackstone, che sta investendo nell’energia pulita.
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