Azioni Campari scattano in Borsa, stavolta l’assist viene dalla Francia

Laura Naka Antonelli

27 Novembre 2025 - 13:40

Azioni Campari tra quelle in pole position sul Ftse Mib di Piazza Affari. Inizio di una nuova era per il settore beverage o solo per questo altro gruppo?

Azioni Campari scattano in Borsa, stavolta l’assist viene dalla Francia

Di nuovo una sessione positiva per Campari, che vede le azioni salire sul Ftse Mib di Piazza Affari in una giornata di trading che si conferma piuttosto debole per il listino benchmark dell’azionario italiano.

I titoli Campari sono saliti nei massimi intraday fino a oltre +2%, beneficiando dell’effetto dei conti della rivale francese Remy Cointreau.

Oltre ai conti annunciati, Remy Cointreau si è messa in evidenza oggi con le dichiarazioni rilasciate dal CEO Franck Marilly, che si è detto fiducioso riguardo alla possibilità dell’azienda produttrice di bevande alcoliche di tornare a crescere nel secondo semestre dell’anno.

Le azioni Remy sono così balzate alla borsa di Parigi fino a +6%, prima di ridurre i guadagni.

Va ricordato il forte tonfo delle azioni, che affonda le sue radici al 2023: da allora, i titoli sono crollati di oltre il 70%, scontando i continui downgrade da parte dell’azienda delle previsioni sulle vendite e, anche, la decisione di stralciare i target sui ricavi al 2030 a causa della crisi che ha investito il gruppo nei suoi mercati principali: Stati Uniti e Cina.

Una nuova era per Remy Cointreau? Gli annunci del CEO sostengono anche le azioni Campari

Il numero uno Marilly ha detto oggi che anche i primi sei mesi del 2025 sono stati sfidanti, inaugurando tuttavia “ l’inizio di una nuova era ” per Remy Cointreau.

È chiaro che c’è bisogno di una trasformazione ”, ha detto il neo CEO, che ha presentato oggi i risultati dell’azienda per la prima volta dopo averne preso il timone lo scorso giugno, presentando un piano di crescita i cui dettagli saranno resi noti nel corso del 2026.

Sebbene il peggio negli Stati Uniti sia alle spalle, il manager ha sottolineato che la strategia di Remy si concentrerà sull’applicazione di prezzi più bassi, anche a discapito dei margini di profitto, in quanto la priorità al momento è sostenere in primis i volumi di vendita, che pagano ovviamente anche i dazi USA imposti dall’amministrazione USA di Donald Trump, oltre alle difficoltà riscontrate nel mercato cinese.

Rémy Cointreau ha annunciato oggi di aver assistito nel primo semestre del 2025 a un calo dell’EBIT del 13,6% a €108,7 proprio a causa della continua debolezza registrata nei suoi mercati chiave, incassando tuttavia un utile netto su base adjusted superiore alle attese degli analisti.

L’ammontare è stato pari infatti a €63,1 milioni, oltre i €57,5 milioni stimati dal consensus degli analisti.

Guardando avanti, Rémy Cointreau ha annunciato di stimare vendite organiche del 2025 stabili o in calo di qualche punto percentuale, con la componente forex che dovrebbe ridurre le vendite di 50-60 milioni di euro e l’EBIT di 25-30 milioni di euro.

Il gruppo ha confermato la guidance per l’anno fiscale 2025-2026, indicando l’intenzione di sostenere la fase di ripresa confermando investimenti sostenuti in Cina e negli Stati Uniti.

L’effetto degli utili e del rialzo delle azioni di Remy si è dispiegato subito sulle azioni Campari, che sono salite dopo la notizia confermandosi tra le migliori dell’indice Ftse Mib.

Nelle ultime sedute, i titoli Campari erano stati condizionati anche dagli annunci dell’altro colosso europeo del beverage Diageo.

Dopo la paura scatenata dalla notizia relativa al sequestro delle azioni a carico dell’azionista di controllo Lagfin SCA, i titoli del produttore e distributore di bevande per aperitivi sono tornati a puntare verso l’alto soprattutto in queste ultime sessioni.

Il trend delle azioni Campari negli ultimi 5 giorni di contrattazioni a Piazza Affari

Nell’arco degli ultimi cinque giorni di contrattazioni, i titoli Campari sono balzati di oltre il 7%, riducendo le perdite sofferte dei mesi precedenti.

Il trend delle azioni rimane di un calo di quasi -5% nell’ultimo mese, e di oltre il 12% negli ultimi tre mesi di trading.

YTD, ovvero dall’inizio del 2025, la performance è di una flessione superiore a -4%. Su base annua, il trend è di un rialzo dell’1% circa.

In evidenza gli ultimi rumor che hanno acceso i buy, relativi alla possibile decisione del gruppo di vendere i suoi tre marchi di amari Averna, Braulio e Zedda Piras che, insieme, garantiscono un fatturato annuo che oscilla attorno agli 80 milioni di euro, incidendo così per il 2,5% circa sul fatturato totale della multinazionale.

Le indiscrezioni hanno portato gli investitori a riposizionarsi sulle azioni, che oggi hanno ricevuto un ulteriore assist dalle notizie confortanti arrivate dal competitor francese.

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