Campari tra le azioni migliori del Ftse Mib, i rumor che hanno acceso i buy

Laura Naka Antonelli

24 Novembre 2025 - 17:10

Campari svetta sull’indice Ftse Mib in una sessione negativa per Piazza Affari, a causa dello stacco delle cedole. Focus sulle indiscrezioni.

Campari tra le azioni migliori del Ftse Mib, i rumor che hanno acceso i buy

In una sessione che vede il Ftse Mib di Piazza Affari appesantito dal Dividend Day, ovvero dallo stacco delle cedole da parte di diverse società quotate sul listino (e non solo), spicca il rialzo delle azioni Campari, che segnano un progresso superiore a +2%.

A far salire i titoli sono alcune indiscrezioni che riguardano il produttore di bevande specializzato nella produzione e distribuzione di spirits e aperitivi, e che sono piombate a Piazza Affari con un articolo pubblicato oggi sul quotidiano Il Corriere della Sera.

Rumor Campari, multinazionale pronta a liberarsi di tre marchi?

I rumor segnalano come Campari starebbe trattando per vendere i suoi tre marchi di amari Averna, Braulio e Zedda Piras che, insieme, garantiscono un fatturato annuo che oscilla attorno agli 80 milioni di euro, incidendo così per il 2,5% circa sul fatturato totale della multinazionale.

Nel riprendere le indiscrezioni, gli analisti di Equita hanno scritto in una nota che la redditività dei tre marchi dovrebbe essere più bassa rispetto a quella dell’azienda, ipotizzando per la precisione un margine lordo dopo i costi di marketing pari al 25-30%, rispetto al 42% di quello del gruppo.

A guardare con interesse ai tre marchi, tra i potenziali offerenti, ci sarebbe secondo il quotidiano NewPrinces il cui presiedente Mastrolia, in conference call, il Presidente Mastrolia aveva parlato di fatto di contatti con Campari per valutare eventuali asset in dismissione.

I nomi non si fermano a NewPrinces, in quanto potenziali acquirenti potrebbero essere altri gruppi operativi nel segmento degli amari, quali il gruppo Montenegro, Ilva Saronno, Gruppo Lucano e Fratelli Branca Distillerie.

Tra i potenziali acquirenti NewsPrince. Le view e i target price sulle azioni di Equita SIM

Equita ha commentato il dossier scrivendo che per “Campari l’operazione sarebbe coerente con la strategia del gruppo di
razionalizzazione del portafoglio marchi
che prevede la vendita dei marchi più marginali per focalizzare le risorse manageriali e finanziarie sui marchi con maggiore potenziale di crescita
”.

Partendo da questo presupposto e “ipotizzando valutazioni simili a quelle recentemente realizzate su Cinzano (1,3x
EV/Sales)
” (con il rapporto EV/Sales che sta per rapporto tra l’Enterprise Value e i ricavi), gli esperti della SIM milanese hanno scritto che Campari potrebbe incassare “un cash-in (ovvero un flusso di cassa) di circa €100 milioni, con un impatto trascurabile sulla valutazione”.

Dall’altro lato per NewPrinces, secondo Equita, “l’acquisizione sarebbe strategicamente opportuna in quanto i tre marchi permetterebbero un rapido sviluppo nel segmento spirits per la nuova società Princes Ready To Drink nata con l’acquisizione dell’ex-impianto di Diageo in Piemonte, garantendo un migliore assorbimento della capacità produttiva anche una volta terminato il contratto di produzione per Diageo (della durata di 15 mesi)”.

Equita ha una visione positiva sia per le azioni Campari che per quelle di NewPrinces.

Per le azioni Campari, il target price è di 8 euro, rispetto alla chiusura di venerdì scorso delle azioni di 5,5 euro, mentre per NewPrinces il prezzo obiettivo è di € 30,50, rispetto alla chiusura di venerdì scorso pari a € 16,9.

Il trend delle azioni Campari a Piazza Affari

Tra le novità più importanti che hanno riguardato NewPrinces la recente quotazione alla borsa di Londra (sul London Stock Exchange), lo scorso 31 ottobre 2025, di Princes Group, che ha come azionista di maggioranza NewPrinces.

Occhio intanto alle azioni Campari, la cui performance rimane negativa nell’ultimo periodo, dall’inizio del 2025 e su base annua.

Nell’ultimo mese di contrattazioni sul Ftse Mib di Piazza Affari i titoli hanno perso l’1% circa, scivolando di più del 15% negli ultimi tre mesi di trading.

Dall’inizio del 2025, Campari ha lasciato sul terreno il 6,7%, scendendo su base annua, ovvero rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, del 3% circa. Non è mancata in quest’ultimo periodo la grande scossa che ha fatto tremare i titoli, e che poi è rientrata dopo le rassicurazioni fornite dal gruppo e dal suo azionista di maggioranza.

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