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Telecom in rally: Elliott è già salito al 10%?

giovedì 8 marzo 2018, di C. G.

Altra giornata di fuoco per le azioni Telecom Italia, ma anche e soprattutto per la delicata partita tra Elliott e i francesi di Vivendi.

A spingere al rialzo la quotazione alcune considerazioni riportate in mattinata da Milano Finanza secondo cui, grazie a diritti e opzioni, il fondo statunitense sarebbe già salito al 10%, o più plausibilmente al 9,9%, del capitale. Un’indiscrezione decisamente prudente se confrontata con quelle degli altri osservatori al 12-14%.

Elliott, in ogni caso, avrebbe già di gran lunga superato quella soglia del 5% necessaria a fare il proprio ingresso in Cda, a nominare parte dei consiglieri e ad imporre, per quanto possibile, la propria visione di management, sicuramente diversa da quella di Vivendi.

L’obiettivo di Elliott su Telecom

Quel che è chiaro, ad oggi, è che le mosse dell’hedge fund non avranno certamente il fine di scalare Tim. Come già anticipato, Elliott tenterà di scalzare Vivendi e la sua gestione spesso contestata, ma per farlo tramite un’operazione market friendly dovrà continuare a salire almeno sopra la soglia del 5%.

Per gli esperti il fondo punterà alla trasformazione di Tim in una public company dal management indipendente, per la cui operazione risulterà necessaria la nomina di consiglieri indipendenti in Cda.

Fondamentale, per Elliott, saranno sia la rete che Sparkle. Sul primo fronte, la proposta di scorporo già resa nota verrebbe superata da un progetto più ambizioso e radicale: la quotazione dell’asset e di Telecom Sparkle, poi ancora l’uscita (totale) dal capitale e infine l’ingresso di un nuovo socio di riferimento pubblico. Una sorta di Terna delle telecomunicazioni, fa notare ancora MF.

L’occasione utile per alzare il velo sul piano di Elliott potrebbe risultare quella del prossimo 24 aprile. In sede di assemblea, affermano gli esperti, l’americana calcherà sui benefici derivanti da un ipotetico cambio dei consiglieri in suo favore.

Un compito arduo, quello del fondo, che dovrà vedersela anche con le dichiarazioni del presidente Arnaud de Puyfontain secondo cui il Cda farà fronte comune nel sostenere il piano appena approvato, con la convinzione che sia quello giusto.

Ancora una volta, nel bel mezzo della contesa tra Elliott e Vivendi, le azioni Telecom Italia si fanno spazio tra le migliori blue chip milanesi. Al momento della scrittura la quotazione sta scambiando con un rialzo del 2,21% su quota 0,80 euro.

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