Leonardo sale grazie a Donald Trump?

Le azioni Leonardo tornano protagoniste su Piazza Affari.

La ex Finmeccanica ha scalato la classifica del Ftse Mib fino a riportarsi sul podio delle migliori, preceduta soltanto dalla strabiliante STMicroelectronics.

Nella giornata di domani, martedì 30 gennaio, la società presenterà al mercato il primo piano industriale a firma di Alessandro Profumo, che potrebbe puntare l’attenzione sul rilancio del comparto elicotteri prodotti dalla Agusta-Westland. Eppure, gli odierni rialzi registrati dalle azioni Leonardo potrebbero trovare una spiegazione convincente dall’altra parte dell’Oceano.

Gli USA vogliono incrementare la spesa militare

Secondo alcuni osservatori la ex Finmeccanica starebbe oggi godendo delle nuove indicazioni di Banca Akros, secondo cui la quotata italiana beneficerà della proposta di Donald Trump relativa all’incremento della spesa militare.

Stando a quanto previsto dagli esperti, quest’ultima dovrebbe aumentare del 7% nel 2019 rispetto all’anno precedente. Stiamo dunque parlando di 716 miliardi di dollari totali che permetterebbero sicuramente alle azioni Leonardo di festeggiare, dato che il 20% dei ricavi della ex Finmeccanica provengono proprio dagli Stati Uniti d’America.

Qualche giorno fa, in sede di World Economic Forum, il finanziere George Soros si è scagliato apertamente contro Donald Trump (e non solo), accusandolo di voler condurre il mondo sull’orlo di una guerra nucleare.

(L’andamento della ex Finmeccanica dall’inizio dell’anno ad oggi)

Dietro al progetto citato, però, potrebbe nascondersi la firma di Jim Mattis, segretario della difesa USA che ha recentemente dichiarato la necessità di rafforzare il Paese sul fronte della deterrenza, rendendolo contemporaneamente pronto a rispondere ad eventuali conflitti militari.

Al momento della scrittura, forti delle nuove indicazioni di Banca Akros, le azioni Leonardo stanno salendo dell’1,94% e stanno scambiando su quota 11,32 euro.