Le azioni Leonardo sono crollate in seguito alla presentazione del piano industriale di Alessandro Profumo. Tutti i dettagli.
Le azioni Leonardo sono crollate in Borsa dopo la presentazione del primo piano industriale a firma di Alessandro Profumo.
La quotazione della ex Finmeccanica ha chiuso la sessione con una discesa teorica di 12 punti percentuali e ha rotto al ribasso il supporto chiave dei 10 euro per azione.
Nonostante abbia parlato di crescita sostenibile, il piano industriale ha anche fatto notare come le difficoltà abbandoneranno l’azienda a partire dal 2020, mentre l’anno appena iniziato si configurerà come una mera fase di consolidamento. La reazione del titolo alle rivelazioni dell’ad è stata immediata.
(L’evidente tonfo delle azioni Leonardo nell’odierna sessione di Borsa)
Il piano industriale in sintesi
Il piano oggi reso noto da Leonardo prevede una crescita annua dei ricavi di 5-6 punti percentuali, obiettivo realizzabile grazie soprattutto all’acquisizione di nuovi ordini e alla solidità del relativo portafoglio. A tutto questo, ha riportato Profumo, si accompagnerà anche un aumento medio degli ordini su base annua di oltre il 6%.
Buone anche le prospettive sul fronte dell’Ebitda, la cui crescita media annua dovrebbe aggirarsi tra l’8% e il 10% - la redditività a doppia cifra potrebbe arrivare già nel 2020.
Come specificato dallo stesso Profumo, l’obiettivo del piano industriale 2018-2022 sarà quello di far tornare l’azienda ad un livello di crescita sostenibile. L’anno appena iniziato rappresenterà una fase di consolidamento per la ex Finmeccanica, che ultimamente ha incontrato numerose difficoltà.
“Dopo un 2017 sfidante in cui abbiamo resettato le attese, con questo Piano industriale intendiamo riportare Leonardo ad un percorso di crescita sostenibile nel lungo periodo”,
ha confermato l’amministratore delegato.
Le sue parole cariche di ottimismo non sono riuscite ad impedire la pioggia di vendite che ha affossato le azioni Leonardo nell’odierna sessione di Borsa Italiana.
Al momento della scrittura si segnala anche il tonfo del titolo Fincantieri, giù di oltre il 5%.
Nuove strategie commerciali, un portafoglio ordini più solido, la possibilità di compiere investimenti a favore della crescita: tutti aspetti che contribuiranno al miglioramento delle prospettive di Leonardo per l’ad.
La speranza, per dirla con le parole di Profumo, è che il piano industriale getti le basi per una crescita sostenibile,
“caratterizzata da un costante miglioramento della nostra top line, della redditività e del flusso di cassa, per la creazione di valore a beneficio di tutti gli stakeholder.”
L’esercizio 2017
Stando a quanto riportato dalla ex Finmeccanica, l’esercizio appena concluso sarà archiviato con ricavi compresi tra gli 11,5 e i 12 miliardi di euro, poi ancora con un margine operativo lordo tra 1,05 e 1,1 miliardi e infine con un flusso di cassa operativo tra i 500 e i 600 milioni di euro.
Gli ordini, invece, si mostreranno tra gli 11,3 e gli 11,7 miliardi di euro, mentre l’indebitamento dovrebbe oscillare sui 2,6 miliardi.
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