Il mercato azionario, quello obbligazionario e quello valutario sotto la lente d’ingrandimento di Didier Saint-Georges, Managing Director di Carmignac.
Una fase di false partenze: così Didier Saint-Georges, Managing Director di Carmignac ha definito il contesto economico attuale, nella nota mensile dal titolo “Le false partenze non cancellano il traguardo”.
Al centro delle discussioni c’è l’atteggiamento delle maggiori banche centrali mondiali, la BCE e la Federal Reserve che, nonostante il contesto economico, non sembrano ancora pronte a lasciare andare le politiche monetarie fino ad ora implementate.
Sia nel Vecchio che nel Nuovo Continente, però, l’aumento dei prezzi di tutti gli asset finanziari (azionari e obbligazionari) dovrebbe far riflettere i due istituti centrali. Eppure, nonostante il contesto attuale imponga di agire con responsabilità nella normalizzazione delle politiche monetarie, la BCE e la Fed appaiono spaventate soprattutto dai rischi politici e dalla bassa inflazione.
Rimandare in eterno la fase difficile, però, non eliminerà i problemi e le false partenze non cancelleranno il traguardo, per dirla con le parole dello stesso Didier Saint-Georges.
USA: ciclo economico in esaurimento
Nonostante le banche centrali abbiano confermato l’intenzione di procedere alla normalizzazione della politica monetaria, fino a questo momento il loro atteggiamento ha confermato le attese degli investitori, i quali stanno probabilmente sperando in un Quantitative Easing perenne.
Carmignac ha in parte motivato l’atteggiamento statunitense facendo notare come il ciclo economico sia già in fase di esaurimento. Per questo motivo, ha ribadito Didier Saint-Georges, il rialzo dei tassi di interesse Fed avrà vita breve, ma cosa accadrà in Europa?
Eurozona: impatto QE non evitabile
“I mercati obbligazionari europei non potranno evitare l’impatto delle riduzioni dell’apporto di liquidità da parte della BCE”.
Populismo e difficoltà di attuazione delle riforme sono soltanto due dei problemi che affliggono attualmente il Vecchio Continente.
A Emmanuel Macron, vincitore di quelle elezioni che hanno arrestato la propagazione del fenomeno populista, spetterà l’arduo compito di portare dalla sua i tedeschi, convincendoli della necessità di una riforma in Eurozona. Nel breve periodo, comunque, la congiuntura economica permetterà al blocco di accogliere le riforme più complesse.
Le previsioni di Saint-Georges e della Carmignac non hanno lasciato molto spazio a libere interpretazioni. L’obbligazionario europeo non sarà in grado di schivare gli effetti di un Quantitative Easing ridotto e dunque l’impatto di una minore liquidità sul mercato.
“Il livello eccezionalmente basso dei tassi di interesse del debito sovrano tedesco diventerà presto insostenibile. È un rischio che bisogna assolutamente continuare a gestire, nonostante le continue false partenze abbiano reso le coperture inefficaci negli ultimi mesi. ”
Saint-Georges ha comunque parlato di un rientro dei capitali in Eurozona e di una ripresa della curva dei rendimenti che potrebbero rafforzare tendenzialmente la fiducia degli investitori sull’Euro.
Come muoversi sull’azionario secondo Carmignac
La nota mensile di Carmignac ha posto l’accento sull’ottimo andamento del mercato azionario nel mese di settembre. Le performance più evidenti sono state quelle dell’equity europeo che ha guadagnato più di 3 punti percentuali.
A fornire supporto alle dinamiche dell’azionario sicuramente la frenata dell’Euro dopo mesi di rally e i più recenti rialzi del petrolio di cui ha beneficiato l’energetico. La convinzione di Carmignac è quella di una stabilizzazione del greggio e di un apprezzamento dei titoli USA dei settori prospezione ed estrazione.
“Mentre il ciclo economico sta per raggiungere l’apice, continuiamo ad aumentare gradualmente il nostro posizionamento in titoli a visibilità elevata. Allo stesso tempo, cerchiamo di individuare società il cui potenziale di crescita sia ancora valutato in modo inadeguato dal mercato, spesso all’interno delle aziende mid cap”,
hanno fatto sapere dalla società.
Come muoversi sull’obbligazionario
Come Saint-George ha ribadito, i rendimenti dei titoli sovrani dei paesi sviluppati sono tornati a guadagnare terreno dopo la frenata di agosto, sostenuti anche dalle confermate intenzioni Fed di normalizzare la politica monetaria.
In Europa, invece, a registrare performance deboli è stato solo il Portogallo: i rendimenti dei titoli sono scesi a causa dell’innalzamento del rating (ora Investment Grade) operato da S&P. I rendimenti dei titoli sovrani emergenti, invece, sono rimasti stabili.
La strategia di Carmignac, quella di rafforzare le qualità delle società del credito, trova oggi fondamento nell’aumento dei premi di rendimento delle obbligazioni junk. Siamo dunque in una fase ancora determinata dalla prudenza sull’obbligazionario:
“con posizioni selettive al fine di conseguire rendimento all’interno delle obbligazioni corporate di qualità oltre che nelle obbligazioni emergenti (Brasile, Russia) e dei paesi periferici (Italia, Portogallo), controbilanciate da posizioni sell nei titoli governativi tedeschi allo scopo di ottenere una duration modificata complessiva che si avvicina allo zero.”
Come muoversi sul valutario
Sul fronte valutario, l’attenzione di Carmignac si è focalizzata in particolar modo sull’andamento della moneta unica, che ha messo a segno un vero e proprio rally dall’inizio dell’anno ad oggi, ora però sfociato ora in una battuta d’arresto.
(Percentuale di Euro presente nelle riserve valutarie mondiali)
Il futuro della moneta unica e il suo apprezzamento dipenderanno non tanto dal suo valore intrinseco, quanto dal suo essere considerato moneta di riserva. Ricordiamo come la presenza dell’Euro nelle riserve internazionali sia decisamente diminuita dalla crisi del debito sovrano ad oggi.
“In questo contesto abbiamo mantenuto prevalentemente euro all’interno della nostra allocazione valutaria”,
ha concluso Saint-George.
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