Aumento di stipendio ad agosto, arretrati ad ottobre: ecco per che e importi

Simone Micocci

22 Agosto 2022 - 10:42

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Dipendenti pubblici: dopo 8 mesi di attesa nella busta paga di agosto viene applicato lo sgravio dello 0,8% finanziato dalla legge di Bilancio 2022. Ma per gli arretrati c’è ancora da attendere.

Aumento di stipendio ad agosto, arretrati ad ottobre: ecco per che e importi

L’aumento di stipendio per i dipendenti pubblici si è fatto attendere oltre 8 mesi: ci riferiamo all’incremento della busta paga conseguente allo sgravio contributivo dello 0,8% introdotto dalla legge di Bilancio 2022, portato al 2% dall’ultimo decreto Aiuti.

Come rivelano fonti Noipa, infatti, per la prima volta con il cedolino di agosto i dipendenti pubblici si ritroveranno finalmente lo sgravio dello 0,8%, ma senza arretrati.

Si tratta di un aumento di poche decine di euro riservato a coloro che hanno uno stipendio annuo lordo inferiore a 35 mila euro, 2.692 euro mensili. Per il momento, infatti, in busta paga verrà applicato solamente lo sgravio dello 0,8%, mentre per l’altro 1,2% introdotto dal decreto Aiuti bis bisognerà aspettare ancora un po’; tuttavia, come rivelato dal Messaggero, questa volta Noipa impiegherà meno tempo rispetto agli 8 mesi che ci sono voluti per l’applicazione del bonus contributi finanziato dalla legge di Bilancio 2022.

Dipendenti pubblici: a quanto ammonta lo sgravio contributivo

Con la legge di Bilancio 2022 è stata finanziata una riforma fiscale che tra le tante misure, come l’introduzione di nuove aliquote Irpef o la revisione delle detrazioni per reddito da lavoro dipendente, ha previsto anche uno sgravio contributivo dello 0,8% così da compensare l’addio al trattamento integrativo, ex bonus Renzi, per coloro che hanno un reddito superiore a 15.000 euro.

Tale sgravio ha contribuito a ridurre la quota di contributi ai fini pensionistici dovuti dal dipendente, che nel caso della pubblica amministrazione è pari all’8,80%.

Con la riduzione, quindi, tale aliquota è scesa all’8%, con un risparmio di 16 euro per chi ha uno stipendio di 2.000 euro lordi, di 20 euro per chi ha una busta paga di 2.500 euro.

Tale sgravio è in vigore da gennaio a dicembre 2022 e non è dato sapere se verrà confermato o meno per il prossimo anno, in quanto tutto dipenderà dal nuovo governo che dovrà reperire più di 4 miliardi di euro per farlo. Anche perché nel frattempo lo sgravio è aumentato: con il decreto Aiuti bis, infatti, è stato portato al 2% con decorrenza da luglio 2022, con la quota contributi che per i dipendenti pubblici scende al 6,8%.

Da luglio, quindi, il risparmio complessivo sale a 40 euro per chi ha uno stipendio di 2.000 euro, 50 euro con una retribuzione di 2.500 euro.

Dipendenti pubblici: finalmente lo sgravio dello 0,8% in busta paga

Come anticipato, però, lo sgravio contributivo dello 0,8% fino al mese scorso era previsto solamente su carta per i dipendenti pubblici, visto che Noipa non ha provveduto ad applicarlo.

Finalmente, dopo 8 mesi di attesa, questo momento è arrivato in quanto nel cedolino paga di agosto i dipendenti pubblici troveranno per la prima volta un’aliquota contributiva ridotta all’8%.

Per il restante 1,2% finanziato dal decreto Aiuti con decorrenza da luglio a dicembre, invece, bisognerà ancora attendere, visto che dovrebbe partire da ottobre.

Quando arrivano gli arretrati dello sgravio contributivo

Come rivelato dal Messaggero, il quale ha chiesto delucidazioni direttamente a Noipa, sempre a ottobre verranno corrisposti ai dipendenti pubblici gli arretrati per lo sgravio contributivo dello 0,8% non pagato tra gennaio e luglio 2022.

Si tratta quindi di riconoscere sette mensilità di sgravio, per un risparmio complessivo di 98 euro per uno stipendio mensile da 2.000 euro lordi, 140 euro per le retribuzioni che non superano i 2.500 euro.

E allo stesso tempo bisognerà riconoscere quell’1,2% per le mensilità che vanno da luglio a ottobre (quando, come visto sopra, lo sgravio dovrebbe essere portato al 2%), con un ulteriore “bonus” di 26 euro (per tre mensilità, ossia luglio agosto e settembre) per le buste paga da 2.000 euro, 30 euro per le buste paga da 2.500 euro.

Complessivamente, quindi, a ottobre dovrebbe esserci un bonus di 176 euro per chi ha uno stipendio di 2.000 euro, 230 euro per chi arriva a 2.500 euro.

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