Fase 2, allarme aumento prezzi dal Codacons: stangata da 536 euro a famiglia

Rosaria Imparato

18/05/2020

17/12/2021 - 12:34

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Fase 2, il Codacons lancia l’allarme sul caro prezzi della Fase 2: secondo un’elaborazione dell’Associazione dei consumatori, potrebbe esserci un aumento di 536 euro a famiglia.

Fase 2, allarme aumento prezzi dal Codacons: stangata da 536 euro a famiglia

Fase 2, arriva l’allarme dal Codacons: in arrivo una stangata per le famiglie di 536 euro. Secondo l’analisi dell’Associazione dei consumatori sono due gli elementi che influenzeranno il caro prezzi: la prolungata chiusura delle attività e i costi da sostenere per la sanificazione.

Da tenere in considerazione ci sono poi le regole del distanziamento sociale, che riducono sensibilmente il numero di clienti delle attività, e di conseguenza i guadagni.

Tutti questi elementi possono portare a un aumento dei prezzi per tutte quelle attività che aprono il 18 maggio, ma nemmeno il settore alimentare è immune dal rialzo dei costi.

Fase 2, allarme aumento prezzi dal Codacons: stangata da 536 euro a famiglia

La Fase 2 è entrata nel pieno con l’apertura di moltissime attività il 18 maggio, ma sono tante le regole da rispettare (e si trovano nel decreto riaperture).

Un ritorno alla normalità attesissimo, eppure c’è l’altro lato della medaglia da prendere in considerazione: l’allarme caro prezzi dato dal Codacons. Secondo un’elaborazione dell’Associazione dei consumatori, che ha preso in considerazione aumenti di tariffe delle attività che riaprono il 18 maggio, è prevista una stangata di 536 euro per famiglia.

Da cosa deriva questo aumento dei prezzi? Due i fattori principali: la chiusura forzata degli scorsi mesi ha causato perdite ingenti per le attività, e in occasione della riapertura è stato necessario sanificare gli ambienti, spendendo soldi ancora prima di tirare su la serranda (anche se il decreto Rilancio prevede un aumento del bonus sanificazione, un credito d’imposta del 60% fino a un massimo di 60.000 euro di spesa).

Inoltre, bisogna considerare anche che le regole del distanziamento sociale comportano per forza di cose un minor numero di clienti, e quindi un calo delle entrate.

Questi fattori, considerati nel loro insieme, potrebbero portare gli esercenti ad aumentare i prezzi per rientrare nelle spese. Il problema sarebbe poi del consumatore finale, che secondo il prospetto elaborato dal Codacons costerebbe ai portafogli delle famiglie ben 536 euro in più.

Fase 2, allarme Codacons: ecco i settori a rischio aumento prezzi

Secondo l’elaborazione del Codacons l’aumento dei prezzi coinvolge più settori, e non si ferma alle attività in riapertura il 18 maggio.

Ad esempio, l’Istat ha registrato un aumento del 2,8% ad aprile nel settore alimentare, che è uno dei pochi a non aver mai chiuso i battenti.

Nei prossimi giorni sono attesi rincari anche nell’abbigliamento e nel comparto ristoranti, così come per i servizi per la cura della persona (come parrucchieri ed estetiste).

Anche il settore turistico potrebbe aumentare i prezzi, sia per quanto riguarda gli alberghi che per i trasporti.

Tutti gli aumenti nei vari settori, secondo i calcoli del Codacons, porterebbero a un aumento di 536 euro annui a famiglia. Una vera e propria stangata, che avrebbe effetti devastanti per molti contribuenti.

Per questo motivo il presidente Codacons Carlo Rienzi ha rivolto un appello agli esercenti e agli artigiani:

“[...] affinché mantengano stabili i prezzi praticati al pubblico, e non cadano nella tentazione di applicare rincari agli utenti per rifarsi dei minori guadagni di questi mesi. Comprendiamo le difficoltà affrontate dal commercio, ma non è certo aumentando prezzi e tariffe che sarà possibile recuperare le perdite: al contrario eventuali rincari allontaneranno gli italiani dai negozi e determineranno una contrazione dei consumi rispetto al periodo pre-Covid, con danni ingenti per tutti.”

Dunque, il Codacons si schiera a favore dei contribuenti, affinché non vengano schiacciati da ulteriori aumenti dei prezzi, visto che si metterebbe in azione un circolo vizioso da cui nessuno riuscirebbe a uscirne vincitore.

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