Aumento Irpef, ecco chi pagherà 70 euro in più

Patrizia Del Pidio

11 Luglio 2025 - 16:34

In arrivo un aumento dell’Irpef di 70 euro? Ecco in quali casi si rischia di pagare di più anche se non si ha un reddito particolarmente alto.

Aumento Irpef, ecco chi pagherà 70 euro in più

Ritocco Irpef che porterebbe alcuni cittadini a pagare fino a 70 euro in più. A ipotizzarlo è la Giunta regionale del Piemonte che per la conferma ufficiale aspetta l’esito del parere della Corte dei Conti, atteso per il 16 luglio. L’obiettivo, come chiarisce l’assessore Andrea Tronzano, non è quello di aumentare le tasse, ma per ora resta soltanto un’ipotesi.

Nonostante le parole che tentano di tranquillizzare, la situazione è chiara: entro l’inizio del 2028 le addizionali regionali dovranno equipararsi alla riforma dell’Irpef e passare per tutti da quattro a tre scaglioni. Per il Piemonte significherebbe perdere circa 150 milioni di euro l’anno.

L’aumento dell’Irpef è inevitabile

Quando l’Irpef è passata da quattro a tre scaglioni le addizionali sono rimaste calcolate su quattro scaglioni, ma entro il 2028 dovranno recepire le novità Irpef, ormai divenute strutturali. Alcune Regioni come Lazio, Emilia Romagna, Liguria, Marche e Toscana hanno già provveduto ad aumentare le aliquote, facendolo però hanno tutelato i redditi più bassi, il Piemonte sta ancora valutando. L’idea sarebbe quella di tenere fuori dagli aumenti i redditi fino a 15.000 euro, ma considerando che si dovrebbe accorpare secondo e terzo scaglione da 15.000 a 50.000 euro, chi ha redditi compresi tra 15.000 e 28.000 euro si troverebbe a pagare lo 0,62% in più. L’impatto, in cifre, sarebbe di circa 70 euro per ogni contribuente.

L’aumento dell’Irpef, in questo caso, ha l’unico scopo di neutralizzare gli effetti della riforma Irpef a livello nazionale per evitare di perdere 150 milioni di euro l’anno. In ogni caso nessuna decisione è stata ancora presa e si attende il parere della Corte dei Conti.

Da scongiurare l’aumento per il ceto medio

Mentre la maggioranza medita sull’ipotesi, le opposizioni si schierano contro un aumento delle tasse. Il M5S sottolinea che è impensabile gravare ancora di più sul ceto medio già penalizzato e in difficoltà. L’accusa, in questo caso, è che nonostante le promesse si rischia di assistere a un aumento delle tasse, così come già successo al bollo auto delle auto ibride.

Alleanza Verdi e Sinistra esprime la propria preoccupazione per l’atteggiamento dell’assessore Tronzano il quale afferma che non si possa escludere l’aumento delle tasse. Il fatto da considerare, però, è che per lo scaglione più alto l’aliquota è già al massimo e proprio per questo l’aumento ricadrebbe solo sugli scaglioni inferiori.

Anche il Pd chiede trasparenza e che le cose vengano dette per quello che sono: è determinante sapere quale sarà il reale impatto dell’eventuale aumento. Si attende, ora, il parere della Corte dei Conti per capire se ci sarà o meno l’aumento delle addizionali regionali che graverebbero solo sui redditi medi.

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