Aumenti stipendiali e arretrati: subito ai Carabinieri, poi alle altre Forze Armate

Simone Micocci

19 Aprile 2018 - 11:46

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Rinnovo del contratto Forze Armate: per il pagamento degli arretrati e l’adeguamento degli stipendi bisognerà aspettare il MEF e NoiPA. L’unica eccezione è rappresentata dall’Arma dei Carabinieri.

Aumenti stipendiali e arretrati: subito ai Carabinieri, poi alle altre Forze Armate

Come già annunciato il testo dell’accordo per il rinnovo del contratto delle Forze Armate ha ottenuto il via libera della Corte dei Conti.

Tuttavia la situazione non si è ancora sbloccata definitivamente: l’accordo infatti deve essere prima pubblicato in Gazzetta Ufficiale e solo dopo 15 giorni si potrà dare il via alle operazioni per il pagamento degli incrementi stipendiali e dell’assegno con gli arretrati del biennio 2016/2017.

Tuttavia, come si legge su un articolo pubblicato da Il Tempo - a firma di Francesca Musacchio - c’è ancora molta incertezza su quando gli incrementi stipendiali saranno caricati in busta paga e sul giorno in cui è previsto il pagamento degli arretrati.

Dopo la pubblicazione del nuovo contratto in Gazzetta Ufficiale, infatti, spetterà al MEF prima, e a NoiPA poi, mettersi in moto affinché i 430mila appartenenti ai comparti Difesa e Sicurezza ricevano quanto gli spetta.

E non è detto che le operazioni necessarie vengano completate in tempo per il cedolino NoiPA di maggio 2018, mese che noi stessi abbiamo indicato come quello giusto per il ricevimento degli aumenti in busta paga.

Al momento, infatti, i soli che sono sicuri di ricevere gli aumenti subito dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale sono gli appartenenti all’Arma dei Carabinieri; vediamo perché.

Gli avvertimenti dei sindacati

Una volta che il nuovo contratto di Forze Armate, di Polizia e Vigili del Fuoco sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale (e trascorsi i canonici 15 giorni per l’effettiva entrata in vigore) spetterà al Ministero dell’Economia e delle Finanze autorizzare il pagamento di quanto previsto dall’accordo del rinnovo, il quale poi darà mandato a NoiPA di adeguare i propri sistemi.

A tal proposito Domenico Pianese - segretario generale del sindacato di Polizia Coisp - si augura che sia il MEF che NoiPA facciano in fretta così da garantire agli appartenenti alle Forze dell’Ordine il pagamento degli arretrati e l’adeguamento dello stipendio.

Se invece questi dovessero metterci gli stessi “tempi biblici” impiegati dalla Corte dei Conti “gli arretrati non arriveranno neppure a settembre” mentre per l’adeguamento i tempi sarebbero ancora più lunghi.

Nel dettaglio i sindacati nutrono poca fiducia nei confronti di NoiPA poiché la piattaforma del MEF che si occupa delle retribuzioni del pubblico impiego sta creando da tempo molti disagi, con “ritardi fino a tre mesi”.

Per questo motivo Antonello Ciavarelli - delegato del Cocer Marina Militare - si auspica che lo Stato riconosca il fallimento di NoiPA tornando all’amministrazione interna degli “impeccabili contabili militari”.

Aumenti di stipendio immediati per i Carabinieri

Non tutto il personale delle Forze dell’Ordine però dovrà preoccuparsi dei rallentamenti di NoiPA.

Come si legge nell’articolo de Il Tempo, infatti, NoiPa non rappresenta un ostacolo per i Carabinieri poiché l’Arma - grazie ad un accordo costato 180mila euro - ha già adeguato i sistemi e quindi potrà procedere immediatamente con il pagamento di arretrati e aumenti stipendiali una volta che il rinnovo sarà pubblicato in Gazzetta.

I carabinieri quindi potrebbero essere i primi a toccare con mano gli effetti economici del rinnovo di contratto; il resto del personale delle Forze Armate, di Polizia e Vigili del Fuoco, invece, dovrà sperare nei tempi celeri di MEF e NoiPA.

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