Attentato in Russia, colpito l’ideologo Dugin: quali sono le conseguenze per la guerra

Giorgia Bonamoneta

21 Agosto 2022 - 13:38

condividi

L’attentato in Russia avrà conseguenze nella guerra contro l’Ucraina. Per molti commentatori l’attentato era un messaggio a Putin, sia se di matrice russa o di matrice ucraina.

Attentato in Russia, colpito l’ideologo Dugin: quali sono le conseguenze per la guerra

Nella serata di ieri, sabato 20 agosto 2022, è stata uccisa in un attentato la giornalista Darya Dugina. Il Post racconta che l’ufficio investigativo di Mosca della commissione investigativa russa ha confermato che intorno alle 21 di sera la Toyota Land Cruiser di Dugina è andata a fuoco dopo l’esplosione di una bomba nei pressi della cittadina di Bolshiye Vyazemy. Darya Dugina poteva non essere il vero bersaglio dell’attentato, poiché viaggiava sull’auto che apparteneva al padre. Darya Dugina era infatti la figlia di Alexander Dugin, un ideologo di estrema destra, tra le figure più importanti della destra nazionalista russa, che ha influenzato lo stesso presidente russo Vladimir Putin.

Al momento sono in corso le indagini per omicidio per la morte di Dugina, ma sulla TV e la stampa nazionale russa esiste un solo colpevole possibile: l’Ucraina. Infatti sia Dugin che sua figlia erano entrambi sostenitori dell’invasione in Ucraina. Come giornalista Dugina si era fatta portatrice e sostenitrice dell’invasione russa, così come suo padre già in passato era stato sanzionato dagli Stati Uniti per il presunto ruolo nell’invasione russa della Crimea.

L’atto terroristico non è stato ancora rivendicato, soprattutto non dall’Ucraina che ha negato ogni responsabilità. Per molti commentatori esistono due possibilità: la prima è che sia stata opera della Russia stessa per fare pressioni nei confronti di Putin e la seconda è che sia un messaggio diretto a Putin, considerando il suo legame con l’ideologo Dugin. In entrambi i casi questo episodio apre a Putin la possibilità di rispondere con una ritorsione immediata e violenta contro quello che nell’opinione pubblica viene definito “Reich ucraino”. La percezione comune è infatti quella che da ieri nessuno, neanche i più stretti fedeli di Putin, è al sicuro. Quali sono le conseguenze per la guerra all’attentato in Russia?

Attentato in Russia: cosa è successo e chi è rimasto coinvolto

Nella notte di sabato 20 agosto 2022 la città di Bolshiye Vyazemy è stata scossa dall’esplosione e dall’incendio che ha causato la morte di Darya Dugina. I commentatori internazionali sono convinti che le strade possibili per spiegare tale attentato siano sostanzialmente due. La prima vede lo zampino degli agenti russi e il secondo è tentato di mandare un messaggio a Putin. In entrambi i casi, l’uno non esclude l’altro, è stato colpito uno dei fedelissimi del presidente russo. Infatti Darya Dugina era la figlia di Alexander Dugin, definito l’ideologo di Putin. Sembra infatti che le teorie di Dugin, di estrema destra ultranazionalista, abbiano influenzato fortemente Vladimir Putin e il suo esercizio di potere in Russia.

La stampa e la TV russa stanno portando avanti invece un’altra teoria: il terrorismo di Stato di Kyiv. Su Tass, agenzia di stampa russa, si legge che il Cremlino sto aspettando i risultati delle indagini delle forze dell’ordine russse che stanno indagando sulla morte di Dugina. “Se la traccia ucraina sarà confermata […] allora stiamo parlando della politica di terrorismo di Stato attuato dal regime di Kyiv”.

Attentato in Russia: le ripercussioni nella guerra

Alle accuse russe l’Ucraina, attraverso le parole del giornalista Mikhailo Podolyak, ha negato la responsabilità nell’attentato. Da parte russa, quanto accaduto la scorsa notte, potrebbe essere un punto di svolta, una possibilità di intervento massiccio. Alcuni commentatori parlano infatti di “false flag”, cioè quel tipo di operazione commessa con l’intento di mascherare l’effettiva fonte di responsabilità per incolpare altri. In questo caso, se si trattasse di un’azione compiuta da agenti russi per giustificare una risposta aggressiva nell’Ucraina, le indagini in corso potrebbero non corrispondere alla realtà dei fatti.

Trovare un colpevole in Russia o Ucraina al momento è piuttosto difficile e bisognerà attendere nelle prossime ore le decisioni o le dichiarazioni fatte dai leader. In ogni caso, inevitabilmente, Vladimir Putin dovrà prendere una decisione. L’attentato a Dugina, che guidava da sola la macchina del padre nella quale doveva essere presente proprio Alexander Dugin, è un messaggio chiaro che “nessuno è al sicuro”. La stampa e i media russi stanno chiedendo ripercussioni immediate e violente nei confronti Kyiv, anche se non è stata ancora confermata la matrice dell’attentato.

Per la guerra questo vuol dire una stagione di aumento di violenze, oltre a quelle già quotidiane, scusate e giustificate da un fatto difficile da provare.

Iscriviti a Money.it