Assegno unico, segnate questa data sul calendario: ecco cosa succede il 10 giugno

Simone Micocci

06/06/2023

06/06/2023 - 11:38

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Assegno unico universale, entro il 10 giugno vengono ufficializzate le ragioni del conguaglio. Ma per chi vuole togliersi il dubbio già da adesso c’è un numero verde da chiamare.

Assegno unico, segnate questa data sul calendario: ecco cosa succede il 10 giugno

Assegno unico, tutti coloro che sono stati coinvolti nel conguaglio rischiano di dover attendere fino al 10 giugno per conoscere le ragioni che hanno portato al ricalcolo dell’importo.

Un conguaglio che per i più “fortunati” ha assicurato un aumento dell’importo con un maxi assegno unico pagato a inizio giugno, mentre per altre famiglie c’è stata un’amara sorpresa: un taglio, più o meno sostanzioso a seconda dei casi.

Va detto che il conguaglio di giugno è arrivato un po’ a sorpresa, seppur annunciato da un messaggio Inps, e che in molti casi non è chiaro cosa ha comportato una riduzione o un aumento dell’importo. Nello storico dei pagamenti, infatti, viene indicato solamente l’importo del pagamento, comprensivo di conguaglio, senza scendere nel dettaglio delle motivazioni.

Quindi chi ad esempio vorrebbe contestare all’Inps un errato ricalcolo non può farlo perché non conosce le ragioni che hanno portato all’importo dell’ultimo pagamento. Ecco perché la data del 10 giugno va segnata sul calendario: tutti coloro che sono stati oggetto di conguaglio, infatti, entro questa giornata conosceranno finalmente i criteri con cui l’Istituto ha ricalcolato il nuovo importo.

Le ragioni del conguaglio ufficializzate entro il 10 giugno sul sito Inps

Come si legge nel messaggio n. 1947 del 26 maggio scorso, l’Inps assicura che entro il 10 giugno verrà rilasciata, nell’applicativo disponibile nell’area MyInps, un’apposita sezione della procedura Assegno unico universale (Auu) in cui saranno svelate le ragioni degli importi rimborsati nonché delle somme che invece sono state restituite all’Inps.

Entro sabato 10 giugno, quindi, nel servizio Assegno unico universale - a cui potete accedere digitandone il nome dalla barra di ricerca presente nella homepage dell’area personale MyInps - saranno disponibili tutte le informazioni relative al conguaglio. E laddove riteniate che i calcoli non siano corretti, nonché che l’Inps abbia effettuato una trattenuta non dovuta, potete chiedere un chiarimento all’Istituto utilizzando l’apposito servizio “Inps risponde” oppure contattando il numero verde.

Come conoscere subito le ragioni del conguaglio

Chi non vuole aspettare fino al 10 giugno, può chiedere informazioni fin da subito sulle ragioni che hanno portato al conguaglio. Come? Semplicemente chiamando il contact center integrato, ovvero rivolgendosi alle strutture Inps competenti per territorio; questi, infatti, dispongono già dei dettagli relativi al conguaglio operato dall’Inps sulle singole posizioni. E nel frattempo è stato rilasciato agli operatori un aggiornamento della procedura gestionale, con la quale questi potranno fornire tutte le informazioni necessarie in ordine agli importi conguagliati.

Le ragioni che possono aver portato al conguaglio

Ricordiamo che nel suddetto messaggio l’Inps ha già fornito un primo, non esaustivo, elenco di quelle che potrebbero essere le cause che hanno portato al conguaglio, sia in positivo che in negativo. Nel dettaglio, si tratta di:

  • liquidazione degli importi relativi alla settima e ottava mensilità di gravidanza, sulla base del valore dell’Isee presentato entro 120 giorni dalla nascita del figlio;
  • maggiorazioni degli importi spettanti per le mensilità di gennaio e febbraio 2023, tenuto conto del riconoscimento della rivalutazione legata all’aumento del costo della vita;
  • importi liquidati sulla base di valori di Isee del nucleo familiare, poi dichiarati discordanti dalla struttura Inps territorialmente competente a seguito di accertamenti effettuati sulla veridicità dei dati dichiarati;
  • conguagli derivanti da operazioni di rettifica dell’Isee 2022, eventualmente effettuate dai centri di assistenza fiscale (Caf) successivamente al 31 dicembre 2022;
  • eventuali recuperi della maggiorazione per genitori entrambi lavoratori di cui all’articolo 4, comma 8, del decreto legislativo n. 230/2021, laddove non spettante in presenza di nucleo monogenitoriale, diverso comunque da quello vedovile che invece mantiene l’agevolazione per il quinquennio successivo alla data del decesso del genitore lavoratore;
  • rideterminazione degli importi spettanti per effetto del riconoscimento delle maggiorazioni per soggetti disabili introdotte dal decreto-legge del 21 giugno 2022, n. 73, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2022, n. 122;
  • ricalcolo degli importi relativi ai nuclei familiari numerosi e per i figli successivi al secondo;
  • ricalcolo degli importi dell’Assegno unico per i nuclei percettori di Reddito di cittadinanza (RdC) con rideterminazione della somma spettante al genitore non facente parte del nucleo Isee del minore, sulla base di quanto previsto dall’articolo 7 del decreto legislativo n. 230/2021;
  • importi riconosciuti con riferimento alle domande di Assegno unico presentate antecedentemente al 30 giugno 2022, con Isee presentati entro il 30 giugno dello stesso anno e rate calcolate con importo al minimo (50 euro per i figli minorenni e 25 euro per i figli maggiorenni).

Queste, quindi, le ragioni che potrebbero aver portato al conguaglio; per avere la certezza riguardo al proprio caso specifico, però, bisognerà attendere i chiarimenti dell’Istituto che verranno pubblicati nell’area personale MyInps entro il 10 giugno prossimo o appunto chiamare fin da adesso il numero verde dell’Istituto.

Dal 10 giugno i primi pagamenti

Ma il 10 giugno è importante anche per un altro motivo: come da nuovo calendario ufficializzato dall’Inps, infatti, è tra il 10 e il 20 giugno che verranno effettuati i primi pagamenti della mensilità del mese corrente.

Nel dettaglio, a ricevere l’assegno unico tra sabato 10 (ma è molto probabile che il pagamento slitti alla domanda successiva) e martedì 20 giugno sono coloro che nell’ultimo mese non hanno avuto variazioni del nucleo familiare. Se la situazione è rimasta invariata rispetto al mese di maggio, quindi, il pagamento dell’Auu è ormai prossimo: in caso contrario ci sarà da attendere visto che la seconda tranche è in programma tra il 20 e il 30 di giugno.

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