Apple sta tentando di acquisire la startup Perplexity AI

Giorgia Paccione

23 Giugno 2025 - 10:16

Apple punta all’acquisizione di Perplexity AI, startup di intelligenza artificiale da $14 miliardi, con l’obiettivo di rafforzare la propria posizione e colmare il gap con i big del settore.

Apple sta tentando di acquisire la startup Perplexity AI

Apple avrebbe avviato discussioni interne per valutare l’acquisizione di Perplexity AI, una delle startup più promettenti nel campo dell’intelligenza artificiale generativa.

Con una valutazione di circa 14 miliardi di dollari, l’acquisizione di Perplexity supererebbe di gran lunga i 3 miliardi spesi per Beats nel 2014 e sarebbe la più grande mai realizzata dal colosso di Cupertino, che si trova a inseguire rivali come Google, Microsoft e OpenAI nella corsa globale all’AI.

Tuttavia, secondo quanto riportato da Bloomberg, l’operazione è ancora in fase preliminare e potrebbe non portare a un’offerta formale. “Non siamo a conoscenza di nessuna operazione di fusione e acquisizione che coinvolge Perplexity”, ha detto la startup, mentre nessun commento è arrivato da Apple.

Perché Apple vuole acquisire Perplexity

Negli ultimi anni, Apple è stata spesso criticata per la lentezza nell’integrare funzionalità di intelligenza artificiale avanzata nei propri prodotti. L’ultima versione di iOS, ad esempio, è stata giudicata povera di novità AI rispetto alle controparti di Google e Samsung. Per questo, l’interesse per Perplexity AI rappresenta una risposta concreta alle pressioni degli investitori e del mercato, che chiedono all’azienda di accelerare sul fronte dell’innovazione.

Perplexity AI, fondata nel 2022 a San Francisco, si è invece rapidamente affermata come una delle realtà più dinamiche nel settore della ricerca conversazionale: la sua piattaforma, infatti, offre risposte in tempo reale basate sulle informazioni più aggiornate del web, integrando fonti e dati in modo trasparente e affidabile. Oltre 780 milioni di query mensili e una crescita superiore al 20% mese su mese, fanno di Perplexity un’alternativa concreta a ChatGPT e Google Gemini, soprattutto per utenti giovani e aziende alla ricerca di soluzioni AI personalizzate.

Per Apple l’acquisizione di Perplexity non sarebbe solo una risposta alle critiche, ma anche una mossa difensiva. L’azienda, infatti, rischia di perdere l’accordo plurimiliardario con Google che la vede utilizzare il suo motore di ricerca come default su iPhone e iPad. Un eventuale stop da parte delle autorità antitrust renderebbe fondamentale per Apple disporre di una propria piattaforma di ricerca AI, integrabile sia in Siri che in Safari.

I vantaggi strategici per Apple

L’integrazione di Perplexity AI nel portafoglio Apple porterebbe numerosi vantaggi. In primo luogo, consentirebbe all’azienda di acquisire tecnologie proprietarie di ricerca e generazione di contenuti AI, fondamentali per potenziare Siri e sviluppare un motore di ricerca interno capace di competere con Google e Microsoft.

In secondo luogo, Apple avrebbe accesso a un team di ingegneri e ricercatori di primo piano, guidati dal fondatore Aravind Srinivas e sostenuti da investitori come Nvidia. Questo know-how sarebbe cruciale per accelerare lo sviluppo di soluzioni AI proprietarie e ridurre la dipendenza da partner esterni.

Infine, l’acquisizione di Perplexity permetterebbe ad Apple di rafforzare la propria posizione competitiva in un momento di grande fermento: la concorrenza di OpenAI, Google, Meta e di nuovi player come Anthropic e Mistral si fa sempre più agguerrita, e solo un salto di qualità potrebbe permettere all’azienda di recuperare terreno e offrire agli utenti esperienze innovative e integrate.

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