Apple ha rifiutato 5 miliardi da Elon Musk. E adesso se ne sta pentendo

Ilena D’Errico

6 Giugno 2025 - 22:11

Scoperto l’ultimatum di Musk ad Apple, il satellitare sugli iPhone a 5 miliardi di dollari. L’azienda si sta pentendo della sua scelta?

Apple ha rifiutato 5 miliardi da Elon Musk. E adesso se ne sta pentendo

È appena emerso un retroscena sconosciuto, ma del tutto verosimile, su Apple e Starlink, nomi che parlano da sé. Pare infatti che Elon Musk abbia offerto alla mela morsicata la propria tecnologia satellitare al costo di 5 miliardi di dollari. Proposta che il Ceo Tim Cook non ha rifiutato, forse vedendo soltanto ora le conseguenze di questa opportunità mancata. Pur parlando di un colosso della tecnologia, la mancanza di un vero e proprio servizio satellitare può minare il successo dell’azienda, soprattutto perché Starlink ha avviato un’altra collaborazione per far fruttare al meglio le tecnologie satellitari per mobile che oggi va a gonfie vele.

D’altra parte, Cupertino si è garantita una certa indipendenza e il pieno controllo sui propri affari, che di certo la cooperazione con Musk avrebbe compresso significativamente. Impossibile quantificare la perdita economica dell’azienda californiana e stimare i guadagni che avrebbe ottenuto accettando la proposta di Musk, mentre il mercato degli iPhone è messo in difficoltà più dalle politiche commerciali statunitensi che da altro. In un modo o nell’altro, il mancato accordo tra Cook e Musk ha segnato il futuro della rete mobile e soltanto gli imprevedibili sviluppi nel mercato potranno gratificare l’una o l’altra parte. Certo è che visto il recente interesse per i servizi satellitari Apple potrebbe mettere in dubbio la propria scelta.

Apple rifiuta 5 miliardi di dollari (di satellitare) da Musk

Tralasciamo un momento tutti i nuovi sviluppi su Starlink e torniamo nella primavera 2022, poco prima del lancio dell’allora nuovissimo iPhone 14. Proprio in questa occasione pare che Elon Musk abbia contatto Tim Cook proponendo l’integrazione di Starlink nei dispositivi Apple. Gli iPhone avrebbero potuto implementare la tecnologia satellitare in via esclusiva per ben 18 mesi, dovendo poi pagare un costo di 1 miliardo di dollari l’anno. Le condizioni di Musk? Un anticipo di 5 miliardi di dollari e una risposta entro 72 ore dalla chiamata, altrimenti sarebbe diventato diretto concorrente di Cupertino.

Com’è evidente, Apple non ha accettato l’ultimatum e infatti Starlink ha lanciato un proprio progetto a ridosso del lancio dell’iPhone 14. Venne così presentata una partnership con T-Mobile, operatore di telefonia statunitense, che permette di usufruire della tecnologia satellitare di Starlink per i vari servizi mobili: sms, chiamate e anche internet. La tecnologia satellitare è così a disposizione di tutti gli utenti su qualsiasi smartphone, compresi peraltro gli iPhone. Questi ultimi non hanno però goduto di alcuna esclusiva, senza cioè aumentare la competitività e i guadagni, né garantendosi una strada sicura per il futuro.

Oggi, con le connessioni satellitari di Starlink sempre più estese e imparagonabili, Apple potrebbe pentirsi di questa scelta. Il Direct to cell di Starlink assicura una copertura globale, stabile e sicura, che nessun altro può pensare di garantire. Non è certo un caso se i limitatissimi servizi satellitari cui provvede Apple non sono a pagamento, ma inclusi senza costi aggiuntivi nell’acquisto dell’iPhone.

Cook si sta pentendo della scelta?

Potrebbe essere difficile intuire le motivazioni che hanno spinto Tim Cook, nel 2022, a rifiutare la vantaggiosa offerta di Elon Musk. Non si può certo ritenere il prezzo spropositato rispetto al servizio, né una somma proibitiva per la mela morsicata, che peraltro si è da sempre contraddistinta per un’abile strategia e un’impressionante lungimiranza. E infatti anche al satellitare Apple aveva pensato già da tempo, cominciando a lavorarci già nel 2015 in collaborazione con Boeing. L’obiettivo era quello di fornire una connessione satellitare a tutti gli utenti, con il rischio di compromettere i rapporti con gli operatori di telecomunicazioni (cui avrebbe fatto concorrenza) che sono fondamentali per la distribuzione degli iPhone nel mondo.

Così, Apple ha accantonato il progetto (soprannominato Project Eagle), limitando le ambizioni sul satellitare a servizi contenuti. Già nel 2022, infatti, con gli iPhone 14 è arrivato il servizio Emergency Sos che consente di contattare i servizi di emergenza anche in assenza di copertura dalla rete mobile o WiFi. Dagli Stati Uniti il servizio si è allargato, approdando in Italia nel 2023. Con iOs17 è arrivata anche la possibilità di richiedere assistenza stradale tramite il satellitare, con Roadside Assistance negli Stati Uniti e nel Regno Unito. L’ultima innovazione ad oggi è quella arrivata con iOs18, che consente anche l’invio di messaggi di testo via satellite a partire dagli iPhone14.

Progressi lenti e circoscritti che però hanno permesso ad Apple di restare del tutto indipendente da Elon Musk, conservando la piena libertà e autonomia. Globalstar, il partner a cui si è affidata Apple, non è però paragonabile a SpaceX (che infatti porterà i suoi nuovi satelliti in orbita) e viene spesso osteggiata da Musk. Non è chiaro quale linea adotterà Cupertino con i nuovi sviluppi, soprattutto ora che questa storia è diventata pubblica grazie all’inchiesta su The Information.

Iscriviti a Money.it

Trading online
in
Demo

Fai Trading Online senza rischi con un conto demo gratuito: puoi operare su Forex, Borsa, Indici, Materie prime e Criptovalute.