Petrolio WTI in profondo rosso: come impostare l’operatività?

Ufficio Studi Money.it

30 Gennaio 2020 - 12:10

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Le quotazioni del petrolio WTI stanno subendo un forte ribasso. Per i compratori, si può guardare a uno specifico livello, che in passato è sempre stato in grado di catalizzare gli acquisti, vediamo quale

Petrolio WTI in profondo rosso: come impostare l’operatività?

Prosegue la debolezza del petrolio WTI, che ha annullato il timido tentativo di rimbalzo messo a segno lo scorso 28 gennaio, tornando in area di minimi dal 10 ottobre 2019.

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Petrolio WTI, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg

Dal punto di vista grafico, la debolezza è iniziata dopo che i prezzi hanno segnato nuovi massimi dal 25 aprile 2019, a 65,65 dollari al barile. In tale zona, i compratori si sono trovati a fare i conti sia con la linea di tendenza che unisce i top del 20 maggio a quelli del 16 settembre 2019 che con il livello statico lasciato in eredità dai lows del 4 giugno 2018.

La discesa è accelerata, fino ad effettuare il breakout di due fondamentali supporti: la trendline disegnata con i minimi del 10 ottobre e del 3 dicembre 2019 e il livello orizzontale a 58,60 dollari.

Dopo il pullback di tali livelli, i venditori hanno incrementato la loro pressione, portandosi anche al di sotto della media mobile semplice a 200 giorni.

Per i compratori, la zona a cui guardare è quella a 50,64 dollari al barile, dove passa il livello orizzontale ereditato dai minimi del 15 gennaio 2019. In passato, questo sostegno è riuscito a catalizzare nuovi acquisti, anche dopo brusche frenate da parte delle quotazioni.

Ribassi al di sotto di questa soglia darebbero ai corsi l’opportunità di spingersi fino ai minimi del 2018, a 42,36 dollari al barile.

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Strategie operative sul petrolio WTI

Elaborazione Ufficio Studi di Money.it

Operativamente, anche considerando l’eccesso di pressione ribassista, si potrebbero valutare strategie di natura long da 50,64 dollari al barile. Lo stop loss sarebbe individuabile a 49 dollari, mentre l’obiettivo principale a 53 dollari. Il target finale è invece localizzato a 53,50 dollari.

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