Il Huawei-Ban di Trump affossa l’indice SOX: ora test cruciale sui supporti

Ufficio Studi Money.it

21 Maggio 2019 - 14:23

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Il «Huawei-ban» voluto dall’Amministrazione Trump ha messo in difficoltà il comparto dei semiconduttori. L’ETF sull’indice rappresentativo del settore è ora ad un test cruciale, vediamo cosa dice l’analisi tecnica

Il Huawei-Ban di Trump affossa l’indice SOX: ora test cruciale sui supporti

La guerra commerciale tra Usa e Cina ha mietuto vittime eccellenti nel comparto dei semiconduttori.

Questo perché con il "Huawei-ban" voluto dall’Amministrazione Trump, molte aziende hanno sospeso i contratti con il colosso asiatico degli smartphones.

Questa situazione viene rispecchiata dalla situazione dell’iShares PHLX Semiconductor, un ETF composto dalle azioni delle società statunitensi operanti nel comparto dei semiconduttori.

iShares PHLX Semiconductor ETF, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg

Ieri le quotazioni di questo strumento hanno aperto in pesante gap down a 184,60 dollari, per poi chiudere in area 183,20 dollari, lasciando sul terreno il 3,99% rispetto alla seduta dello scorso 17 maggio.

Più in generale, dopo un rialzo a doppia cifra dai minimi del 24 dicembre 2018, le quotazioni dell’ETF sono state vittima dei primi ribassi. In questo quadro, la situazione ha iniziato a peggiorare con la violazione della linea di tendenza che collega i minimi del 26 dicembre 2018 a quelli dell’8 marzo 2019. Le vendite sono proseguite con la rottura della media mobile a 50 giorni, che ha causato un’accelerazione dell’impulso bearish.

Le quotazioni sono ora ad un livello supportivo estremamente importante, corroborato da due elementi: il primo è la trendline che collega i minimi dell’8 febbraio a quelli dell’8 marzo 2019, mentre il secondo è fornito dal 50% del ritracciamento di Fibonacci disegnato con i lows del 26 dicembre 2018 e i top del 24 aprile 2019.

Da osservare anche il comportamento dell’RSI settato a 14 periodi, giunto alla soglia di ipervenduto per la prima volta dal 29 ottobre 2018.

L’insieme di indizi che si evidenziano dal grafico indicano che i prezzi potrebbero essere pronti per un rimbalzo, perlomeno fino a quota 189,98 dollari, corrispondente alla chiusura del gap down aperto ieri e alla zona di transito del livello dinamico ottenuto collegando i top del 3 a quelli del 15 maggio 2019.

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