Le quotazioni del future sul BTp a 10 anni sono inserite in un solido uptrend. L’obiettivo dei compratori sembrerebbe ora essere la chiusura del gap down aperto dal 9 settembre 2016
Nell’attesa che venga formato un nuovo Governo in Italia, gli operatori beneficiano gli acquisti sui futures del BTp a 10 anni, che nel corso della mattinata ha raggiunto quota 143,95 euro, valore più alto dal 9 settembre 2016.
In questo quadro, anche i rendimenti della carta italiana sono in caduta libera: nello specifico, lo yield si attesta all’1,256%, minimi dal 3 ottobre 2016. Ciò beneficia lo spread BTp-Bund, in contrazione del 2,66% a 193,57 punti base.
Al momento della scrittura, i corsi hanno iniziato a ritracciare, probabilmente a causa delle tensioni tra PD e il Movimento 5 Stelle: secondo fonti di stampa, i due partiti sarebbero in difficoltà nel trovare un accordo, in quanto Di Maio vorrebbe le posizioni di Vicepremier e Ministro dell’Interno nel nuovo esecutivo.
Future del BTp a 10 anni, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Dal punto di vista grafico, le quotazioni del future sul BTp decennale stanno iniziando a ricoprire il gap down aperto dal 9 settembre 2016. Nelle scorse sedute, i prezzi sono riusciti a rimbalzare sul livello statico a 137,12 euro, rompendo la resistenza a 141,60 euro, lasciata in eredità dai top del 25 luglio scorso.
La direzione dei corsi sembra essere la chiusura del gap menzionato prima, anche se è ragionevole attendersi un ritracciamento in area 141,60 euro: nel caso in cui ciò dovesse accadere, i compratori avrebbero la possiblità di sfruttare l’occasione per cercare di entrare nel solido trend ascendente.
*Il 74% dei conti degli investitori retail perde denaro negoziando CFD con questo fornitore. È necessario valutare se si può sostenere il rischio elevato di perdere il capitale investito.Strategie operative sul future del BTp a 10 anni
Elaborazione Ufficio Studi di Money.it
Operativamente, si potrebbe puntare sulla chiusura del gap aperto implementando una strategia di stampo long da 141,60 euro. Lo stop loss andrebbe invece posto a 139,10 euro, al di sotto della linea di tendenza che unisce i lows del 31 maggio a quelli del 9 agosto 2019. Per quanto concerne l’obiettivo principale, questo sarebbe localizzato a 145 euro, mentre il target più ambizioso a 146,40 euro.
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