TIM: continuano scontri su governance, quali effetti in Borsa per il titolo?

Ufficio Studi Money.it

11 Dicembre 2018 - 10:47

Le azioni di Telecom Italia proseguono in flessione a Piazza Affari, mentre Vivendi chiede la nomina di cinque nuovi consiglieri per sostituire quelli coinvolti in problemi di governance. Anche il quadro tecnico si è recentemente deteriorato favorendo l’implementazione di strategie short

TIM: continuano scontri su governance, quali effetti in Borsa per il titolo?

Le azioni Tim al momento si attestano a 0,55 euro a Piazza Affari dopo l’apertura positiva, stabilendosi a ridosso dei minimi segnati nella seduta di ieri.

A catalizzare l’interesse degli investitori la prosecuzione della battaglia per il controllo dell’ex monopolista. Vivendi, chiederà nel corso della mattinata al Consiglio di Tim la nomina di cinque nuovi consiglieri per il gruppo guidato dall’ad Luigi Gubitosi, con l’obiettivo di revocare cinque dei dieci membri del Consiglio riconducibili alla lista Elliott, in particolar modo coloro che sono stati coinvolti nei problemi di governance.

Tim, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg

Da un punto di vista tecnico, i corsi del titolo hanno recentemente violato al ribasso la trendline supportiva tracciata con i minimi segnati lo scorso 26 ottobre a 0,4771 e il 15 novembre a 0,5120 euro. Il movimento ha portato a un deterioramento della recente tendenza rialzista in atto da quando lo scorso 26 ottobre è stato completato un doppio minimo, figura dell’analisi tecnica che in genere segnala un’inversione del trend ribassista.

All’interno di questo contesto, ed evidenziando come sul grafico con timeframe mensile sembra in atto un ritracciamento utile a completare il test del cambio di stato delle vecchie resistenze di area 0,518-0,522, la violazione della trendline ascendente menzionata in precedenza sembra favorire nel breve l’implementazione di strategie di matrice ribassista.

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Strategie operative su Tim

Elaborazione Ufficio studi di Money.it

In questa direzione si possono dunque inserire vendite in caso di ritorni delle quotazioni di Telecom Italia sotto i minimi della seduta di ieri registrati a 0,5470 euro.

Lo stop loss per questo tipo di operatività potrebbe essere collocato sopra il massimo della seduta di ieri a 0,5594. Una violazione di tale livello darebbe molto spazio di manovra sul fronte ribassista con obiettivi di profitto identificabili prima a 0,5072, minimo della candela doji del 9 novembre e successivamente, come target finale, il minimo segnato lo scorso 26 ottobre a 0,4771 euro per azione.

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