Amministrative 2021, quanto pesa la vittoria del centrosinistra

Emiliana Costa

19/10/2021

19/10/2021 - 10:29

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Con 5 città su 6, il centrosinistra si aggiudica le Amministrative 2021. Pesante batosta per il centrodestra. Ma quali saranno i risvolti a livello nazionale? Entriamo nel dettaglio.

Amministrative 2021, quanto pesa la vittoria del centrosinistra

A 24 ore dai risultati definitivi delle amministrative 2021, i principali fattori a emergere sono una schiacciante vittoria del centrosinistra sul centrodestra, il ritorno al bipolarismo (con un forte ridimensionamento nella politica locale del Movimento 5 Stelle) e un crollo dell’affluenza alle urne. Sono state sei le principali città ad andare al voto: Roma, Milano, Napoli, Torino, Bologna e Trieste e solo quest’ultima è andata al centrodestra, riconfermando il sindaco uscente Roberto Dipiazza (Forza Italia).

Con la vittoria schiacciante di ieri di Roberto Gualtieri a Roma (60%) e Stefano Lo Russo a Torino (che sfiora il 60%), il segretario dem Enrico Letta ha sottolineato il trionfo «oltre più rosea aspettativa». Giorgia Meloni ha accettato la sconfitta, ma non parla di tracollo. Ma quanto peserà sulla politica nazionale la vittoria del centrosinistra alle amministrative 2021? Entriamo nel dettaglio.

Amministrative 2021, le principali città

Roberto Gualtieri, ex ministro dell’Economia del governo Conte bis, è il nuovo sindaco di Roma. Gualtieri, dopo aver battuto il candidato di centrodestra Enrico Michetti, prende il posto della sindaca uscente del M5S, Virginia Raggi, arrivata quarta al primo turno. Anche Torino saluta l’ex sindaca grillina Chiara Appendino e torna al centrosinistra con la vittoria schiacciante di Stefano Lo Russo sul candidato di centrodestra Paolo Damilano.

Diverso il discorso di Trieste. In questi giorni, il capoluogo giuliano sta vivendo momenti di tensione per le proteste dei No green pass e il blocco del porto. Trieste riconferma per la quarta volta il sindaco di centrodestra Roberto Dipiazza, che ha battuto il candidato di centrosinistra Francesco Russo.

Tre le città andate al centrosinistra al primo turno. Napoli con Gaetano Manfredi, ex ministro dell’Università e della Ricerca del governo giallorosso. Bologna con Matteo Lepore, che ha potuto contare su un’ampia alleanza tra Pd, M5S e LeU.

A Milano conferma netta del sindaco uscente, Beppe Sala, senza l’appoggio del Movimento 5 Stelle. La Regione Calabria, al voto a causa della scomparsa di Jole Santelli, resta al centrodestra con Roberto Occhiuto di Forza Italia.

Amministrative 2021, il significato per i partiti

Quanto inciderà sulla politica nazionale la vittoria schiacciante del centrosinistra in questa tornata elettorale? I tre leader del centrodestra, Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi sono sicuramente chiamati a una riflessione interna alla coalizione.

Le pesanti sconfitte di Roma e Torino mostrano come forse si sia puntato sui cavalli sbagliati. Non è tutto. Tra le grandi città, l’unico a vincere è stato un sindaco in carica, Dipiazza a Trieste, appartenente al partito che ha meno peso nella coalizione, Forza Italia.

La sconfitta è cocente per Giorgia Meloni. Il suo partito, Fratelli d’Italia - nei sondaggi primo di coalizione - si è rivelato acerbo in una tornata elettorale. Pesante batosta anche per Matteo Salvini, sempre più schiacciato tra l’ascesa di Fratelli d’Italia e l’appoggio all’esecutivo Draghi. Appoggio che crea malumori nell’ala più oltranzista. Solo due anni fa, la Lega era stata il partito più votato alle Europee 2019. Oggi si barcamena tra l’essere forza di governo e partito di lotta. In vista delle elezioni 2023, occorrerà capire che strada prendere.

Quanto pesa la vittoria del centrosinistra alle amministrative 2021

Il day after l’attenzione è tutta puntata sui risvolti a livello nazionale delle amministrative 2021. Il governo Draghi, sostenuto da una variegata maggioranza, è alle prese con temi importanti: la riforma alla Legge di Bilancio, il rifinanziamento del Reddito di cittadinanza, la scadenza di Quota 100. Senza dimenticare la gestione delle risorse europee in arrivo per il Pnrr.

Probabilmente i partiti vincitori, Pd in testa, rivendicheranno un ruolo di peso all’interno della maggioranza. Con l’obiettivo di veder accolte le proprie richieste. Non è tutto. A febbraio ci sarà l’elezione del presidente della Repubblica. E anche in questo caso i nuovi equilibri potrebbero essere determinanti per vincere la partita.

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