Amazon taglia centinaia di posti di lavoro nella divisione cloud AWS

Giorgia Paccione

18 Luglio 2025 - 13:01

Tagli in Amazon Web Services nonostante i risultati positivi e l’incremento del fatturato (+17%). Ridimensionamento generalizzato o riallocazione selettiva delle risorse?

Amazon taglia centinaia di posti di lavoro nella divisione cloud AWS

Amazon avrebbe avviato una nuova riduzione di personale nella divisione cloud computing, Amazon Web Services (AWS). Secondo quanto riportato da Reuters, infatti, diversi dipendenti hanno riferito di aver ricevuto delle e-mail in cui si comunicava che erano stati licenziati e che i loro computer erano stati disattivati.

Pur non rivelando la cifra totale esatta delle posizioni coinvolte, fonti vicine alla società hanno confermato questa decisione come parte di un processo di riorganizzazione e ottimizzazione delle risorse, finalizzato a mantenere la competitività e accelerare l’innovazione.

Abbiamo preso la difficile decisione aziendale di eliminare alcuni ruoli in determinati team di AWS”, ha dichiarato un portavoce di Amazon in una nota via email. “Queste decisioni sono necessarie per continuare a investire, assumere e ottimizzare le risorse per offrire innovazione ai nostri clienti”.

Lo stesso CEO Andy Jassy aveva già espresso a giugno 2025 la necessità di operare una riduzione del personale in seguito alla crescente adozione di strumenti di intelligenza artificiale generativa, che permette di sostituire alcuni compiti ripetitivi precedentemente affidati a forza lavoro umana.

Questa nuova ondata di licenziamenti si aggiunge infatti alle precedenti riduzioni effettuate in altre divisioni di Amazon nell’ottica di snellire la struttura organizzativa, anche a seguito di iniziative di taglio della burocrazia interna e di eliminazione di posizioni manageriali per velocizzare i processi decisionali e operativi.

Centinaia di specialisti AWS licenziati, nonostante i risultati positivi

Nel primo trimestre del 2025, AWS ha visto un incremento del 17% delle vendite, pari a 29,3 miliardi di dollari, mentre l’utile operativo ha segnato un aumento del 23%, attestandosi a 11,5 miliardi. Pur rappresentando uno dei segmenti più redditizi di Amazon, la divisione cloud non si è però salvata dalla necessità di riduzione del personale. E non è l’unica del settore.

L’uso crescente di agenti AI e strumenti automatizzati, in grado di sostituire attività ripetitive o a basso valore aggiunto, sta accelerando i processi di ristrutturazione nell’intero settore. Società come Microsoft e Meta hanno infatti annunciato anch’esse importanti tagli nel corso del 2025, metendo in campo strategie volte a contenere i costi e adattarsi ai cambiamenti del mercato. Proprio Microsoft, ad esempio, ha annunciato recentemente il licenziamento di circa 9.000 dipendenti su scala globale come parte della terza ondata di tagli dell’anno.

Nonostante i licenziamenti, Amazon sottolinea che continuerà a investire e assumere in altre aree per sostenere la crescita e l’innovazione tecnologica. Secondo una comunicazione risalente a maggio, nel primo trimestre 2025 la società avrebbe registrato un incremento netto di circa 4.000 nuovi posti rispetto al trimestre precedente. Un dato che farebbe effettivamente pensare a una riallocazione selettiva delle risorse più che a un ridimensionamento generalizzato.

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