Alta tensione nel Governo: Conte a rischio, quanto durerà?

Violetta Silvestri

18 Aprile 2020 - 11:55

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Nel Governo la tensione è massima. La grave emergenza coronavirus sta mettendo a dura prova la tenuta della maggioranza. E, soprattutto, il sostegno a Giuseppe Conte: quanto durerà ancora il presidente del Consiglio?

Alta tensione nel Governo: Conte a rischio, quanto durerà?

Il coronavirus sta accelerando la fine del Governo giallo-rosso? Secondo indiscrezioni che trapelano dai palazzi istituzionali il rischio è reale.

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, infatti, si troverebbe sempre più stretto in una morsa, tra gli attacchi al veleno - prevedibili - dell’opposizione e i crescenti malumori all’interno della sua stessa maggioranza.

Dalla questione MES con o senza condizione alla pianificazione della Fase 2 fino alla definizione del decreto aprile con misure per famiglie e imprese l’appoggio unanime a Conte non c’è nell’esecutivo.

Il presidente del Consiglio, dunque, è davvero a rischio? Il dubbio resta lecito, considerando i nervi tesi tra alcuni esponenti PD e, soprattutto, contatti tra membri di opposizione e maggioranza poco chiari.

Tensioni nella maggioranza: perché Conte è a rischio

Sono giornate difficili e di alta tensione per l’Italia. Non solo per la nota emergenza sanitaria ed economica causata dal coronavirus. A rendere il clima ancora più incerto e pronto all’esplosione c’è la politica. O meglio, la tenuta del Governo.

Il presidente del Consiglio Conte sembra vagare sempre più nel caos, non supportato come vorrebbe dalla sua maggioranza. Non è un segreto che alcuni esponenti del PD, quali Delrio, si siano schierati a favore del MES in versione light, contraddicendo il no secco ribadito da Conte.

Una posizione, questa, che ha fatto gridare il Movimento 5 Stelle allo scandalo, accusando apertamente i dm di voler contraddire il Presidente del Consiglio con un atteggiamento irresponsabile.

Malumori, inoltre, si stanno pericolosamente alzando contro le ricette economiche pensate da Conte e Gualtieri per l’emergenza. La pressione delle imprese asfissiate dalla chiusura pare che abbia convinto una parte del Partito Democratico a presentare emendamenti al Decreto Liquidità, che così come è stato strutturato dal Governo non sarebbe sufficiente.

Una mossa, questa, che potrebbe sembrare più da opposizione. E che si aggiunge alle diverse incertezze e spaccature che già affliggono Conte, quali l’alta tensione e confusione sul lockdown e la Fase 2; lo scontro con le regioni; la liquidità alle imprese che ancora non c’è.

L’esecutivo può davvero reggere con questa cornice? Le profezie pessimistiche non mancano, come quella di Casini: “Durerà un mese forse due. Poi i gravi problemi economici imporranno di correre ai ripari.”.

C’è un piano per il dopo Conte?

Il ritornello su quando il Governo Conte bis finirà sembra serpeggiare anche tra la maggioranza. Come riporta il Corriere, tra gli stessi esponenti del PD, infatti, ci sarebbero alcune considerazioni al riguardo, proprio su quando avverrà la caduta del Presidente del Consiglio.

Le indiscrezioni, inoltre, narrano di costanti contatti tra politici di maggioranza e opposizione. Manovre in atto per il dopo Conte? La Lega si starebbe muovendo, scambiando idee con membri PD e osservando le intenzioni di Franceschini.

D’altronde, più volte in queste settimane è uscito il nome di Mario Draghi come possibile nuovo Presidente del Consiglio, ben accettato proprio dal Carroccio.

Non sarebbe poi una novità un cambio di Governo per l’Italia, condannata a una instabilità cronica a livello di governabilità. Bisognerà capire se il coronavirus avrà la meglio per evitare una crisi dell’esecutivo o se Conte dovrà capitolare.

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