Allarme Covid, questa nuova variante ha i vecchi sintomi del virus

P. F.

8 Settembre 2025 - 15:13

Ecco quali sono i sintomi più diffusi nella nuova variante del virus Sars-CoV-2.

Allarme Covid, questa nuova variante ha i vecchi sintomi del virus

Il Covid-19 non se n’è mai andato davvero. A confermarlo è Mauro Pistello, direttore dell’Unità di virologia dell’Azienda ospedaliera universitaria di Pisa e uno dei fondatori della rete di sequenziamento dell’Istituto superiore di sanità (ISS) che si occupa del monitoraggio delle varianti Covid in Italia.

Come negli anni precedenti, il periodo successivo alle vacanze estive ha registrato un lieve e contenuto aumento di casi del virus Sars-CoV-2. Secondo l’ultimo report del Ministero della Salute, la settimana del 21-27 agosto 2025 ha registrato 1.391 contagi. La questione non riguarda solamente l’Italia ma, come confermano i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), l’incidenza è in aumento anche in Paesi come Francia, Grecia, Irlanda e Romania.

Attualmente, la variante prevalente - con oltre il 50% dei contagi - si chiama XFG, o “Stratus”, una mutazione del virus proveniente da Asia e Stati Uniti.

I sintomi della variante Stratus

Secondo Pistello, i sintomi della variante Stratus sarebbero molto simili a quelli sperimentati durante la pandemia, con l’aggiunta di una novità: la raucedine. Ecco quali sono i sintomi principali di questa nuova - “vecchia” - mutazione del virus:

  • perdita di gusto e olfatto: tra i sintomi più frequenti (e fastidiosi) durante la pandemia del 2020 - ma con un calo notevole negli anni successivi - nell’ultimo periodo numerosi pazienti hanno lamentato di soffrire di anosmia (perdita completa dell’olfatto) e ageusia (incapacità di percepire tutti i sapori);
  • febbre: uno dei principali campanelli di allarme della patologia, in caso di coronavirus è spesso molto alta (supera i 38°C), dura a lungo ed è resistente ad antipiretici come il paracetamolo;
  • tosse secca e raucedine: l’infiammazione alle vie respiratorie causata dal virus può irritare la gola in modo fastidioso e persistente, causando tosse secca - senza muco o catarro - e raucedine, due sintomi che stressano particolarmente l’apparato respiratorio.

Le previsioni per l’autunno 2025

I nuovi dati sulla diffusione del virus preoccupano gli esperti. La fascia più a rischio - come sempre - è quella degli over 60-70 e dei soggetti immunodepressi, categorie che, ormai, hanno perso la protezione immunologica fornita dai vaccini. Per loro, Pistello consiglia alle autorità sanitarie di promuovere campagne di vaccinazione autunnale - sia antifluenzale che per il Covid - per scongiurare gli esiti peggiori.

Nonostante l’efficacia dei vaccini effettuati tra il 2020 e il 2021 sia ormai calata notevolmente, il pericolo per i giovani adulti rimane invece più contenuto, con una media di 2-3 giorni di malattia.

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