Agevolazioni fiscali domotica, ultimi mesi per approfittarne prima del taglio

Nadia Pascale

2 Ottobre 2025 - 13:34

Ultimi mesi per approfittare delle agevolazioni fiscali al 50% per la domotica, un modo semplice ed economico per rendere la casa moderna ed efficiente senza spendere troppo.

Agevolazioni fiscali domotica, ultimi mesi per approfittarne prima del taglio

Ultimi mesi per approfittare delle agevolazioni fiscali riconosciute per interventi di domotica e automatismi (building automation). Si può ottenere una detrazione fiscale pari al 50% della spesa sostenuta per interventi di efficientamento energetico realizzati attraverso l’installazione di sistemi di domotica in grado di monitorare i consumi energetici e quindi ridurre l’impatto ambientale.

Ecco come si possono ottenere le agevolazioni fiscali per la domotica, gli importi e perché è importante effettuare i lavori il prima possibile.

Agevolazioni fiscali domotica, quali interventi sono compresi?

Il comma 88 dell’articolo 1 della legge 208 del 2015 prevede

detrazioni delle spese sostenute per l’acquisto, l’installazione e la posa in opera di dispositivi multimediali per il controllo da remoto degli impianti di riscaldamento o produzione di acqua calda o di climatizzazione delle unità abitative, volti ad aumentare la consapevolezza dei consumi energetici da parte degli utenti e a garantire un funzionamento efficiente degli impianti. Tali dispositivi devono:

  • mostrare attraverso canali multimediali i consumi energetici mediante la fornitura periodica dei dati;
  • mostrare le condizioni di funzionamento correnti e la temperatura di regolazione degli impianti;
  • consentire l’accensione, lo spegnimento e la programmazione settimanale degli impianti da remoto.

Ad esempio, tra i lavori agevolabili vi è l’installazione di tapparelle regolabili a distanza, meccanismo che consente anche quando si è fuori casa di sfruttare l’energia solare per il riscaldamento. Si può installare una caldaia con gestione da remoto che consente di far partire il riscaldamento poco prima di tornare a casa. Questi sono solo alcuni esempi.

Importi agevolazioni fiscali domotica

Fino al 31 dicembre 2024 le agevolazioni fiscali per la domotica consentivano di ottenere una detrazione fino al 65% della spesa sostenuta per gli interventi di efficientamento energetico. In passato per la domotica era possibile avvalersi anche del bonus barriere architettoniche che riconosceva tali interventi come volti a migliorare la libertà di movimento, migliorare la socialità e la comunicazione. Con il decreto 212 del 2023 è, invece, stato ridotto drasticamente l’ambito di applicazione dell’agevolazione al 75%, limitata ora a interventi su scale, servoscale, rampe, ascensori.

Dal primo gennaio 2025, invece, le condizioni sono cambiate e dal 1° gennaio 2026, i benefici saranno ulteriormente ridotti, proprio per questo motivo è bene approfittare il prima possibile delle agevolazioni fiscali sotto forma di detrazioni.
Fino al 31 dicembre 2025, solo per la prima casa è possibile fruire della detrazione al 50%. Per i lavori effettuati su abitazioni ulteriori rispetto alla prima casa, l’aliquota scende al 36%.

A partire dal 1° gennaio 2026, per gli interventi effettuati nel 2026 e 2027 si può fruire della detrazione al 36% per i lavori eseguiti sulla prima casa. Per i lavori di domotica su immobili ulteriori la detrazione scende al 30%.

Per ora non sembra esservi spazio in manovra di bilancio 2026 per mantenere le attuali aliquote. Questo vuol dire che il vantaggio fiscale dal 1° gennaio 2026 potrebbe ridursi.

Come richiedere le detrazioni per la domotica

Le detrazioni per gli interventi di domotica possono essere fruite in 10 rate annuali di uguale importo, naturalmente per ottenere la restituzione dei soldi spesi sotto forma di detrazione Irpef è necessario che ci sia capienza fiscale.
Per ottenere le agevolazioni fiscali sono necessari degli adempimenti, in particolare occorre effettuare una comunicazione a ENEA entro 90 giorni dal termine dei lavori. La dichiarazione ENEA deve essere trasmessa esclusivamente online accedendo al sito con CIE o SPID.

Nella dichiarazione ENEA devono essere inclusi i dati del beneficiario, devono essere allegate le fatture relative ai lavori eseguiti. Occorre indicare i dati catastali degli immobili oggetto di interventi edili, la descrizione degli interventi eseguiti.

Si ricorda che nel caso della domotica non possono essere portate in detrazione le spese sostenute per l’acquisto di dispositivi per il controllo da remoto, ad esempio smartphone, tablet, computer. Possono essere agevolate le spese per l’acquisto dei materiali, posa in opera e costo dei lavori.

Una volta inviata la pratica ENEA, il sistema rilascia una ricevuta con codice CPID (Codice Personale Identificativo), che attesta la corretta trasmissione dei dati. Questo documento deve essere conservato con la documentazione fiscale per eventuali controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.

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